Un Papà dal Cuore d’Oro

On 25 febbraio 2019 by Nonna Tina

Negli anni, Nonna in Fabula si è occupata più volte della festa del papà, proponendovi ilProgetto papà“, “Progetto Mestieri e Professioni dei Papà”, “Progetto Mestieri e Professioni dei Papà – Bambini di 5- 6 Anni”,  “Progetto Le Professioni e i Mestieri Notturni dei Papà”, “Progetto i Mestieri e le Professioni Notturni dei Papà – per Bambini di 5-6 Anni”, “Progetto Festa del Papà rivolto ai Bambini di 3-4 Anni”, “Progetto Festa del Papà rivolto ai Bambini di 5-6 Anni”

Quest’anno vogliamo proporvi una storia speciale…

Nel paesino di Calofiore vive Saverio, un ciabattino. Egli è un omino basso di statura e un po’ grassottello. Ha un viso simpatico, rubicondo e un sorriso stampato sempre sulle labbra. A solo vederlo mette il buonumore e l’allegria. Quando nota una persona triste e malinconica subito gli racconta una barzelletta e la tira su. Per questo si è meritato l’appellativo di “cuore allegro”.

Egli lavora in una piccola bottega situata nella piazza del paese. Qui hanno lavorato prima di lui il nonno ed il papà. Sono stati loro due a trasmettergli l’amore per quel mestiere. Fin da piccolo quando aveva tempo si rifugiava nella bottega ed osservava il nonno lavorare. Egli poi gli poneva mille domande. E’ stato proprio il nonnino ad insegnargli tutti i segreti di quel mestiere umile, ma importante nella vita del paese. Il vecchietto gli ripeteva sempre:

– Con tale lavoro, figlio mio, non ti arricchisci di certo, ma potrai vivere dignitosamente.

La gente di Calofiore non vive nell’agiatezza, ma nell’indigenza, facendo eccezione una piccola cerchia di persone. Qui si sentono ancora gli effetti  dannosi dell’ultima guerra che ha portato distruzione, miseria e disoccupazione. Pertanto ognuno cerca di arrangiarsi alla meno peggio per sopravvivere. Saverio vorrebbe tanto che le condizioni della gente migliorassero in modo da poter realizzare scarpe nuove per tutti e non solo riparare scarpe vecchie ormai ridotte all’osso.

Egli è un tipo generoso e aiuta come può i suoi compaesani. Se qualcuno non può pagare il suo lavoro gli dice: -Non ti preoccupare mi pagherai quando potrai. Ma egli sa già che quel denaro non entrerà mai nelle sue tasche.

Saverio per venire incontro alla gente accetta di essere pagato in natura con i prodotti della terra.

Solo nel mese di maggio egli realizza e vende scarpette nuove bianche quando le ragazze fanno la Prima Comunione. E’ un giorno importante perché si riceve per la prima volta Gesù e i genitori ci tengono che le loro figliole si vestano di bianco, il colore della purezza e dell’innocenza e conservino per sempre nel loro cuore un bellissimo ricordo di quel giorno.

Il nostro ciabattino lavora con lena per preparare in tempo le scarpette che gli hanno commissionato e quando le ha finite le mette in bellavista nella vetrinetta della sua bottega. E chi passa di lì le guarda con ammirazione perché sono dei veri capolavori.

Saverio ha notato  che  Margherita, una bambina che abita in periferia, da più giorni quando esce da scuola si ferma davanti alla sua bottega e guarda con occhi sognanti quelle scarpette bianche esposte. Una mattina che la vede piangere e singhiozzare, Saverio la invita ad entrare nella sua bottega e le chiede il motivo di quel pianto.

La piccina allora gli rivela con voce triste: – Sono tanto dispiaciuta perché mia madre mi ha detto che io non potrò fare quest’anno  la Prima Comunione insieme alle mie compagne di scuola in quanto non ha i soldini per comperarmi le scarpe bianche ed il vestito nuovo.

Il ciabattino le asciuga le lacrime e la consola dicendole: – Piangi per così poco! Ci sono qua io non ti preoccupare. Prende la misura del suo  piedino per farle un paio di scarpette bianche. Per il vestito non ci sono problemi perché proprio l’anno prima la sua bambina ha fatto la Prima Comunione ed egli è sicuro che sua figlia glielo darà volentieri. Saverio pensa che  al vestito bisognerà apportare qualche modifica dato che le due bambine  sono diverse fisicamente. Chiederà alla signora Teresa, la sarta del paese, se è disposta ad aggiustarlo. Naturalmente ci penserà lui a pagarle il disturbo. Il ciabattino sollecita la bambina a tornare a casa e ad avvisare la mamma che anche lei la domenica farà la Prima Comunione perché ci sono sia le scarpe che il vestitino.

La fanciulla abbraccia il ciabattino piena di riconoscenza e corre come il vento a casa per dare la bellissima notizia alla sua famiglia.  Saverio si mette subito al lavoro per realizzare le scarpette della bambina e lavora anche la notte per finirle in tempo. Per la domenica mattina tutto è pronto.

Margherita è così bella e raggiante quando si reca in chiesa tanto da sembrare un piccolo angelo. Tutti l’ammirano estasiati. Quando i compaesani vengono a sapere quello che  ha fatto Saverio per rendere felice quella bambina non lo chiamano più come prima  “cuore allegro”, ma “ cuore d’oro”. Sua figlia sentendo tutti i compaesani lodarlo per il suo gesto si commuove ed ella spera tanto di assomigliargli un giorno  per la sua bontà, per la sua generosità e, perché no, anche per l’ allegria che trasmette a quelli che lo circondano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *