Progetto Festa del Papà rivolto ai Bambini di 5-6 Anni

On 6 marzo 2015 by Nonna Tina
COP P2
 
 Oggi la figura del papà ha acquistato una grande importanza rispetto al passato. Anticamente egli dedicava poco tempo ai figli, in quanto gli era riconosciuto l’unico ruolo di provvedere al sostentamento della famiglia con il proprio lavoro. L’educazione della prole era demandata quasi interamente alla donna, che era moglie e madre e non svolgeva alcun lavoro fuori casa.
Ma con il progresso e la progressiva emancipazione, la donna è entrata nel mondo del lavoro e l’uomo ha recuperato un suo spazio nell’ambito familiare. I papà di oggi si occupano dei figli quanto ed in alcuni casi più della madre. Essi sono diventati bravi a cambiare pannolini ed a imboccare o preparare pappe. Questo cambiamento è stato rivoluzionario ed importantissimo perché i figli per crescere bene ed in modo sereno hanno bisogno di due modelli di riferimento a cui rapportarsi: il padre e la madre.
Come per la mamma anche il papà ha una festa a lui dedicata che coincide con la festa di San Giuseppe, il padre putativo di Gesù.
 
obiettivi 5-6 anni
 

POESIE- FILASTROCCHE

IL MIO PAPA’

Ieri sera accanto al letto

in ginocchio, con fervore,

ho pregato l’angioletto

mio custode d’un favore.

 

Suggeriscimi ti prego,

perché io non ho parole,

qualche detto pien d’amore

per il caro genitore.

Ho sentito una vocina

assai dolce, celestiale:

Bimbo, vola al suo cospetto

e lo stringi forte al petto.

Dagli un bacio, un altro ancora…

e carezza con la mano

il suo viso piano piano

e poi dì a parole piene:

Babbo, io ti voglio bene.

 

AL PAPA’

 Per il giorno della tua festa,

ho serbato il più bel fiore.

Te lo dono, o babbo mio,

come segno del mio amore.

Tante grazie, o buon papà,

per l’amore che mi dai:

ti prometto d’esser buono,

di non procurarti guai.

Ti sarò sempre vicino,

o mio caro e buon papà,

e per tutta la mia vita

sarò la tua felicità.

 

 

 PAPA’

Se sei arrabbiato

perché nel traffico ti sei stancato,

caro papà, riprendi fiato:

il mondo è bello, ma un po’ affollato.

Caro papà se sei un po’ teso

ed il lavoro ti sembra un peso,

tu pensa sempre sei nel mio cuore,

ti voglio bene a tutte le ore.

 

AL MIO PAPA’

Oh mio caro papà,

ti vorrei mandare un letterone

lungo sei facciate,

ma le parole non le so trovare,

le avevo in mente

se ne sono andate.

Ora le porto nel cuoricino,

ma se leggerle tu vuoi, fatti vicino

metti l’orecchio nel mio petto e stai a sentire;

senti?

Lo senti quanto bene ti voglio?

Allora non ti scrivo e strappo il foglio!

 

COS’E’ UN PAPA’

Il papà non è solo

l’amico delle capriole sul letto grande.

 Non è solamente l’albero al quale mi arrampico

 come un piccolo orso,

non è soltanto chi tende con me l’aquilone

nel cielo.

Il papà è il sorriso discreto che fa finta

di niente,

è l’ombra buona della grande quercia,

è la mano sicura che mi conduce nel prato

e oltre la siepe. ( L. Musacchio )

 

 SAN GIUSEPPE

 -San Giuseppe vecchierello,

cosa avete nel cestello?

-Erba fresca e fresche viole,

nidi, uccelli e lieto sole.

Nel cantuccio più piccino

ho di neve un fiocchettino.

Ho un piattino di frittelle

e tant’altre cose belle.

Mentre arriva primavera

canto a tutti una preghiera,

la preghiera dell’Amore

a Gesù, nostro Signore. ( T. R. Correggi )

 

AL MIO PAPA’

“ Lo conoscete il mio papà?

Ve lo presento eccolo qua!

Ma non è vero che è un tesoro?

Un paparino tutto d’oro.

 Mi dice: “ A letto! “

Io lo abbraccio, gli do un bacetto,

a questo punto subito molla,

diventa dolce, di pasta frolla”.

 

IL MIO PAPA’ CAMPIONE

Il mio papà è un campione

la mattina corre alla stazione

prende al volo il trenino

per la città più vicina.

Passa tutto il suo tempo a lavorare

e torna la sera a riposare.

Quando torna a casa è curvo e stanco,

ha il viso tirato e bianco.

Appena mi vede mi prende in braccio,

e per me fa il pagliaccio.

Com’è bello giocare con lui a nascondino

e quando fa il cavallino,

io divento il suo fantino.

Per finire la serata mi conduce nel lettino

e per farmi addormentare mi rimbocca il lenzuolino

Mi racconta storie belle

che mi fan sognare le stelle. ( Nonna Tina )

 

IL MURATORE

 Ho visto un muratore, oggi,

per la strada, sporco di calce.

Aveva in testa un berretto.

di carta di giornale.

Le scarpe erano imbrattate di fango.

Da una tasca spuntava un martello.

E i passanti si spostavano attenti

per non insudiciarsi i vestiti.

Ma Dio non guarda certo

se gli abiti sono puliti! ( G. Serafini )

 

     INDOVINELLI

 Tutto il giorno le vie spazza

con la ramazza.

Tiene tutto pulitino,

dici subito il suo nome bambino… ( operatore ecologico )

…………………………………………………………………………………………………………………

 Quando scoppia un incendio arrivo io.

Nessuno ha più nulla da temere

perché io sono il… ( pompiere )

………………………………………………………….

Uso con maestria forbici e rasoi.

Faccio a tutti belle chiome

suvvia, dite il mio nome. ( barbiere )

……………………………………………………………..

Parto presto la mattina

per andare a lavorare,

sono il capofamiglia

che pensa al bene dei figli.

Voglio la loro felicità

perché sono il loro… ( papà )

…………………………………………………..

 Viaggio in lungo ed in largo

con un grande mezzo

anche quando non c’è pista,

io sono il … ( camionista )

 

   DRAMMATIZZAZIONE

IL LAVORO PIU’ IMPORTANTE

 

PERSONAGGI: NARRATORE- MAURIZIO- SALVATORE- MARICA- LUCIANO- STEFANIA- LUNA- GIACOMO- GIULIA- CARLO- SANTO

 

NARRATORE: I bimbi stanno chiacchierando tra loro dei loro papà. Ognuno afferma che il suo papà svolge nella società il lavoro più importante del mondo. Ad un certo punto bisticciano e allora decidono di chiedere al nonno di Maurizio, che è avanti negli anni, un parere.

 

MAURIZIO:-ll mio papà svolge un lavoro importante e nessuno lo può negare. Egli cura i malati e salva tante vite umane.

SALVATORE- Cosa vuoi dire che il lavoro di mio padre è meno importante di quello di tuo padre solo perché fa pane, panini, taralli, frese e focacce.

MARICA: Allora solo per il fatto che mio padre cura la terra e fa il contadino forse il suo lavoro non va preso in considerazione!

LUCIANO: – Cosa dite del lavoro di mio padre? Egli fa il meccanico e sta tutto il giorno ad aggiustare auto e la sera arriva a casa stanco.

STEFANIA :- Mio padre fa l’operatore ecologico. Avete qualcosa da obiettare?

SALVATORE:- Che specie di lavoro è?

STEFANIA:- Un tempo si chiamava spazzino ora con i tempi moderni ha cambiato nome, ma la sostanza è rimasta sempre la stessa. Mio padre si deve alzare presto al mattino per pulire le strade.

LUNA:- Io, miei cari, vi dico che il lavoro più importante è quello di mio padre che fa il pompiere. Quando scoppia un incendio o qualcuno è in pericolo egli corre subito a dare il suo aiuto. Spesso ha rischiato di perdere la propria vita.

GIACOMO:- Io penso che il lavoro del camionista che svolge mio padre sia rischioso e stressante. Egli con il suo Tir macina chilometri e chilometri per portare merci da una parte all’altra. Viaggia anche di notte e con il maltempo. Pensate se non ci fosse lui noi non troveremmo quei prodotti freschi nei negozi e nei supermercati.

GIULIA- Il mio papà è un professore. Vi pare poco? Egli fa crescere culturalmente i ragazzi che gli sono affidati.

CARLO- Non la fate lunga! Perché non andiamo dal nonno di Maurizio a chiedere un suo parere dato che è un vecchietto saggio e ne sa una più del diavolo?

NARRATORE- Tutti i ragazzi si recano a casa del nonno di Maurizio per sapere da lui quale sia il mestiere o professione, secondo lui, più importante del mondo.

SANTO- Cosa volete da me, ragazzini?

MAURIZIO- Siamo venuti da te perché hai tanta esperienza e ci puoi dire con sicurezza quale lavoro è più importante di tutti.

SANTO- Cari i miei ragazzi, il lavoro come sapete nobilita l’uomo e al mondo tutti i mestieri e le professioni sono di uguale importanza e hanno la stessa dignità. Non esistono lavori di prima

e di seconda categoria perché ognuno ha la sua importanza. Il medico cura i malati, il contadino produce i prodotti della terra e così via e come avete capito ogni persona con il suo lavoro si mette a disposizione degli altri, in modo diverso, ma tutti concorrono allo stesso modo al benessere sociale. ( Nonna Tina )

 

 GIOCHI

  A CHI APPARTENGONO

 In uno scatolone si collocano tanti strumenti che i papà adoperano nel loro lavoro. Si chiama a turno un bambino che deve pescare dallo scatolone un oggetto, senza guardare. Dopo averlo osservato attentamente deve dire chi usa quello strumento ( esempio, se prende una cazzuola l’adopera il muratore, se prende un pennello l’adopera un pittore, ecc… ). (Nonna Tina )

 

 ABBINA GLI OGGETTI ALLA PERSONA GIUSTA

 L’educatrice a turno chiama un bimbo e gli fa vedere un’immagine dove è ritratto un papà nello svolgimento del suo lavoro. Il bimbo dopo avere osservato l’immagine deve dire qual è il lavoro in questione e, poi prendere sul tavolo, dove sono posti tanti attrezzi, quelli adatti al tipo di lavoro raffigurato nell’immagine.

Il bambino si abitua giocando a sviluppare il senso logico ed a fare associazioni. ( Nonna Tina )

 

 COSA MANCA?

 L’educatrice chiama a turno un bimbo e gli chiede che lavoro svolge il papà. Dopo di che, ella mette su un tavolo tutti gli strumenti o oggetti necessari per svolgere quel lavoro ( esempio, se il papà fa il sarto l’educatrice mette sul tavolo le forbici, l’ago, il filo, il gesso,ecc..). Il bambino dopo avere osservato gli oggetti deve pronunciare correttamente e ad alta voce il loro nome, infine si gira di spalle. L’educatrice o un compagno a questo punto tolgono un oggetto. Quando il bimbo si rigira deve indovinare quale oggetto manca.

Se egli indovina continua a giocare, altrimenti viene chiamato un altro bambino. ( Nonna Tina )

 

 TROVA L’ESTRANEO

 I bimbi si siedono a terra formando un cerchio. L’educatrice mette al centro del cerchio degli oggetti che servono al medico nel suo lavoro. Tra di essi colloca un oggetto che non ha nulla a che fare con la professione del medico. Dopo di che l’insegnante chiama un bambino che deve scoprire e poi togliere l’oggetto estraneo. Se egli non indovina esce dal cerchio e viene chiamato un altro bimbo. Con questo gioco i bimbi più facilmente effettuano delle classificazioni. Naturalmente si possono collocare altri strumenti che vengono utilizzati da altri papà nel loro lavoro. ( Nonna Tina )

 

TOMBOLA DEI MESTIERI

 Prendiamo un cartoncino bianco e lo dividiamo in riquadri. In ogni riquadro disegniamo e coloriamo gli oggetti che si usano nei vari mestieri o professioni. In alternativa ai disegni i bimbi possono ritagliare dalle riviste questi strumenti ed incollarli nei riquadri.

A parte, sempre con il cartoncino si realizzano delle cartelle dove si riportano nei riquadri alcuni degli oggetti che si trovano sul cartellone grande. In un sacchetto mettiamo in forma ridotta tutti gli oggetti che si trovano sul cartellone grande. A turno si chiama un bambino a prendere dal sacchetto un oggetto. Tutti i bimbi che hanno sulla propria cartella quell’oggetto lo coprono con un fagiolo o un sassolino. Chi copre per primo tutti gli oggetti presenti nella sua cartella vince. Con questo gioco i bimbi apprendono il nome degli oggetti, la loro funzione, chi li usa, sviluppano il linguaggio e l’attenzione. ( Nonna Tina )

 

 NOTTE- GIORNO

 L’educatrice dà ad ogni bambino due cartellini. Uno rappresenta la notte ed è di colore nero con la luna e l’altro rappresenta il giorno di colore azzurro con il sole. I bimbi quando la maestra dice il nome di un mestiere che si svolge di notte alzano il cartellino nero se, invece, si svolge di giorno alzano l’altro. Con questo gioco i bimbi non solo apprendono i vari mestieri, ma anche il concetto “notte- giorno”. ( Nonna Tina )

 

ATTIVITA’ COSTRUTTIVE E MANIPOLATIVE

E’ ormai abitudine preparare un piccolo dono a scuola da offrire al papà nel giorno della sua festa. Vi proponiamo delle piccole idee da potere realizzare con la partecipazione dei bimbi.

 

   CIONDOLI PER PORTACHIAVI

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Con la pasta di sale o il das possiamo creare dei ciondoli con vari soggetti ( animaletti, fiori, segni zodiacali ecc…).

La pasta di sale è facile da realizzare basta impastare 100 g. di farina, 100g. di sale, 2 cucchiai di olio e un po’ di acqua tiepida. Se vogliamo darle più consistenza e resistenza possiamo aggiungere

qualche goccia di vinavil. Dopo aver impastato tutti gli ingredienti e creato i nostri soggetti dobbiamo cuocerli al forno per 15- 20 minuti. Una volta raffreddati possiamo colorare gli oggettini con i colori a tempera e verniciarli con il trasparente.

 

CIONDOLI PER CATENINA

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Con la pasta di sale possiamo realizzare dei ciondoli da catenina.

 

FERMACARTE

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Con dei sassi possiamo realizzare dei fermacarte, semplicemente colorandoli o disegnando sopra dei soggetti ( animaletti, fiori, ecc…).

 

 PORTASIGARETTE O PORTA CIOCCOLATINI

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 Costruiamo con i rotoli della carta igienica un papà. Si utilizza un rotolo della carta igienica per fare il busto, con la metà di un altro rotolo si costruisce il viso. Possiamo rivestire il personaggio ottenuto con la carta vellutina oppure si può colorare con le tempere. Per incastrare le due parti del corpo dobbiamo incollare internamente al primo rotolo della carta igienica ( parte inferiore) una striscia di cartoncino che deve sporgere 3 cm.

Possiamo collocare all’interno della figura ottenuta dei cioccolatini oppure delle caramelle da offrire al papà.

 

VARIANTE

 Possiamo mettere, invece dei dolciumi, delle sigarette, basta incollare un cerchio all’interno della figura in modo tale che le sigarette stiano in alto ben visibili e non si posizionino troppo in basso.

 

 CRAVATTA

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Con del cartoncino bianco realizziamo una cravatta e lasciamo che i bimbi la colorino e decorino come meglio credono ( a strisce di diverso colore, tutta di un colore, a pallini, ecc… ).

 

       POSACENERE

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Con il das o la pasta di sale possiamo realizzare un posacenere a forma di foglia, a forma rotonda o ovale.

 

 I NOMI DEI NOSTRI PAPA’

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I bambini su un cartellone murale possono scrivere in stampatello i nomi dei loro papà. Ognuno lo scrive con un colore diverso. Volendo possiamo fare scrivere i nomi uguali con lo stesso colore così

è più facile constatare quanti nomi sono uguali e qual è il nome più ricorrente.

 

CARTELLONE MURALE MESTIERI E PROFESSIONI

Su un cartellone ogni bambino disegna il suo papà ed accanto vi colloca gli attrezzi che egli usa nel suo lavoro. Gli attrezzi posono essere o disegnati e colorati dal bambino o ritagliati da riviste o giornali e poi incollati sul cartellone.

 

  BIGLIETTI AUGURALI

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 Con il cartoncino realizziamo dei biglietti augurali. I soggetti possono essere diversi: pipa, auto, fiore, ecc… Sui bigliettini possiamo scrivere una bella frase indirizzata al papà o la poesia dedicata al papà che i bimbi hanno memorizzato.

 

 OROLOGIO

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Con del cartoncino colorato costruiamo un orologio con quadrante rotondo. Possiamo realizzarlo anche con cartoncino bianco e farlo dipingere ai bambini. Se diamo una forma grande all’orologio lo possiamo regalare ai papà come dono scrivendoci sopra una frase ad effetto ( Papà ti penso ogni ora- Papà quando non ci sei le ore non passano mai, ecc…). Se, invece, gli diamo una forma più piccola possiamo presentarlo come biglietto augurale. Conviene tagliare doppio il modello. Così i papà avranno doppia alternativa: appenderlo al muro con un gancetto o posizionarlo ritto in piedi su un tavolo.

 

SCHEDE DI VERIFICA

attrezzi falegname mezzi oggetti

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