Progetto Le Stagioni (per i Genitori)

On 20 dicembre 2013 by Nonna Tina

Il nostro obiettivo è quello di fare capire al bimbo che nel corso dell’anno si alternano quattro stagioni. A tale fine possiamo leggere o raccontare le storie: “Fata Estate“, “ Mago Autunno” , “Fata Primavera” e “Mago Inverno”.

Naturalmente il progetto andrà seguito nel corso dell’intero anno, in quanto risulta opportuno fare osservare i cambiamenti stagionali portando i nostri piccoli fuori, se è possibile all’aria aperta. Sarà divertente rilevare i mutamenti che si verificano nella flora e nella fauna e anche nelle nostre abitudini di vita. Per esempio, cominciamo a tenere d’occhio un albero e facciamo notare periodicamente al bambino i cambiamenti che su di esso intervengono. Esso in Primavera si copre di foglioline verdi e di fiori. In Estate, invece, si caratterizza per i suoi frutti succosi e saporiti. In Autunno le foglie verdi dell’albero cambiano colore, divenendo gialle, rosse e marrone. Esse cadono a terra formando un tappeto variopinto, sotto la spinta del vento. In Inverno infine l’albero diventa spoglio e i suoi rami si coprono di soffice neve.

Ogni stagione porta dei doni:

La Primavera fiori, farfalle, rondini, giornate tiepide ecc…

fata primavera color

L’Estate porta ciliegie, albicocche, susine, cocomeri, papaveri, girasoli, fiordalisi, spighe di grano, vacanze,ecc…

fata state

L’Autunno porta pere, mele, noci, nocciole, castagne, uva, funghi, ecc…

mago Autunno

L’Inverno,invece, neve, pioggia, ghiaccio, arance, mandarini, ecc…

mago sul cavallo

Facciamo osservare al bambino la natura nelle diverse stagioni e gli indumenti che noi indossiamo.

Permettiamo al piccolo di aiutarci quando effettuiamo il cambio di stagione nell’armadio e spostiamo gli indumenti da un ripiano all’altro. Solo operando in concreto gli apprendimenti saranno effettivi e solidi.

Facciamo capire al nostro piccolo come le stagioni influenzano la nostra vita. In Inverno, dato il cattivo tempo, stiamo più in casa al calduccio e se usciamo ci imbacucchiamo con giubbotti, piumoni, cappotti, cappelli, guanti, sciarpe. Calziamo stivali o scarponi, usiamo ombrelli per ripararci dalla pioggia. Quando cade la neve e le strade si ghiacciano rimaniamo a casa perché non possiamo andare da nessuna parte. In Primavera, invece, cominciamo ad uscire e fare passeggiate perché l’aria si fa tiepida. Tutta la natura si risveglia e anche noi ci sentiamo pieni di vitalità. Ovunque sbocciano fiori. Gli animaletti si svegliano dopo avere dormito lungamente per tutto l’Inverno e si possono rivedere in giro (scoiattoli, ghiri, lucertole,ecc…). Le rondinelle ritornano dai paesi caldi e ci rallegrano con i loro canti ed i loro voli.

In Estate le giornate diventano caldissime e si va in vacanza al mare o in montagna. Il sole tramonta più tardi la sera e quindi le giornate sono più lunghe. Indossiamo vestiti leggeri di cotone.

In autunno le giornate sono tiepidine, però il cielo non è più limpido, ma è coperto spesso da nuvole. Cade la pioggia e dobbiamo indossare vestiti più pesantucci.

ATTIVITA’ MANIPOLATIVE

Possiamo dipingere i colori delle varie stagioni. Diamo al bimbo un cartoncino , dei colori a tempera e dei pennelli. Ogni stagione ha dei colori predominanti, che imparerà a individuare osservando la natura, con il vostro aiuto.

I colori della Primavera sono tanti: viola come le viole, verde come l’erba dei prati e le foglie degli alberi, rosa come i fiori del pesco, bianco come i fiori del ciliegio, giallo come le primule, ecc… I colori dell’Estate sono arancione, giallo come il sole,le spighe del grano, i girasoli, rosso come i papaveri, le angurie,blu il cielo terso, il mare, i fiordalisi,ecc…

I colori autunnali rosso, giallo, marrone, viola.

I colori invernali bianco e grigio.

In Inverno possiamo costruire un pupazzo di neve con la lana bianca.

PUPAZZO DI NEVE

Per realizzare un pupazzo di neve occorre della lana bianca. Con essa si fanno due pon pon. Uno naturalmente più grande (il corpo) e l’altro più piccolo (la testa).

Diamo delle indicazioni per chi non sapesse come realizzare il ponpon.

Si prende un cartoncino resistente, si disegnano e poi si ritagliano due cerchi uguali.

Si sovrappongono e al centro si pratica un foro. Si infila un bel po’ di filo bianco di lana in un ago e con questo più volte si avvolgono le due corone circolari. Ultimata questa operazione con una forbice si tagliano i fili di lana tra i due cerchi per tutta la circonferenza. Infine si passa un cordoncino tra i due cerchi, che alla fine bisogna togliere, legando il tutto strettamente.          

POESIE

ESTATE

-Calda Estate tutta d’or,

che cos’hai nel tuo tesoro?

-Pesche, fragole, susine,

spighe, e spighe senza fine,

prati verdi e biondi fieni,

lampi, tuoni, arcobaleni,

giorni lunghi, notti belle

colme di lucciole e di stelle. (A. S. Novaro )

ECCO L’ESTATE

Campi folti, spighe d’oro,

di cicale un grande coro,

luce, afa, chiacchierio,

tutti allegri dentro il rio.

Questa estate generosa,

con la cesta sua preziosa,

va dai monti fino al mare

i raccolti ad ammucchiare,

perché i chicchi siano pani

e per oggi e per domani. (G. Vaj Pedotti)

LA CASTAGNA

La castagna rotondetta

nella teglia buchettata

danza, salta, piroetta

con la bocca spalancata

bla..bla…bla…

FORMICHINA

Formichina, formichina

dove corri così in fretta?

Porto un poco di farina

nella povera casetta;

porto riso, porto grano

che l’inverno si avvicinati

brr…brr…birr…

PRIMAVERA

Un ramo di pesco vestito di rosa,

un cantico fresco nell’aria odorosa,

un nido, un grido, il sole, tre viole,

un soffio di vento, un rosso di sera,

e il cuore è contento perché è primavera. (L. Caramellino )

LA RONDINELLA

Torna la rondinella,

torna di là dal mare;

ha l’ali molto stanche

e deve riposare…

Qui, sotto la mia gronda,

c’è un piccol posticino,

il sol tutto lo inonda,

quando si fa mattino.

Vieni, rondine bella,

qui il nido a fabbricar;

qui posa l’ali stanche

dal tuo lungo volar. ( R. Fumagalli )

INVERNO

Io vengo vestito di freddo,

di pioggia, di vento, di gelo,

ma porto il Natale giocando

ch’è il dono più bello del cielo. ( A. P. Bonazzoli )

NEVE 

Cadono I fiocchi

ma non si posano subito.

Restano un poco in alto,

esitano sospesi,

come cercassero

un posto pulito

per riposare e raccogliersi. (G. Serafini )

INDOVINELLI

Tra l’erbetta salto qui

se mi cerchi scappo lì

mi nascondo e fo : cri- cri. ( il grillo )

Rossa rossetta

in tavola fu messa

in tavola fu mangiata

e la coda le fu strappata. (ciliegia )

Dentro un guscio, in quattro stanze

sono chiusa, o fanciullina;

e di fuori ho un verde mallo

che ti macchia la manina. (noce )

Ho il cappellino e un gambo

lungo.

Cresco nei boschi, mi chiamo… (fungo )

Scorro il cielo, lieve, lieve. 

Sono bianca o grigia o greve;

l’aria fredda, che dispetto,

mi trasforma in rubinetto.

Allor acqua manda giù

fin che in ciel non ci

son più. (nuvola)

Cupolina nera e tonda, 

giostra mia, tu sei gioconda

col tuo manico di legno,

che ti serve di sostegno,

ma se piove tanto tanto,

giostra mia, sei tutta un pianto. (ombrello)

Mi rincorrono i bambini

per i prati e nei giardini;

le mie ali sembran fiori

dai più vividi colori:

son la bianca, azzurra o gialla

leggerissima… (farfalla )

Son graziosa,

son piccina,

son dei prati la regina,

la mia veste

è tanto bella,

ch’io somiglio ad una stella.

Son dai bimbi preferita

e mi chiamo… (margherita )

FILASTROCCHE

FILASTROCCA DEL CILIEGIO

Il ciliegio è un dormiglione

non apre gli occhi nemmeno col solleone.

La brezza lo scuote dolcemente

finché lo sveglia finalmente.

Tra le foglie verde rame

si è nascosto uno sciame.

Uno sciame con la regina

che intona una canzoncina.

Le ciliegie con quel canto

maturano all’istante.

(Nonna Tina )

FILASTROCCA DELL’ESTATE

Vengo col sole cocente

a cavallo di un raggio splendente.

Ho capelli rossi infuocati

che da tutti son invidiati.

Ho un vestito di papaveri rossi

che ho colto nei campi, sui fossi.

Ho alle orecchie ciliegie vermiglie

che regalo a tutte le famiglie.

Le cicale mi fanno corona

mentre i grilli cantano ancora.

Io sono regina, son reginella

vi faccio un inchino e fo’ la pennichella. ( Nonna Tina )

FILASTROCCA DELLA NEVE

Filastrocca occa-occa

la neve fiocca fiocca.

Scende giù dal cielo

e si posa sopra un melo.

Filastrocca ina-ina

danza la neve ballerina.

Filastrocca ona -ona

la neve suona.

Suona con le stelle

nelle notti chiare e belle.

Filastrocca etta-etta

la neve è sulla vetta.

Filastrocca ano- ano

la neve è sul piano.

Filastrocca ole-ole

la neve si scioglie al sole.

(Nonna Tina )

FILASTROCCA DELL’INVERNO

Son l’inverno birichino

arrivo col piumino.

Un cappuccio sfilacciato

un mantello imbiancato.

Oh! Che bel divertimento

lancio neve ogni momento.

Fo gelare ogni cosa

e lavoro senza posa.

Son da molti maledetto,

ma da alcuni benedetto. (Nonna Tina )

PRIMAVERA

Sono arrivata presto stamattina

con i capelli pieni di brillantina.

Con un vestito fatto di vento

e un grembiule color firmamento.

Ho portato un cesto pieni di fiori

per rallegrare tutti i cuori.

Con una carezza ho svegliato

il ghiro addormentato.

Appena gli alberi mi hanno vista

subito mi hanno condotta in pista. (Nonna Tina ) .

FILASTROCCA DI PRIMAVERA

Primavera è arrivata

come una dolce fata.

Con capelli sciolti al vento

pieni di fiori colti al momento.

Con un cesto di margherite

perché da tutti sono gradite.

Ha portato con sé le rondinelle

insieme alle coccinelle,

tante farfalle colorate

perché da tutti sono amate.

L’erbetta fresca accarezza i suoi piedini,

mentre vengono baciati dai girini.

Evviva la primavera che con bacio delicato

ha svegliato tutto il creato. ( Nonna Tina )

FILASTROCCA DELLA CASTAGNA

Questa è la filastrocca della castagna

che va di bocca in bocca dalla montagna.

La castagna non si bagna quando piove

su in montagna nel suo riccio imbacuccata

al riparo se ne sta, quando poi fa capolino

il momento è ormai vicino.

La stagione è cominciata in un sacco finirà,

e…poi…poi… chissà la castagna dove andrà.

Nella pentola a bollire e lessata

poi uscirà, altrimenti zuccherata

diverrà marrone.

Giace in un padellone apposta perché avanzi

caldarrosta e le mani di un bambino se fa freddo

scalderà.

Questa allegra filastrocca può sembrare

un po’ sciocca, ma chi mangia la castagna

sempre la ricorderà. 

FILASTROCCA DEL LETARGO

Ben nutrito,rimpinzato

l’orso bruno è addormentato:

dal suo pelo è riscaldato

nella grotta sistemato.

La marmotta si rinserra

in un vano sottoterra

qui si tratta di svernare

e l’ingresso barricare.

Ugualmente, questo è bello,

fa il criceto, il pipistrello,

ed il riccio, il moscardino,

con il ghiro e il topolino,

la lumaca ed il lombrico,

sono tanti…non vi dico!

Tutti dormono, ma ognun

spera che ritorni primavera.

 

Potete trovare giochi adatti ai vostri bambini inerenti alla tematica qui trattata nei progetti stagione rivolti agli insegnanti.

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