Progetto Le Stagioni (Rivolto Agli Insegnanti): Presentazione

On 19 agosto 2013 by Nonna Tina

progetto stagioni

Con tale progetto vogliamo fare osservare e rilevare ai piccoli le caratteristiche di ogni stagione.

Naturalmente prima introdurremo verbalmente l’argomento, raccontando ai nostri allievi che esse si alternano, cioè quando una viene sulla terra l’altra se ne va. Ognuna di esse porta dei doni diversi, governando il mondo per un periodo di tempo.

Considerando che i bambini a questa età sono legati fortemente alla realtà sensibile, sarebbe meglio personificare le stagioni, rappresentandole con dei pupazzi fatti con stracci o con panno, assicurandosi di sostenerne il corpo con una impalcatura di ferro da imbottire con ovatta o stracci. Possiamo confezionare i loro abiti con stoffa oppure con carta crespa. In un cestino fatto con il cartoncino possiamo collocare i doni che esse portano. Un’altra simpatica idea è quella di drammatizzare l’argomento, come vi proponiamo.

LE QUATTRO STAGIONI 

( Bussano alla porta )

BAMBINO- Chi è?

-Siamo le quattro stagioni: vogliamo parlarti di noi e offrirti i nostri doni.

BAMBINO- Entrate, entrate!

PRIMAVERA- Io sono Fata Primavera. Con la mia bacchetta magica risveglio tutta la natura. Io ti regalo cielo sereno, giornate lunghe, sole tiepido, voli di rondini, rami fioriti. Violette profumate, succose fragolette e rosse ciliegie.

BAMBINO-Grazie, fatina! A me piacciono le ciliegie.

ESTATE- Sono Fata Estate. Nel mio cestello ci sono vacanze serene, rossi papaveri, spighe mature e pesche vellutate. Il sole, durante il mio regno , compie un ampio giro nel cielo e tramonta molto tardi.

BAMBINO- Grazie, sei proprio una bella stagione!

AUTUNNO- Io, invece, sono Mago Autunno. Riapro il portone della scuola e preparo la natura al lungo sonno. Quando arrivo io, le giornate si fanno più corte e le rondini partono per i paesi caldi. Ti porto cielo grigio e foglie gialle, ma anche uva, mele, pere, noci e castagne.

BAMBINO- Grazie anche a te. Sebbene tu mi faccia ritornare a scuola, ti voglio bene lo stesso perché mi offri tanti frutti saporiti.

INVERNO- Sono Mago Inverno. Quando comando io, gli alberi sono spogli e i ruscelli sono gelati, il sole tramonta molto presto e le notti sono lunghe. Io ti porto fiocchi di neve, freddo e gelo, però, in un angolo del mio sacco, ho per te un abete carico di doni e di candeline.

BAMBINO- Grazie, Inverno, anche tu sei buono perché mi porti la festa più bella dell’anno: il Natale.

(Tratta dalla guida  didattica”Insegno in prima”)

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