Un Nonno in Comune

On 7 settembre 2015 by Nonna Tina
Riprendiamo il nuovo anno scolastico con una nuova storia (a cui seguirà l’abituale progetto) dedicata ai Nonni, gli esseri meravigliosi che con passione e cura infinite si occupano dei nostri bambini, costituendo per essi un punto di riferimento insostituibile.
 
nonno sulla panchina

Il parco della città di Bellavista pullula di bambini che giocano e si divertono, senza che le mamme ed i nonni li perdano mai di vista. I bimbi, si sa, sono imprevedibili e spesso non si accorgono dei pericoli a cui vanno incontro. Un signore di bell’aspetto, di nome Amilcare, se ne sta seduto su una panchina del parco all’ombra di un grande pioppo ed osserva quei piccoli che giocano. A volte, il suo sguardo sembra perdersi nell’infinito del cielo.

Ad un tratto scendono delle silenziose lacrime dagli occhi del signore Amilcare. Un ragazzetto che si trova nei pressi lo guarda prima con stupore e poi preoccupato. Gli adulti gli hanno sempre detto che i maschietti non piangono mai. Solo i piccini e le donne frignano. Allora perché quell’uomo grande e grosso piange? Si chiede il bambino.

Dopo di che si fa coraggio e gli si avvicina: – Signore, cosa le succede? Perché piange? Non si sente bene?

L’uomo lo guarda per un bel po’ imbambolato, prima di rispondere con voce tremula:

-Niente di tutto ciò!

Ho avuto un momento di nostalgia. Guardando te e gli altri bimbi giocare ho pensato ai miei nipotini lontani che non ho mai conosciuto dal vivo, ma solo tramite le foto che mio figlio mi ha spedito il giorno della loro nascita.

-Dove vivono i tuoi nipotini? Continua a chiedergli il bambino.

-Abitano in Australia, il paese dei canguri.

Intanto altri bimbi si avvicinano e ascoltano quello che i due si dicono. Alcuni di loro si inseriscono nella conversazione e pongono al signore Amilcare altre domande e si meravigliano quando vengono a sapere che lui vive da solo, senza nessuno. La moglie è volata in cielo alcuni anni prima e l’unico figlio non si è interessato più a lui, una volta emigrato in quel paese lontano dove ha messo su famiglia.

 Quel nonnino fa tanta tenerezza ai bambini. Essi confabulano tra loro e decidono di adottarlo. I bambini riempiono con la loro presenza il vuoto affettivo dell’uomo, diventando i suoi angeli custodi. Da quel giorno i bambini e il signore Amilcare s’incontrano nel parco quando il tempo lo permette. Quando, invece, le giornate sono fredde, piovose e grigie i bambini si recano a casa del nonnino per fargli compagnia. Quando non sta bene, sono loro ad accudirlo. Nonno Amilcare, per ringraziare quei nipotini inaspettati ed affettuosi, racconta loro delle storie stupende che conducono i bambini in mondi fantastici e magici. Egli spesso li aiuta a fare i compiti e prepara loro delle torte golosissime e buonissime, la pizza e delle pietanze prelibate, infatti egli, spinto dalla necessità di badare a se stesso, è diventato un cuoco eccellente. Il signore Amilcare ora non è più solo ed è felice di avere intorno tanta bella gioventù che lo fa sentire pieno di energia e di voglia di vivere.

 

 

 

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