Storia di Lorella – La Coccinella Saputella

On 25 giugno 2020 by Nonna Tina

Un giorno delle coccinelle decidono di abbandonare il luogo dove sono nate perché il cibo  di cui si nutrono non si trova più. Dopo un lungo vagare approdano in un parco verdeggiante dove ci sono tanti alberi pieni di afidi: il loro  goloso nutrimento . Le coccinelle da più giorni sono digiune, per questo appena arrivate, senza perdere tempo, volano sui rami degli alberi e divorano un’infinità di insetti piccolini e verdi. 

La coccinella Lorella, la più piccola del gruppo, invita le compagne a mangiare con moderazione perché potrebbero avere un’indigestione e … poi  liquidare in un baleno gli afidi che si trovano in quel posto. Ma le compagne non l’ ascoltano, anzi la prendono  in giro e le danno l’appellativo di “saputella”. Da quel momento quando si rivolgono a lei non la chiamano più con il suo nome, ma semplicemente Saputella.

Dopo alcuni mesi mangia oggi mangia domani a crepapelle gli afidi sui rami degli alberi scompaiono. Le coccinelle si disperano perché non hanno più nulla da mangiare. Cercano nei dintorni, ma non trovano nulla, proprio nulla. Cosa fare? Si chiedono preoccupate. Si rivolgono allora a Lorella.

  • Tu che sei la saputella, dicci, cosa dobbiamo fare?

Lorella prima di tutto le rimprovera per la loro stoltezza e avidità. Le risorse che si hanno a disposizione devono essere utilizzate con parsimonia. Dopo aver riflettuto un po’ dice alle compagne che si potrebbe mangiare altro invece degli afidi.

Le coccinelle rifiutano il suo consiglio perché non sono disposte a cambiare le loro abitudini alimentari.

All’improvviso a Lorella viene un’idea e spera che le sue compagne l’approvino.

  • State a sentire. Qualcuna di noi potrebbe andare dalle signore formiche.
  • Dalle signore formiche! E perché? Cosa c’entrano le formiche con noi? Dicono stupite le compagne.
  • Come siete stupidelle! Le signore formiche allevano gli afidi perché sono ghiotte del liquido zuccherino che essi producono. Possiamo andare da loro a chiederne un po’ in prestito.
  • Un po’? Gridano in coro le compagne. Noi ne vogliamo tanti perché altrimenti non spegneremo questa grande fame che ci affligge da più giorni. E … come faremo a restituire poi gli afidi se da queste parti non ce ne sono più?

Lorella ci pensa un po’ su e dice di appellarsi al buon cuore  delle formiche o di andare alla ricerca degli afidi in altri posti e una volta trovati ritornare lì e restituirli alle loro benefattrici. Tutte le coccinelle vorrebbero andare dalle signore formiche e litigano tra loro. Interviene allora Lorella a ristabilire la calma e dice loro che deve andare la più anziana  perché è più autorevole.

Allora la coccinella più grande si reca ad un formicaio vicino, ma non riesce ad avvicinarsi alla porta perché le sentinelle le sbarrano la strada e le chiedono cosa vuole. Ella dice che ha urgenza di parlare con la loro regina per rivolgerle una richiesta d’aiuto. Le sentinelle la conducono subito alla presenza della regina che l’ invita  a parlare. La coccinella dopo aver fatto un grande inchino con voce lamentosa dice:

  • Maestà, sono venuta da voi per chiedervi un grande favore e, se accoglierete la mia richiesta ve ne sarò eternamente grata. Io e le mie amiche sono giorni che digiuniamo perché non ci sono più afidi nel luogo dove viviamo e nemmeno nelle vicinanze. Se lei ci potrebbe dare un po’ dei suoi afidi noi per qualche tempo potremmo sopravvivere. La regina in un primo momento le dice che si rammarica per non poterla aiutare in quanto gli afidi che hanno in quel momento sono pochi e servono alla sua  comunità durante  l’inverno.  La regina delle formiche vedendo poi la coccinella tanto rattristata  si commuove e decide di regalarle alcuni afidi.  La coccinella dopo avere ringraziato, tutta contenta, ritorna dalle sue amiche che nel vederla tornare con quei piccoli insetti verdi battono le mani dalla contentezza. Ma la loro gioia dura poco quando vedono che gli afidi sono così pochi che bastano per un solo pasto. Il problema quindi si ripropone e le coccinelle decidono di spostarsi da quel luogo e di andare alla ricerca di un posto migliore dove ci siano tanti afidi, sufficienti  per il loro fabbisogno.

Partono con tante speranze, ma tutti i luoghi che visitano sono privi di quegli insetti piccolissimi.  Cosa fare ora? Si chiedono le povere coccinelle. E’ ancora Lorella che viene in loro aiuto. Ella dice alle compagne: – Il nostro cibo  preferito non si trova in questo periodo e abbiamo due possibilità: o morire di fame oppure modificare il nostro modo di nutrirci. Se le api e le farfalle  che sono insetti come noi si cibano del nettare e del polline dei fiori perché non lo possiamo fare anche noi? Provare non costa nulla.

Le coccinelle a malincuore  decidono di mettere in pratica il consiglio della saputella. Esse cercano un giardino pieno di bei fiori e subito si lanciano su di essi senza nessuna grazia. Lorella le rimprovera per la loro maleducazione. Non si entra a casa degli altri senza chiederne il permesso e con prepotenza. I fiori vedendo quegli insetti nuovi così arroganti subito li fermano e intimano loro di andarsene. Lorella, invece, chiede ai fiori il permesso di potere succhiare un po’ del loro nettare e le viene accordato. Con sua grande sorpresa quel liquido zuccherino è veramente buono e nutriente. Per saziarsi ne basta veramente poco. Le sue compagne si recano allora in un prato vicino, pieno di fiorellini e, dato che hanno imparato la lezione, chiedono loro gentilmente se possono avere un po’ del loro nettare. Questo nuovo cibo è così gustoso che decidono di introdurlo nella loro alimentazione e di utilizzarlo quando gli afidi mancano.

Da quel giorno le coccinelle diventano anche vegetariane e non sono più solo carnivore.

 

 

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