Progetto Storia del Pulcino

On 22 marzo 2015 by Nonna Tina
copertina
 
L’anno scorso, di questi tempi, ho stilato un progetto sulle tradizioni pasquali del nostro Paese e del mondo (se te lo sei perso, recupera immediatamente, andandoti a leggere la prima parte e la seconda del progetto!). Quest’anno con l’avvicinarsi della Pasqua intendo approfondire la conoscenza di un simbolo pasquale: il pulcino (per leggere “La Storia di Paglierino“, che introduce l’argomento, clicca qui).
Il pulcino simboleggia la nuova vita, mentre l’uovo dal quale egli nasce per i Cristiani rappresenta la risurrezione di Gesù.
L’uovo viene paragonato ad un sasso privo di vita, così come il sepolcro di pietra nel quale è stato sepolto Gesù, e dall’uovo, come dal sepolcro, sboccia una nuova vita.   

 obiettivi

 

 

   CONOSCIAMO IL PULCINO E LA SUA FAMIGLIA

 

CARTA D’IDENTITA’ DEL PULCINO- DEL GALLO E DELLA GALLINA

Il pulcino è figlio della gallina e del gallo.

Nasce da un uovo

Colore del piumaggio giallo

Verso pio- pio

Mangia semini, insetti e vermiciattoli

Appena nasce è autosufficiente

Ha una crestina

 

IL GALLO

Il gallo è un uccello. Appartiene al gruppo dei gallinacei.

Egli è il re del pollaio.

Ha sulla testa una cresta rossa maestosa,

sul collo gli pendono i bargigli,

la coda è formata da penne lunghe e colorate a forma di falce

le zampe sono provviste di speroni.

Il suo verso è chicchirichì

 

GALLINA

La gallina è la moglie del gallo e mamma del pulcino.

Originaria dell’Asia.

Ha il corpo grosso e pesante,

ali corti e deboli per cui può fare solo voli brevi,

capo con piccoli bargigli e cresta rossa corta

occhi tondi

becco rigido capace di rompere i semi duri

zampe con scaglie gialle, robuste con unghie, capaci di scavare il terreno.

Verso: coccodè.

La gallina quando vive liberamente e non viene chiusa in gabbie si dice sia “ruspante”.

Quando cova le uova si chiama “chioccia”.

Durata della cova 15-20 giorni

E’ onnivora, mangia un po’ di tutto anche se essa preferisce semi di ogni genere ed insetti.

Ci dà la sua carne che è gustosa e nutriente e le uova

 

CURIOSITA’

La gallina becca granellini di sabbia, sassolini e granelli di minerali non solo per rendere il guscio dell’uovo migliore e resistente, ma soprattutto per la digestione. Essa non avendo denti con questi frammenti di roccia digerisce meglio il cibo.

 

I pulcini solo prima della maturità diventano polli ( maschi) e pollastre ( femmine) e si delinea il sesso. Successivamente i polli diventeranno galli e le pollastrelle galline.

Le piume del pulcino si formano dopo 1 mese dalla nascita.

Il pulcino dopo la nascita per 3-4 giorni non ha bisogno né di bere né di mangiare.

 

RAZZE

Ci sono tante razze di galline e galli. Ci sono galline dette ovaiole perché producono tante uova. Altre, invece, vengono allevate dall’uomo solo per la carne.

Abbiamo la razza Padovana originaria della Polonia. Essa produce uova grosse.

La Livornese che è la più diffusa in Italia. Essa produce uova con il guscio bianco.

La Cocincina originaria della Cina.

La Polverara che si alleva per la sua ottima carne.

 

COSTITUZIONE DELL’UOVO

uovo

L’uovo della gallina ha forma tondeggiante. E’ rivestito di un guscio rigido. Aderisce al guscio internamente una pellicola elastica, la quale forma una camera d’aria. L’uovo è formato dall’albume e dal tuorlo. L’albume è ricco di proteine. Il tuorlo ha un colore che va dal rosso all’arancione. Il suo colore dipende dal cibo che mangia la gallina.

L’uovo è l’alimento più completo conosciuto fin dall’antichità.

Esso si può consumare crudo o cotto in vari modi.

 

 

ESPERIMENTO PER VEDERE SE UN UOVO E’ FRESCO

Per vedere se un uovo è fresco o vecchio possiamo fare questo esperimento:

1 ) riempiamo un recipiente a bordo alto d’acqua

  1. versiamo nell’acqua un po’ di sale
  2. immergiamo l’uovo nell’acqua
  3. se l’uovo si appoggia sul fondo, assumendo una posizione orizzontale significa che è fresco.
  4. Se l’uovo, invece, va a fondo ed assume una posizione verticale è sicuramente vecchio.

 

DOVE VIVE IL PULCINO CON LA SUA FAMIGLIA

 Il pulcino con la sua mamma ed il suo papà vive nella fattoria. La loro casetta si chiama pollaio.

Nel pollaio vivono anche altri animali : tacchino, faraona, oche, anatre, ecc…

 

QUALI SONO I NEMICI DEL PULCINO E DEI SUOI GENITORI

I nemici di questi volatili sono: la volpe, la faina, il falco ed i cani grossi da caccia.

 

 Per fare capire ai bambini come nasce il pulcino raccontiamo loro “La storia di Paglierino”, da me inventata e presente su questo blog.  

 

POESIE – FILASTROCCHE

 

IL PULCINO

 Il pulcino piccolino

dentro il guscio se ne sta,

ma ben presto, un bel mattino,

all’aperto uscir vorrà.

Picchia il guscio-tac- col becco

ed il guscio s’è spaccato,

un raspar di zampe, ed ecco

il pulcino giallo è nato! ( M. Tibaldi Chiesa )

 

IL GALLETTO

Sulla porta del pollaio

il galletto tutto gaio,

col suo bel chicchirichì

dà il saluto al nuovo dì.

 

IL GALLO

 Il gallo canta:<< Chicchirichì>>

Gonfia la gola:<< E’ sorto il dì!>>

Pensa il galletto che perché canta

il sole sorge, e se ne vanta.

Ma una mattina dormì il galletto,

il sole sorse alto sul tetto.

Il gatto rise e la gallina,

risero i polli tutta la mattina.

<< Senza il tuo canto, sai, si è levato

il sole d’oro, là dietro il prato>>.

Ora il galletto ancora canta

alla mattina, ma non si vanta. ( R. Vaccari )

 

LA GALLINA

Io vi domando se si può trovare

un più bravo animal della gallina.

Se non avesse il vizio di raspare

ne vorrei sempre avere una vicina.

Tutti i giorni a quell’ora:- Coccodè.

Corri a guardare nell’orto e l’uovo c’è.

E quando hai l’uovo in tasca,è assicurato

che per quel giorno non si muor di fame.

Te lo puoi mangiar crudo o affrittellato,

sbattuto a torta o intero nel tegame…

C’è chi vuol gli ovi a ber, chi li vuol sodi.

Si fanno insomma in cinquecento modi.

E non c’è caso! E lei? Sì- Coccodè!

Corri a guardar nel covo e l’uovo c’è! ( R. Fucini )

 

UN BRUTTO INCONTRO

Tre pulcini andando a spasso

incontrarono una volpe

che, venendo passo passo,

leggicchiava il suo giornal.

  • Buona sera, signorina!-disser subito i pulcini.
  • – Oh, salute, miei carini!E di bello che si fa?
  • Già che mamma è andata fuori,siamo usciti dal pollaio:
  • vogliam fare un po’ i signoricon l’andar di qua e di là.
  • Bravi, bravi, per davvero!Voglio stringervi la mano.

Sì dicendo s’appressò… glu… glu…se li mangiò. ( S. Vestri ) 

 

 LO SBAGLIO DEL GALLO

 Il gallo Chicchirò

una volta sbagliò:

col suo chicchirichì

disse: << Il sole è quì>>.

Si svegliò tutto il pollaio,

si levò su dal pagliaio

anche il piccolo asinello.

<< Ma dove è il sole bello?

Hai scambiato per il sole

la luna piena

con la sua tonda faccia serena.

Per questo grosso sbaglio

meriti un sonorissimo raglio>>. ( m. A. Scavuzzo )

 

SVEGLIA

Su, galletto! Chicchirichì!

Canta forte : è giunto il dì.

Canta e sveglia i piccolini,

l’erbe, i grilli e i fiorellini.

Il bel sol che in ciel appar

chiama tutti a lavorar.

 

Pi!…Pi!…Pi!…

Tre bei pulcini

gialli , tondi, piccolini

vanno in cerca d’un semino:

pi…pi…pi!!…

fanno pianino.

-Chiò! Chiò! Chiò!

La mamma chiama.

Chiò…Chiò… Chiò.

Oh, quanto brama

d’aver seco i tre pulcini

gialli, tondi, piccolini!

-Pi…Pi…- Pi…

Mamma, veniamo,

benchè il seme non abbiamo!

Pi…Pi…Pi…

Meglio è ubbidire

che nel prato, al sol, gioire. (Alvarez Gazzia )

 

L’UOVO DI PASQUA

 Dall’uovo di Pasqua stamane

è uscito un pulcino spaziale.

Eh, non era male

con le antenne e col berretto!

<< Pio pio…>> ha salutato persino

facendo un inchino perfetto.

<< Pio pio…>> .<< Che vuoi, piccolino?

Qual messaggio tu rechi quaggiù? >>.

<< Pio pio…Delle stelle lassù

io porto gli auguri di pace

al nuovo mondo che nasce.

Un mondo strapieno

di buoni bambini,

e non importa

se grandi o piccini>>.

 

 

INDOVINELLI

 

Sulla testa ha la corona

ed ai piedi gli speroni,

non è re ne cavaliere

che cos’è si vuol sapere… ( gallo )

 —————————————————————————

E’ piumata, è discreta

vive in pace, buona e cheta.

La massaia se la tiene cara,

perché sa che le prepara

un bel dono prezioso,

nutriente, assai gustoso:

indovina, indovinare,

chi il suo nome sa trovare? ( gallina )

 ———————————————————————————-

Indovina, indovinello

chi fa l’uovo nella paglia? ( gallina )

………………………………………………

Botticella, botticellina,

non sta in cantina

la mia gallina,

ma dentro il covo

a fare… ( l’uovo )

…………………………………………….

Tutti sono capaci di aprirlo,

nessuno di chiuderlo. ( l’uovo )

………………………………………………..

Un re io sono;

nel pollaio

ho reggia e trono

e i miei sudditi

ogni dì sveglia

il mio chicchirichì. ( gallo )

…………………………………………….

Sono figlio al gallo e alla gallina.

Sono giallo e piccolino

io sono il … ( pulcino) ( Nonna Tina )

………………………………………………………..

Sono furba e astuta

mi piacciono gli sprovveduti,

me li pappo in un boccone

se avete capito dite il mio nome… ( volpe ) ( Nonna Tina )

………………………………………………………………………………………..

 

 

RACCONTI

 

LA GALLINA ROSSA

 La gallina rossa raspava nel cortile e trovò un chicco di grano.

-Chi seminerà questo grano? – domandò.

  • Io no, disse il tacchino.
  • Nemmeno io – aggiunse l’oca.
  • Allora lo seminerò io- ribattè la gallina rossa.Quando il grano fu maturo la gallinella rossa domandò:
  • Chi porta il grano al mulino?
  • Io no- disse il tacchino.
  • E nemmeno io – aggiunse l’oca.
  • Allora lo porterò io- ribattè la gallina rossa.Quando il grano fu macinato la gallinella domandò:
  • Ed ora chi fa il pane con questa farina?
  • Io no- disse il tacchino.
  • Nemmeno io- aggiunse per la terza volta l’oca.
  • Allora il pane lo farò io- commentò la gallinella.

E fece del buon pane bianco con quella farina.

Quando il pane fu cotto, la gallina domandò:

Chi mangerà questo buon pane fresco?

  • Io- gridò il tacchino.
  • Anch’io! – gridò l’oca.
  • No, voi no! – disse la gallinella rossa- io e i miei pulcini lo mangeremo.Clo, clo, clo… Venite, piccini. Sentite com’è buono! ( G. Fanciulli ) 

 

IL PULCINO CHE SI ERA PERDUTO

Mamma Chioccia usciva ogni mattina nell’orto, con la sua nidiata di tredici pulcini. Quanto daffare per sorvegliarli, insegnar loro a beccare i granellini buoni ed a frugar col becco nella terra umida, dove si possono trovare i vermiciattoli più squisiti! Poi, come non bastasse, bisognava difenderli dai pericoli: per verità, né Fido, il cane di guardia, né Pallottolino, il gatto, si arrischiavano ad avvicinarsi, per paura di qualche colpo di becco; ma, quando tutti credevano che la chioccia ripetesse soltanto << clo, clo>>, essa diceva invece alla sua nidiata di guardarsi dalla volpe, dalla faina, dal falco, dai grossi cani da caccia, che, qualche volta, sfondando la siepe, facevano una rapida incursione nell’orto…Guai, guai se uno di questi brutti animali avesse trovato un pulcino lontano dalla chioccia! Ne avrebbe fatto un boccone solo!

– Pio, pio,- rispondeva un pulcino giallo, il più piccino e il più impertinente di tutti. – E se io mi nascondo?

-Clo, clo,- replicava la chioccia spaventata. – Quelle bestiacce ti troverebbero lo stesso! Stà qui, vicino a me! Ma il pulcino aveva una gran curiosità di sapere che cosa ci fosse, di là dalla siepe che cingeva l’orto. Più di una volta, invece di cercare i vermiciattoli, si era spinto fino ad uno di quei buchi di dove passano i cani da caccia e aveva guardato…Che bellezza! Oltre la siepe c’era un giardino, con tante aiuole piene di fiori! Rose, tulipani, gigli, ortensie di tutti i colori! Il pulcino spalancava gli occhietti e non si sarebbe mai staccato di là. Per fortuna, dopo un poco, un << clo clo>> lo richiamava vicino alla chioccia. Ma una volta avvenne un fatto straordinario.Il pulcino si era affacciato al suo buco della siepe.

  • Peccato che siano tanto lontani!- diceva tra sé, guardando i fiori.Quand’ecco, uno di questi si staccò dallo stelo e volò leggermente verso di lui. Almeno, così parve al pulcino, che non conosceva le farfalle. Era invece proprio una magnifica farfalla variopinta, che venne a posarsi a un passo da lui, dall’altro lato della siepe.
  • Pio, pio, – fece il pulcino. E, senza esitare, s’inoltrò nel buco, lottando con tutte le sue forze coi rami e con le foglie che volevano sbarrargli la via. Ma, quando stava per raggiungerlo, il meraviglioso fiore alato s’innalzò di nuovo nell’aria e andò a posarsi su un filo d’erba, un po’più in là.Il pulcino gli saltellò goffamente dietro, con tutta la sveltezza delle sue zampette rosee. E la farfalla, come se giocasse ad acchiapparsi, lo lasciò arrivare vicino vicino a lei, poi frr…con un piccolo frullo d’ali volò dentro la grossa e vellutata corolla di un tulipano. Il pulcino la vide sparire a un tratto. Si guardò intorno, saltellò di qua e di là, tentò di richiamarla con un<< pio pio>> lamentoso. Nulla! Invece della farfalla, strisciò fuori dell’aiuola una lumaca.
  • Buongiorno, pulcino! Come mai ti trovi così lontano da casa tua?(Devi sapere che la lumaca non riesce a capire come ci si possa allontanare da casa: tanto è vero che lei, a buon conto, la sua casa se la porta sempre dietro ).
  • Torna nel tuo orto, piuttosto.
  • Disse la lumaca- Che t’importa dei fiori, con ali o senza? Meglio i cavoli e l’insalata, che almeno, si possono mangiare!- E continuò a strisciare, perché, volendo far sempre le cose con calma, non le piaceva perder tempo.Il pulcino rimase incerto… Ma poi continuò a cercare la sua farfalla. Continuò a cercarla anche quando il sole tramontò e, di lontano, gli giunse un <<clo,clo,clo>>soffocato.

Ormai la sera scendeva sul giardino. Il pulcino si sentiva rabbrividire nell’aria fredda e buia.  Si ricordava della volpe, della faina, di tutti gli animali cattivi. Lo scintillio degli occhi di un gatto, che si aggirava fra le aiuole, lo fece pigolare di paura… Era ancor lì, tutto tremante, quando gli apparve un lumicino nel buio. Era una lucciola, con la sua lanterna.

  • Buona sera, pulcino, – disse la lucciola.- Come mai sei qui a quest’ora?
  • Mi sono perduto. Rispose il pulcino.
  • Se vuoi,- propose la lucciola- posso farti io lume, per ritrovare la via di casa. Il pulcino esitò un attimo… Ritrovare l’orto, mamma Chioccia, i suoi fratellini…e poi i cavoli, l’insalata, i vermiciattoli nella terra umida e fresca… Ma poteva tornare laggiù, rimanersene chiuso fra l’orto e la stia, lui che aveva scoperto il giardino con le aiuole variopinte, lui che aveva veduto il meraviglioso fiore alato, che lo aveva inseguito per tutto un giorno?
  • No, grazie,- rispose il pulcino.- Bisogna che io cerchi ancora quel fiore… se la volpe mi mangerà, pazienza.La lucciola volò via e il pulcino rimase solo nella notte.Così, nella nidiata, rimasero solo dodici pulcini. Mamma Chioccia li allevò con gran cura e ne fece dei buoni galletti, che ogni mattina annunziavano l’alba con uno squillante <<chicchirichì>> e delle brave gallinelle, che, ogni giorno, deponevano il loro uovo.E il pulcino che si era perduto?Oh, quello non era fatto per vivere in un pollaio!Tutt’al più, se cerchi bene, può darsi che tu lo ritrovi, con i suoi fiori e la sua farfalla, in una cartolina di buona Pasqua. ( Eugenia Martinez )

 

GIOCHI

 

AL POLLAIO

I bimbi si dispongono tutti su una linea di partenza, meno una bambina (rappresenta la massaia)

che si colloca alla parte opposta davanti ad uno scatolone che funge da pollaio. I bimbi a turno rivolgendosi alla compagna dicono così:

  • Massaia, massaia,gallo, gallina o pulcino?La bimba che rappresenta la massaia risponde:- Gallo, due salti!Il bambino deve eseguire 2 saltelli, imitando il gallo.Il gioco prosegue con comandi diversi (tre passettini da pulcino, un salto da gallina,ecc…)Vince il bambino che arriva prima al pollaio dove si trova la massaia. ( Nonna Tina )

 

ROTOLA ROTOLA

Ad ogni bimbo si dà un uovo sodo che deve condurre al traguardo, spingendolo lungo una pista tracciata con sassolini o mattoncini. Chi esce fuori dalla pista deve ritornare indietro. Vince il bambino che raggiunge per primo il traguardo. ( Nonna Tina )

 

GALLO- GALLINA – PULCINO

 I bimbi si siedono a terra, formando un cerchio. Al centro si colloca l’educatrice che divide i bambini in galli, galline e pulcini. Quando ella dice : Gallo! I bimbi che rappresentano i galli si devono alzare in piedi e imitare il verso del gallo. Chi non si alza o sbaglia verso esce dal gioco.

( Nonna Tina )

 

LA VOLPE NEL POLLAIO

 I bimbi rappresentano alcuni i galletti, altri le galline e altri ancora i pulcini. E’ notte ed essi dormono nel pollaio. All’improvviso arriva la volpe. I volatili scappano di qua e di là e per salvarsi dalla volpe debbono riuscire a raggiungere la cuccia del cane. Il bambino che non riesce a mettersi in salvo e viene acchiappato dalla volpe diventa a sua volta volpe, mentre la volpe diventa volatile. Se il bambino che rappresenta la volpe non riesce a catturare nessun volatile viene squalificato ed il suo posto viene preso da un compagno. ( Nonna Tina )

 

CANTI

 Vi propongo le parole di due canti adatti ai bambini riferiti all’argomento trattato, ma non la musica perché non so se posso utilizzare gli spartiti di altri autori. Pertanto, se voi vi intendete di musica potete scrivere un testo musicale, altrimenti adattarvi una melodia di una canzone che già conoscete.

 

IL GALLETTO

Son tre notti che non dormo

lallà,

sempre penso al mio galletto

lallà.

L’ho perduto lallà,

poveretto lallà

non lo posso più trovar.

Ho girato l’Inghilterra

lallà

e poi tutta la Germania

lallà

poi la Francia

lallà

poi la Spagna

lallà

fino in cima del Perù.

A voi donne io lo dico

lallà

se per caso lo trovate

lallà

con bel garbo

lallà

lo prendete

lallà

lo portate qui da me.

Ha le ali inargentate ( i bimbi muovono le braccia)

lallà

e la coda ben dorata

lallà

lungo il collo ( i bimbi si toccano il collo )

largo il becco ( i bimbi uniscono superiormente i palmi delle mani e muovono le mani a mo di becco)

e poi fa chicchirichì.

Lungo il collo

lallà

largo il becco

lallà

e poi fa chicchirichì.

I bimbi, ogni volta, che dicono lallà devono battere le mani.

 

 BEATI VOI

 Beato te galletto

che non vai a lavorare

ti alzi la mattina

chicchirichì ti metti a fare

chicchirichì- chicchirichì ( battere le mani )

è spuntato un nuovo dì.

 

Beata te gallina

che non vai a lavorare

ti alzi la mattina

coccodè ti metti a fare

coccodè- coccodè ( battere le mani )

ecco un uovo tutto per te.

 

Beato te pulcino

che non vai a lavorare

ti alzi la mattina

pio- pio ti metti a fare

pio-pio-pio-pio (battere le mani)

voglio un uovo tutto mio.

 

ATTIVITA’ COSTRUTTIVE E MANIPOLATIVE

COSTRUIAMO IL PULCINO E I SUOI FAMILIARI CON CARTONCINO

GALLINA incollare

 

Prendiamo del cartoncino giallo e riportiamo questi modelli. Dopo di che li ritagliamo. Li pieghiamo a metà seguendo la linea centrale e li incolliamo. Si colorano di arancione le zampette ed il becco oppure si realizzano con cartoncino arancione. Le ali e le zampe si ritagliano a parte.

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PULCINO CON SPUGNETTE

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 Prendiamo 2 spugnette e realizziamo con una la testa del pulcino ( la tagliamo un po’ per farla più piccola ) e con l’altra il corpo. Uniamo i due pezzi con uno stuzzicadenti. A parte, con cartoncino arancione ritagliamo la crestina e le zampette del pulcino. Infine incolliamo con l’ attaccatutto il pulcino su una base di cartoncino verde (per la base, possiamo utilizzare in alternativa il compensato o il das). Intorno al pulcino, possiamo mettere della paglia e dei fiorellini.

 

Avvolgiamo il tutto in carta trasparente ed uniamo un bigliettino di auguri.

 

 

GALLINELLA ALL’UNCINETTO

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Si inizia il lavoro facendo con l’uncinetto 4 catenelle. Si chiudono con una maglia bassa. Nel cerchio ottenuto si lavorano 15 maglie alte. Nel secondo giro si eseguono tre maglie alte in ognuna delle maglie di base. Nei giri successivi si aumenta qualche maglia e si effettuano 2 maglie alte in ogni maglia di base. Si eseguono tanti giri in base alla grandezza che vogliamo dare alla nostra gallinella. Alla fine del lavoro pieghiamo a metà il cerchio ottenuto e uniamo le due parti con lo stesso uncinetto. Introduciamo nella gallinella ottenuta del cotone prima di terminare le cuciture. A questo punto attacchiamo la cresta, i bargigli, il becco, le zampe e la coda realizzati con panno rosso e giallo oppure con filo di lana rosso e giallo o di cotone.

 

 CESTINO CON STELLE FILANTI

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Con le stelle filanti possiamo creare insieme ai bambini un cestino originale. Basta avvolgere le stelle filanti e formare delle rotelle. Mettiamo alla base del cestino una rotella più grande rispetto alle altre rotelle laterali. Il numero e la grandezza delle rotelle dipendono dalla dimensione che vogliamo dare al cestino. Con un cartoncino resistente realizziamo il manico del cestino. Per renderlo più bello incolliamo sopra delle rotelline sempre fatte con le stelle filanti. Dentro il cestino, una volta ultimato, possiamo collocare un po’ di paglia e un pulcino, degli ovetti di cioccolato o degli ovetti realizzati dai bimbi con la pasta di sale o la plastilina. Se il cestino è grande possiamo mettere anche delle uova bollite e decorate.

Con questo lavoretto i bambini arrotolando le stelle filanti esercitano la motricità fine, sviluppano la manualità, apprendono i colori, eseguendo sequenze cromatiche. Inoltre essi apprendono in modo pratico il concetto “grande- medio-piccolo”.

 

QUADRETTO CON PULCINO

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 Tagliamo un cartoncino della forma che preferiamo ed ai bordi abbelliamolo con una cornicetta. Internamente al cartoncino incolliamo un pulcino fatto con le stelle filanti e un aquilone, costruito con cartoncino. Per appenderlo mettiamo un gancetto dietro al quadretto. ( Il pulcino si realizza facendo con le stelle filanti 1 rotella grande e 1 più piccola ).  

 

SCHEDE DI VERIFICA E APPROFONDIMENTO

animali chioccia   nascita del pulcino pochi tanti pulcini

 

 

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