Progetto: Storia Del Presepe

On 15 dicembre 2023 by Nonna Tina

Quest’anno vogliamo fare capire ai bambini com’è nato il presepe e qual è il suo significato. Esso è un simbolo del Natale e una tradizione popolare di noi cristiani che si è tramandata da una generazione all’altra.

 

 

Al Museo Diocesano la mostra per gli 800 anni del presepe di Greccio che è  «più attuale che mai e ci aiuta a capire i drammi dei nostri giorni»

 

Oggi dobbiamo affermare che il presepe ha perso il vero ed originario significato di un tempo, diventando una semplice abitudine. Nell’attuale società si dà più spazio all’albero di Natale che al presepe. Dovrebbe avvenire invece il contrario perché il presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù Bambino. L’albero non ha nessun legame con la Natività e le nostre tradizioni religiose. Prima ogni famiglia allestiva il presepe il giorno dell’Immacolata e tutti i componenti venivano coinvolti. I bambini andavano a raccogliere il muschio mentre il papà preparava la struttura del presepe e la mamma invece si occupava dei drappi. Tutti insieme poi collocavano le statuette.i I bambini aspettavano con trepidazione la notte di Natale per collocare nella mangiatoia il piccolo Gesù.

Che emozione! I loro cuoricini si riempivano di gioia e d’amore.

Oggi ci rattrista il comportamento di alcune persone che sostituiscono le statuine del presepe con personaggi famosi dello sport, della musica e dello spettacolo snaturando così il vero significato della Natività, dimenticando che Natale è la festa di Gesù, anzi il suo compleanno.

QUANDO E’ NATO IL PRESEPE

Il presepe è nato nel 1223 per opera di San Francesco d’Assisi.

Egli dopo un viaggio nella Terra Santa tornò con tanto entusiasmo e con un’idea straordinaria da realizzare: voleva rappresentare dal vivo la Natività del Signore cosa che nessuno aveva mai fatto prima. Egli sosteneva che creando l’ambiente di Betlemme, il suo paesaggio, l’atmosfera e la scena della Natività tutte le persone avrebbero compreso meglio il mistero dell’Incarnazione del Signore e avrebbero acquisito una visione comune dell’avvenimento.

San Francesco per fare questo presepe vivente scelse come luogo Greccio, piccolo paese dell’alto Lazio, vicino Rieti. Esso non solo era un luogo di preghiera, ma ricordava a San Francesco il paesaggio di Betlemme. Egli per realizzarlo coinvolse i confratelli, Santa Chiara con le sue suore e anche quelle persone del luogo che volevano assistere alla Santa Messa di mezzanotte. Fece portare in chiesa la notte di Natale da Giovanni Vellita, suo amico e benefattore, una mangiatoia, un bue ed un asinello. San Francesco cantò il Vangelo con tanta enfasi che commosse tutti i presenti. Ad un tratto tutti gli astanti videro nella mangiatoia un bambino dolcissimo in carne ed ossa. Il poverello di Assisi aveva operato un miracolo.

CHE COSA SUCCEDE DOPO CHE SAN FRANCESCO HA REALIZZATO IL PRIMO PRESEPE?

Da quel giorno tutti, dopo la morte di San Francesco, vollero fare il presepe come lui. In principio i presepi si fecero nei conventi, nelle chiese ed in istituti religiosi e dopo qualche tempo nelle famiglie nobili e benestanti. Successivamente in tutte le case. Prima si rappresentava la Natività con quadri. Successivamente si utilizzarono figure di legno e di terracotta e poi di cera e di porcellana. Nasce il presepe moderno quando si scoprirono le statuette. Il presepe raggiunse l’apice nel 1700 con i presepi napoletani.

PERSONAGGI DEL PRESEPE E LORO SIMBOLOGIA

1) Il protagonista del presepe è Gesù, Redentore del mondo

2) Maria simboleggia la purezza e l’umiltà

3) San Giuseppe simboleggia la bontà, la fede in Dio, la laboriosità e l’onestà

4) Gli angeli sono i messaggeri di Dio che annunciano agli uomini la buona novella

5) I pastori simboleggiano i poveri, gli umili, i sinceri, gli onesti, i semplici. Sono i primi che accorrono alla grotta per omaggiare il Redentore.

6) Gli animali simboleggiano la creazione che si ferma a guardare incantata il miracolo

7) I mestieri e le professioni rappresentate nel presepe simboleggiano tutte le opere che hanno un senso.

NATIVITA’ ED ARTE

In ogni tempo molti artisti hanno rappresentato la Natività nelle loro opere come Giotto che realizzò un affresco che si trova nella Basilica d’Assisi. Egli nella sua opera ” La Natività di Gesù” rappresenta Maria nel suo ruolo di Madre, i pastori intimiditi dagli angeli che si trovano sopra e dentro la capanna, San Giuseppe in disparte in un angolino, il bue e l’asinello sorridenti.

                                                                                

                                                                           Natività di Gesù (Giotto) - Wikipedia

Correggio che ha dipinto “L’adorazione dei pastori” dove in un gioco di luci e di ombre mette in rilievo la bellezza di Maria e la tenerezza dei pastori.

                                                                

Adorazione dei pastori (Correggio) - Wikipedia

                                                                                                                                                    

Possiamo scegliere uno di questi due dipinti e sottoporlo all’osservazione dei nostri bambini. Avviamo poi una conversazione, coinvolgendo tutti e rilevando i vari elementi presenti nel quadro. Alla fine della conversazione invitiamo i bambini a riprodurre la Natività di Gesù in modo personale e creativo in base alle loro capacità.

POESIE E FILASTROCCHE

PRESEPIO

Ora è Natale e nella capanna

c’è un dolce bimbo con la sua mamma,

mentre il padre dal volto sereno

la mangiatoia riempie di fieno.

C’è tanto freddo e tanto gelo

e per coprirlo non c’è un velo.

Ma l’asino e il bue messisi a lato

lo riscaldano col fiato.

(G. ROSSI)

IL PRESEPE VIVENTE

Quest’anno il Natale

è davvero speciale:

conosco i pastori, tutte le pecore

e lo zampognaro

e persino Giuseppe è un amico caro!

Son miei amici gli angeli, i Magi,

il cammello,

il bue e l’asinello

e la stella cometa indovina chi è?

Una che viene a scuola con me!

Sapete anche Maria,

frequenta la classe di fronte la mia

e quello che fa Gesù Bambino

so che ogni tanto fa il birichino.

Ma questo presepe vivente

che ha portato in chiesa tanta gente

vuol mandare un messaggio preciso:

se a tutti doniamo un sorriso,

se ai fratelli tendiamo la mano,

allora veramente Gesù è disceso

e la sua venuta non è

stata invano.

( L. ROCCHETTI)

PRESEPIO

Fra un bue e un asinello.

nella stagion più cruda

è nato il Re del mondo;

sopra la paglia nudo.

Lo adoran San Giuseppe

e la Vergine Santa;

un coro d’angioletti

sulla capanna canta.

Una stella splendente

illumina il presepe;

sono spuntati i fiori

sopra la nera siepe.

Questa è la notte Santa,

è la notte d’amore,

perché è nato a Betlemme

il nostro Redentore.

(tratta da: Filastrocche.it)

ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE

COSTRUZIONE DI UN PICCOLO PRESEPE

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Costruiamo un piccolo presepe utilizzando cartone, cartoncini, scatole, scatoline, colla, carte dorate, carta da pacco o quelle carte che sono già predisposte per essere collocate sulla struttura del presepe, stoffe diverse, ovatta, palline di ping-pong, carta crespa, giornali e tempere verde e marrone.

Come prima cosa dobbiamo costruire la struttura del presepe e reperire un cartone abbastanza robusto per utilizzarlo come base. Su tale base con giornali appallottolati e con scatoline costruiamo le montagne. Con una scatola di cartone realizziamo la capanna. Copriamo la struttura con fogli di carta da pacco che i bambini possono dipingere con chiazze di colore verde e marrone. A questo punto costruiamo i personaggi del presepe.

I personaggi del presepe li realizziamo con cartoncini.

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ESECUZIONE

Prendiamo un pezzo di cartoncino bianco e l’arrotoliamo come un cono o un cartoccio e lo spilliamo. Dopo di che livelliamo il cartoccio alla base affinché possa stare in piedi.

La testa la realizziamo con una pallina di ping-pong o la possiamo fare con cotone idrofilo e carta velina rosa. (con il cotone facciamo una pallina e poi avvolgiamola nella carta velina rosa doppia. La leghiamo poi con del filo o con un elastico.

Se vogliamo fare le braccia utilizziamo un filo di ferro.

Per la barba, i baffi ed i capelli possiamo usare lana, ovatta, segatura, carta e paglietta di ferro.

Per fare i vestiti ai personaggi utilizziamo carte colorate, carta crespa, stagnole, ritagli

di stoffa, seta, tela di sacco, ecc…

Con il cartoncino giallo costruiamo le corone dei Re Magi.

Possiamo coprire la carta da pacco con muschio (se è possibile utilizziamo quello vero) o lasciarla così. Infine disponiamo i personaggi nel presepe.

CAPANNA CON LE MOLLETTE DI LEGNO

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Costruiamo prima la base della capanna incollando 6 mollette tra loro. Facciamo poi la parete frontale con 8 mollette e le due laterali con 6 mollette (3 mollette ad ogni parete). Infine realizziamo il tetto con 8 mollette. Naturalmente se vogliamo fare una capanna più grande aumenteremo il numero delle mollette.

I personaggi li faranno i bambini con la plastilina oppure li disegneranno su cartoncini e poi li ritaglieranno.

ANGIOLETTO CON GESU’ BAMBINO

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Per fare l’ angioletto utilizziamo 1 bicchierino di carta o di plastica del caffè, uno stuzzicadenti, colla, 1 pallina di ping-pong, carta crespa celeste, cartoncino giallo, pagliuzza dorata, tempera rosa, vernidas dorato ed argentato, un pezzo di cartone robusto e un cartoncino arancione (o di altro colore).

Prima di tutto facciamo una base con un cartone e un cartoncino arancione mettendo uno sull’altro. Prendiamo poi un bicchierino del caffè e copriamolo con carta crespa celeste. Con uno stuzzicadenti mettiamo la pallina di ping-pong al centro del bicchierino. Coloriamo poi il volto dell’angioletto con la tempera rosa. Con il cartoncino giallo facciamo le ali dell’angioletto e sul capo incolliamo pagliuzza dorata. Infine collochiamo sulla base l’angioletto e Gesù Bambino. Scriviamo poi un bigliettino di auguri.

Voglio augurare a tutti un felice Natale pieno di pace, di serenità e di gioia.

Che il nostro Redentore ci conceda in questo Natale tante grazie e la sua Santa

Benedizione.

AUGURI

 

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