Festa della Mamma

On 26 aprile 2015 by Nonna Tina

 L’anno scorso ho sviluppato ampiamente la tematica riguardante la mamma. Se ti sei perso i racconti “Il dono più bello” e “Fiori di Paradiso” oppure le due parti del progetto (per bambini di 3-4 anni e quello per i bimbi più grandi di 5-6) dedicati alla mamma, ti consiglio di andare subito a leggere, contenevano una trattazione completa e interessante del tema!  Quest’anno faccio gli auguri alla mamma, pubblicando altre poesie a lei dedicate e proponendo inediti, bellissimi doni da offrirle nel giorno della sua festa, tutti realizzati con materiale riciclato .

FESTA DELLA MAMMA

 

COME AIUTARE I BIMBI A MEMORIZZARE POESIE, FILASTROCCHE, CANZONCINE?…

Approfitto dell’occasione per fornire dei suggerimenti in merito alla memorizzazione di poesie, filastrocche e canzoncine. Come possiamo fare noi educatrici a facilitare l’apprendimento a bambini che ancora non possiedono le competenze della lettura e della scrittura?

Ho schematizzato i miei suggerimenti! Eccoli di seguito:

 

SUGGERIMENTI

  1. Leggere il testo ai bambini con enfasi e con espressione;
  2. fare ripetere ai bambini le parole ad alta voce in modo chiaro;
  3. pronunciare le parole a bassa voce;
  4. sussurrarle;
  5. accompagnare la pronuncia delle parole con battute delle mani o un ritmo;
  6. fare comprendere ai bimbi il significato delle parole e del testo proposto.

 

I bambini in tal modo memorizzeranno meglio e più in fretta.

 

POESIE

 

AUGURIO ALLA MAMMA

Quando ti levi splenda il sole,

cantino gli uccellini.

Quando sfaccendi in ogni stanza

ci sia un lume di speranza.

Se accarezzi i tuoi bambini

siano un mazzetto di fresche viole;

se rammendi, se dipani

benedette le tue mani.

Se riposi a tarda sera

nel giardino della preghiera

ti sia lampada una stella,

la più chiara, la più bella.

E la notte, quando chiudi

gli occhi e al sonno ti abbandoni,

venga l’angelo a piedi nudi,

e di sogni t’incoroni. ( A. Rebucci )

 

LA MAMMA CANTA

 Ai suoi bambini perché stiano buoni

la mamma canta le vecchie canzoni,

le sue vecchie canzoni di fanciulla

che già cantò la nonna alla sua culla.

( da: I libri del come e del perché – ed. Il libro del Mondo )

 

GLI OCCHI DELLA MAMMA

 Se mi soffermo a guardare

negli occhi la mia mamma

vi scorgo uno stagno incantato.

Attorno s’innalzano gli alberi

e un’isola un poco confusa

circondan le limpide acque.

Potessi io volger la prua

della mia povera barca

verso quelle acque silenti!

I pesci più rari vi nuotano

e uccelli preziosi sugli alberi

dell’isola a me tanto cara

innalzano canti di giubilo.

Se mi soffermo a guardare

negli occhi della mia mamma

vi scorgo uno stagno incantato.

( poesia popolare giapponese )

 

ESSERE RE

 Ti piacerebbe essere re

con un bel cavallo bianco,

una spada d’oro al fianco,

un castello tutto per te?

Aver dietro scudieri armati,

così bene allineati

che uno ne vedi ma cento ce n’è.

Avere in tasca cento fiorini

che tutto il mondo si può comperare

quanto è la terra e quanto è il mare

e montagne, città, giardini.

Ma non avere la mamma con te

che dentro gli occhi ti cerca il cuore.

Avere tutto, meno il suo amore.

Ti piacerebbe essere re? ( R. Pezzani )

 

L’INFINITO AMORE

E’ grande il cielo, e riluce di stelle,

è grande il mare e in fondo ha le sue perle,

è grande il mondo e in seno ha una grande fiamma

che brucia il cuore d’ogni mamma;

a questa fiamma il suo cuore s’affina,

e la sublima, la rende divina:

le fa scordare le sue pene amare,

se un bimbo le sta in grembo a trastullare.

O amor di mamma! O nome tutto santo!

Commuovi il cuore da venire il pianto! ( C. Di Bella )

 

MAMMA LAVORA

 

O mammina perché mai

al lavoro sempre stai?

Lavi, cuci in fretta in fretta,

fai più bella la casetta.

Tu sei sempre in movimento.

Chi ti chiama, chi ti vuole

se tu manchi manca il sole.

Per pagare il tuo lavoro

ci vuol proprio un gran tesoro.

 

FESTA DELLA MAMMA

 Mamma tu sei

una bocca per baciare

la mia guancia paffutina

Due occhi per vedere

ogni mossa birichina

due orecchie ognora sveglie

che odono un batter di ciglia

un naso per odorare

ciò che non voglio lavare

due mani calde sempre in azione

pronte a darmi protezione

ed un cuore grande così

nel quale mi porti notte e dì.

 

FESTA DELLA MAMMA

 Mamma per la tua festa

avevo preparato un fiore di cartapesta

gambo verde, petali rosa.

Ma per strada il fiore è caduto

o forse in macchina l’ho perduto.

Che pasticcio, mammina mia.

Avevo imparato la poesia.

La poesia non la so più

ora che faccio, dimmelo tu.

Posso offrirti un altro fiore

quello che nasce nel mio cuore

posso donarti un’altra poesia:

“ Ti voglio bene, mammina mia”.

 

UNA CASA SENZA MAMMA

 Una casa senza mamma

è come un fuoco senza fiamma.

Dove la mamma c’è

il bimbo è picciol re.

La bimba è reginella

la casa è sempre bella.

 

LE MAMME

 Le fate esistono ancora,

ma non vivono in un luogo d’incanto

ci sono molto vicine, son le mamme,

 le mamme soltanto.

Non hanno capelli di sole

non son vestite di luna

eppure ognuna risplende

d’amore e di bontà:

ha una bacchetta magica

che tanti miracoli fa.

 

DALLA FINESTRA

 Dalla finestra vedo un fresco prato,

vedo la strada, il campo seminato,

e gli alberi nel sol della mattina,

le cose nuove e la bianca chiesina.

Volan gli uccelli in lieta compagnia,

su per l’azzurro del ciel profondo;

canta con dolce voce mamma mia

E questo è così bello, è proprio il mondo! ( G. Fanciulli )

 

UN ANGELO

Mamma sei un angelo per me,

venuto dal cielo.

Nei tuoi occhi blu si vede il paradiso.

I tuoi capelli sono raggi di sole

ed il tuo viso luminoso e delicato

illumina il creato.

Mamma, sei cara e bella,

tu sei la mia reginella. ( Nonna Tina )

 

UNA STELLA

 Mammina mia cara,

sei bella e luminosa come una stella.

Tu illumini il mio cammino

e quando ti guardo batte forte il mio cuoricino.

Vorrei stare sempre vicino a te

coprirti di baci e dirti quanto tu mi piaci. ( Nonna Tina )

 

RACCONTO

 

UNA MAMMA POVERA

 C’era una volta una povera mamma che pensava sempre al figlio lontano. Da molti anni egli era partito e la poveretta non ne aveva saputo più niente.

Era rimasta nella vecchia casa ad aspettare.

Ogni sera metteva un lume alla finestra, sperando che il figlio ritornasse.

Pensava:

  • Se torna e vede il lume, entra di sicuro.Il lume si vedeva da lontano e a volte qualche viandante o qualche poveretto che chiedeva

la carità, invitato da quella luce, batteva alla porta.

La vecchia apriva subito e guardava in volto l’ospite che entrava. No, non era lui!

 

Ma ella offriva anche allo sconosciuto letto e cibo.

Al mattino l’ospite si rimetteva in via.

Uno di essi, prima di andarsene, disse:

  • Sia benedetta la tua casa. Posso far nulla per te?

La vecchia rispose:

  • No, buon uomo. Io desidero una sola cosa al mondo, ma è una grazia che solo Iddio può farmi.
  • E Dio te la farà- proseguì l’ospite con voce grave.

La vecchia , tremando un poco a quelle parole, guardò l’uomo mentre si allontanava e le pareva di vedere intorno alla figura nera un chiarore, una luce.

Ogni sera, mettendo il lume alla finestra, la vecchia pensava alle parole dell’ospite e ripeteva:

  • Dio mi farà la grazia!Ed ecco, in una notte nera, ella sente un tocco leggiero alla porta… Un uomo entra, muove verso di lei, le tende le braccia, chiede perdono. Era lui, il figlio!– Madre, una voce mi ha parlato nel cuore. Mi ha detto :<< Vai!>> e sono venuto, ma non avevo il coraggio di avvicinarmi alla casa. Poi ho visto il lume alla finestra. Allora ho pensato che quel lume era per me e sono entrato. Starò sempre con te, mamma. Non ti lascerò più!Così il figlio tornò alla madre per non ripartire più. ( M. A. Montiglio ) 

 

DONI SEMPLICI DA REALIZZARE PER LE MAMME

Per realizzare questi lavoretti usiamo materiale riciclato.

 

PORTAGIOIE

portagioie- lavoretto

Per realizzare questo dono per le mamme ho utilizzato una scatola vuota di cioccolatini. L’ho rivestita con carta da parati ( in mancanza, si può usare stoffa o carta vellutata ). L’ho poi abbellita con nastrini e cuoricini. I bambini possono disegnare, colorare, ritagliare ed incollare i cuoricini.

 

VASETTO DI FIORI SECCHI

vasetto di fiori secchi- lavoretto

Possiamo regalare alla mamma un vasetto di fiori secchi.

Io ho riutilizzato un contenitore di plastica contenente una ricottina. Alla base ho collocato un pezzetto di spugna. L’ho coperta con un pezzetto di stoffa rossa e ho infilato i fiorellini. Volendo si possono mettere fiori veri o roselline fatte con carta crespa, con il das o panno.

Si riveste il vasetto e si abbellisce con un fiocchetto.

 

 

MESTOLO CON BLOCCO NOTES

mamma con il mestolo- lavoretto

 Prendiamo un mestolo di legno (anche usato) e facciamo colorare ai bambini la parte superiore di rosa. Facciamo gli occhi, il naso e la bocca con il cartoncino o carta vellutata. A parte, facciamo i capelli utilizzando lana gialla, nera o marrone. Otterremo così il volto della mamma. Al collo mettiamole un fiocchettino. All’estremità del mestolo incolliamo un piccolo blocco notes dove la mamma può scrivere delle annotazioni.

 QUADRETTO

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Da un cartoncino ritagliamo una forma ovale ed intorno realizziamo una cornicetta con rose. Io ho utilizzato le rose che ho ritagliato da una carta stampata da regalo. In mancanza di essa possiamo ritagliare delle rose da riviste oppure le possiamo disegnare ed i bambini le possono dipingere del colore che preferiscono. All’interno del quadretto possiamo scrivere una bella frase dedicata alla mamma, la poesia memorizzata dai bimbi o possiamo incollare una foto della mamma.

 

Naturalmente accompagniamo i doni con un bigliettino di auguri.

 

Vi è piaciuto l’articolo?

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