Buone e Cattive Abitudini Alimentari

On 10 settembre 2017 by Nonna Tina

Oggi la scuola dell’infanzia apre i suoi battenti dopo le vacanze estive. Si sente nel suo interno un vociare piacevole di bimbi. Alcuni sono felici di rivedere i vecchi compagni, altri di ritrovare i giochi lasciati, alcuni piangono perché per loro è il primo giorno di scuola e non riescono a staccarsi  dalle loro mamme e ad accettare il nuovo ambiente. All’ora della colazione i bambini piccoli, entrati stamattina, tolgono dal loro zainetto patatine, merendine, snack, cioccolato, panini con salame e mortadella. I veterani li guardano con stupore in quanto loro già sanno che quelle cose non si mangiano perché sono piene di grassi e tolgono l’appetito ed impediscono di gustare e consumare il pranzo. Le maestre negli anni passati hanno detto loro di evitare questi alimenti, ma di portare a scuola cosine leggere come un frutto di stagione, un succo, un pacchetto di cracker, uno yogurt.

buone-e-cattive-abitudini

Per oggi le maestre lasciano correre per non traumatizzare ulteriormente i nuovi arrivati, ma dopo pochi giorni faranno capire loro il perché non bisogna consumare quegli alimenti che sono gustosi al palato, ma fanno male all’organismo. Mangiarli ogni tanto non fa nulla, ma spesso sono nocivi alla salute. Solo pochissimi dei bimbi che sono appena entrati a scuola per la prima volta decidono di non restare alla mensa scolastica. Tutti gli altri rimangono a pranzo. Alcuni di loro sono pieni di entusiasmo di consumare e gustare i cibi preparati dalla cuoca e di pranzare insieme ai compagni. E’ una bella novità per loro! Altri, invece, appena entrano nel refettorio si mettono a piangere e dicono alle maestre che vogliono andare a casa. C’è tra loro Mario, un bambino che piange più degli altri e si dispera. Urla, batte i piedini ed indica con l’indice i piatti che si trovano sui tavolinetti colorati. Le maestre in un primo momento non comprendono quel suo comportamento esagerato, ma dopo un po’ quando Mario dice:  – No, no, minettone! E’ butto!

Allora esse capiscono che il bambino non ha un bel rapporto con il minestrone.

La maestra Sara racconta a Mario per calmarlo che quelle verdurine con le quali è fatto il minestrone sono buonissime e speciali perché provengono dall’orto di Mago Prezzemolino. Un mago buono che le ha piantate, coltivate, curate con tanto amore per lui e per tutti i bambini. Egli  nelle verdurine ha messo delle sostanze magiche che fanno crescere sano, forte e bello l’organismo di chi le  mangia.

Mario a questo punto si rasserena,  si siede a tavola e prende il cucchiaio per gustare il minestrone con grande soddisfazione della maestra.

-E’ veramente squisito! pensa il piccino tra sé.

Egli è convinto che la cuoca sa cucinarlo meglio della sua mamma. Infatti quello che la mamma prepara a casa non ha questo bel sapore. Secondo il piccino  è pure merito di Mago  Prezzemolino che ha fatto magari una magia per renderlo buono ed appetitoso.

 Alcuni dei piccoli prendono il cibo con le manine e si imbrattano tutti.  Le maestre li invitano a pulirsi con il tovagliolo ed a prendere le posate.

  • Non si mangia più con le manine perché ormai siamo grandicelli e dobbiamo abituarci ad usare le posate senza brandirle perché possiamo fare male a noi stessi e possiamo fare del male ai compagni. Sostengono le educatrici.

Esse, inoltre, fanno capire ai bimbi che non bisogna riempire fino all’orlo il bicchiere perché l’acqua si versa e non bisogna bere continuamente perché il pancino si gonfia e così facendo si perde l’appetito.

I piccini vedendo i bambini più grandi vestiti da camerieri che servono ai tavoli  rimangono stupiti.

Le insegnanti assicurano loro che tra qualche tempo quando diventeranno più sicuri nei movimenti rivestiranno  anche loro il ruolo di camerieri. E’ un’esperienza che tutti devono fare prima o poi.

Con il trascorrere del tempo nessun bambino fa storie o capricci, rifiutando questo o quel cibo perché tutti hanno compreso che bisogna mangiare un po’ di tutto in quanto l’organismo per crescere sano e forte ha bisogno di vitamine, proteine e carboidrati che si trovano negli alimenti.

E’ una gioia vedere quei bambini mangiare tutto con gusto ed in silenzio, infatti durante il pranzo non bisogna fare chiasso, non bisogna chiacchierare e soprattutto fare storie.

Il nostro pensiero deve andare a quei bambini  che ancora oggi nel mondo muoiono di fame e sarebbero felici se potessero gustare quelle buone pietanze che la cuoca prepara a scuola con cura e con tanto amore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *