Una Mamma Senza Tempo

On 9 maggio 2024 by Nonna Tina

In una grande e rumorosa città, dove la gente va sempre di fretta, vive Marisuccia, una bambina carina e dolcissima. Ella abita in una bella casa arredata con gusto e con tutti i comfort, posta in un quartiere residenziale. Marisuccia ha tutto quello che una bambina della sua età possa desiderare: giochi, vestiti firmati, libri di ogni genere e persino una tata a tempo pieno.

 

                                                                                                                  

Ma Marisuccia ha un grande cruccio nel profondo del suo cuore che la rende triste e malinconica: vorrebbe avere una mamma a tempo pieno. La sua mamma è diversa dalle altre perché a casa ci sta ben poco. Il suo lavoro di hostess la porta lontano e quando ritorna a casa, per pochi giorni, ella è così stanca che non riesce a dedicarle un po’ del suo tempo, perché deve occuparsi anche di molte incombenze lasciate in sospeso. Marisuccia ha quasi soggezione di lei e manca tra loro quella complicità che di solito si crea tra madre e figlia.

La bambina è convinta che la sua mamma non le vuole bene per questo se ne va in giro per il mondo. Spesso si sente una povera creatura abbandonata e in balia del vento.

Marisuccia tante volte si chiede perché è stata così sfortunata ad avere una mamma “ senza tempo” che ha delegato il suo ruolo ad un’estranea, ad una signora non più giovane che però le vuole un bene dell’anima. Ma la tata non può assolutamente sostituire la sua mamma in tutto e per tutto. Si sa che la mamma è unica e nessuno può prenderne il posto.

Solo una mamma sa leggere nel tuo cuore, conosce i tuoi pensieri, i tuoi sentimenti, le tue paure, i tuoi bisogni e percepisce le tue emozioni.

Quante volte nel silenzio della notte quando Marisuccia ha paura del buio o dei tuoni e piange, nessuno la sente, nessuno corre nella sua stanzetta a consolarla, a rassicurarla, a coccolarla e ad abbracciarla. La bambina allora pensa con rabbia a quella mamma assente che non ha cuore a lasciarla sola.

Ma per che cosa? Si chiede la piccola. Solo per amore dei soldi o della sua realizzazione personale?

– E … io non conto nulla per lei? Perché non ha scelto un lavoro nella nostra città dove ci sono tante opportunità lavorative, anche per gli stranieri? Così io … avrei avuto una mamma sempre accanto a me.

Cosa ricorderà di me e della mia infanzia? Si chiede la piccina.

Non mi ha visto crescere, non ha visto i miei primi passi, non ha ascoltato nemmeno le mie prime parole e non ha visto i progressi realizzati nel corso di questi anni.

Marisuccia pensa alle mamme delle sue amichette che sono sempre vicine alle loro bambine in ogni occasione e le coprono di mille attenzioni e … quasi quasi prova un po’ di invidia.

La bambina con il passare del tempo si sente sempre più infelice, prostata ed angosciata e diventa inappetente, si rifiuta di andare a scuola e non vuole né giocare né guardare i suoi cartoni preferiti. Se ne sta tutto il giorno nel suo lettino con lo sguardo spento e perso nel vuoto.

La tata è preoccupata e non sa cosa fare.

Decide di aspettare ancora un po’ prima di informare il signor Tommaso, il papà di Marisuccia per non farlo preoccupare dato che è fuori città per alcuni giorni.

Quando il signor Tommaso ritorna a casa e trova la figlioletta a letto debilitata e con un faccino pallido chiama subito il suo medico di fiducia. Il dottore dopo aver visitato accuratamente la bambina dichiara che non ha riscontrato nulla di grave, però egli ha capito che la bimba ha qualcosa che la tormenta. La sua malattia non è fisica, ma dell’anima e consiglia al papà di indagare con tatto.

Il signor Tommaso però non riesce a scoprire nulla. Allora pensa di parlare con Laura, l’amichetta del cuore di Marisuccia sperando di capire questo mistero.

Laura gli dice chiaramente che il malessere della sua bambina è legato all’assenza della mamma. Marisuccia infatti soffre tanto perché si sente sola, indifesa, abbandonata e non amata.

Finalmente gli occhi del signor Tommaso si aprono alla verità e si dà dello stolto per non averlo capito da solo. Si mette subito in contatto con la moglie e l’invita a ritornare immediatamente a casa perché la loro figlioletta ha bisogno di lei.

La mamma quando vede Marisuccia in quel misero stato si mette a piangere, le chiede perdono perché ha messo al primo posto il suo lavoro, trascurandola. Le promette che d’ora in poi starà sempre con lei e recupereranno il tempo perduto. La mamma l’abbraccia, la bacia e la stringe forte al suo cuore.

Marisuccia si sente la bambina più felice del mondo perché ha finalmente la mamma tutta per sé e non sarà più una mamma “ senza tempo,” ma una mamma disponibile, presente in ogni momento ed in ogni avvenimento della sua vita.

Ricordiamoci che i bambini hanno sempre bisogno della loro mamma, del suo amore, delle sue coccole, delle sue cure e delle sue attenzioni perciò cerchiamo di trovare sempre del tempo da dedicare a loro anche tralasciando qualche impegno o rallentando il nostro ritmo di vita.

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