Una Mamma In Preghiera
In un paesino della riviera ligure, in una splendida villetta, circondata da un rigoglioso giardino pieno di fiori colorati, piante e soavi profumi vivono mamma Graziella, papà Carlo ed il loro figlioletto Angelo.
Graziella è una mamma giovane, dolce, carina, simpatica ed amorevole. E’ sempre sorridente ed allegra perché la sua vita scorre serena e tranquilla. Si è inserita molto bene nell’ambiente in cui vive perché è un tipo socievole, gentile e cordiale. Tutti l’ammirano per la sua disponibilità, la sua bontà e la sua laboriosità. Ella per amore del suo pargoletto ha rinunciato al suo lavoro e alla sua indipendenza economica per seguirlo passo passo nella crescita. Che bello vedere i progressi che egli riesce a raggiungere ogni giorno.
Grazie alle costanti cure materne Angelo cresce sano e forte e con il passare degli anni diventa un bellissimo ragazzo, intelligente, sensibile, affettuoso e generoso. Quando frequenta la scuola si distingue dagli altri compagni per il grande impegno nello studio, per la sua serietà, per la sua determinazione a volere raggiungere traguardi sempre più alti. Tutti lo apprezzano per la sua gentilezza, per l’ educazione e la sua socievolezza. Mamma Graziella è fiera di lui e piange di gioia quando qualcuno parla bene del suo ragazzo.
Da qualche tempo però Angelo non è più lo stesso. E’ cambiato sia nel comportamento che nel carattere. Infatti è diventato irrequieto, irascibile, scorbutico, ribelle, maleducato e svogliato. Mamma Graziella è veramente preoccupata e si pone mille domande.
- Che cosa gli è successo e perché si comporta in questo modo? Forse ha problemi con gli amici o a scuola?Ella in un primo momento cerca un dialogo con il figlio, ma Angelo si chiude in se stesso e non ha nessuna intenzione di aprirle il suo cuore. Mamma Graziella allora ricorre agli amici più cari di Angelo per sapere qualcosa in più. Ma si sa che i veri amici non tradiscono mai. Più passa il tempo e più Angelo diventa intrattabile. Se ne sta chiuso nella sua stanza, non esce più fuori di casa, non mangia e si rifiuta di andare persino a scuola. La situazione diventa insostenibile quando il ragazzo accusa continui disturbi alla pancia, allo stomaco e alla testa. Mamma Graziella e papà Carlo si allarmano e allora conducono Angelo da uno specialista che dopo averlo visitato ritiene il ragazzo sano ed in buona salute.
- Angelo … e, …sì, conosce bene il suo malessere, ma si vergogna di parlarne ai genitori.Il ragazzo si trova in una situazione difficile e stressante che mina non solo la sua autostima, ma anche l’equilibrio mentale. Da troppo tempo ormai è vittima di alcuni bulli che si trovano nella sua classe. Lo hanno preso di mira e non lo lasciano mai in pace, lo perseguitano, lo tormentano, lo minacciano, lo ingiuriano, lo insultano e lo scherniscono. E’ costretto a subire violenze fisiche ed a compiere anche cattive azioni. Egli si trova solo ad affrontare una cosa più grande di lui. Nemmeno i suoi amici più cari lo aiutano perché hanno paura di subire la sua stessa sorte e … così guardano e stanno in silenzio. Da quando è iniziata questa storia Angelo ha perso la pace, la serenità, la voglia di studiare, di divertirsi e di stare con gli amici. In altre parole ha smesso di vivere.
- Un giorno i bulli portano Angelo su un ponte dove sotto scorre un fiume e lo obbligano a buttarsi giù, altrimenti diranno a tutti che è un fifone, un perdente che non vale niente. Il povero ragazzo non ha scelta e così chiudendo gli occhi si lancia nel vuoto. Cadendo nell’acqua del fiume sbatte il capo contro un sasso e sviene. I bulli vedendo che non si muove più scappano via impauriti ed abbandonano lì Angelo. Fortunatamente dopo pochi minuti passa un signore che lo soccorre e chiama l’ambulanza. Mamma Graziella, avvisata dell’accaduto, corre subito al suo capezzale. Rimane per un mese sempre accanto al suo tesoro perché è in coma e non dà segni di vita.
- Mamma Graziella è una donna distrutta dal dolore e dal rimorso per non avere capito nulla, per non essere stata in grado di cogliere i segnali di aiuto che continuamente Angelo le inviava, eppure erano così palesi ed inequivocabili. E’ stata cieca e sorda. Come è potuto accadere ciò? Si chiede la donna piangendo.
- Una sera spinta da una forza misteriosa entra nella cappellina dell’ospedale dove c’è una statuetta della Madonna. Il suo sguardo è così dolce che spinge Graziella a sperare. Dopodiché si inginocchia, la prega con tutto il suo cuore di salvare il suo unico figliolo. L’indomani alle prime ore del giorno Angelo esce dal coma. Apre gli occhi, si muove e parla. E’ salvo!!!Angelo ricorda tutto quello che è accaduto e nel rivivere quell’avvenimento terribile è pervaso da brividi e … poi … scoppia in un pianto liberatorio.
- Mamma Graziella lo abbraccia, lo tiene stretto al suo cuore, lo copre di baci, lo consola e gli chiede scusa perché non è riuscita a proteggerlo da quei cattivi ragazzi. Ora che è al sicuro il suo ragazzo le racconta tutto quello che ha passato: notti insonni, sogni pieni di incubi, paura di non farcela, vergogna, solitudine, abbandono, la voglia di parlare per liberarsi da quel grosso peso, minacce, ricatti e tante lacrime…Un giorno inaspettatamente arrivano quei bulli all’ospedale e con gli occhi bassi chiedono ad Angelo perdono per il male fattogli. Egli li spiazza perché invece di maltrattarli e di cacciarli via li abbraccia, li bacia e offre loro la sua amicizia. Angelo guardandoli in faccia e vedendo la loro sofferenza capisce che sono veramente pentiti, cambiati perché sono capaci di assumersi le conseguenze delle loro cattive azioni. Al posto dei bulli ora ci sono dei bravi ragazzi che vogliono dimenticare il passato e desiderano per il futuro cambiare stile di vita.
La Madre di Gesù, grazie alle preghiere accorate di mamma Graziella, non solo ha salvato Angelo, ma ha compiuto anche un altro grande miracolo: ha toccato il cuore di quei bulli e li ha trasformati in belli e buoni ragazzi.