Progetto il Latte e i Suoi Derivati – II Parte

On 10 giugno 2018 by Nonna Tina

Nell’articolo precedente abbiamo cercato di conoscere la mucca. Questo animale che fin dai tempi più remoti ha servito l’uomo fornendogli carne, latte e pelle, aiutandolo come animale da tiro anche nel suo duro lavoro.

In questo secondo articolo vogliamo fare conoscere ai  bambini la costituzione dello stomaco della mucca e fare un confronto con quello dell’uomo. Inoltre vogliamo scoprire alcune curiosità sulla mucca e vedere il legame esistente tra la mucca e l’arte.

CONOSCIAMO LO STOMACO DELLA MUCCA

Lo stomaco della mucca è costituito da 4 compartimenti mentre il nostro da una sola sacca.

Vediamo cosa succede quando la mucca mangia l’erba.

La mucca strappa l’erba con i denti incisivi inferiori e le gengive e la manda attraverso la bocca nel Reticolo che è un piccolo scompartimento tondeggiante. Qui l’erba si separa in pallottole che ritornano in bocca quando la mucca sta sdraiata nella stalla la sera. Avviene a questo punto una seconda masticazione detta ruminazione. Il cibo reso semiliquido con la saliva va a finire nell’Omaso e poi nell’Abomaso o stomaco propriamente detto, dove avviene la digestione gastrica vera e propria.

CURIOSITA’ SULLA MUCCA

La mucca è un animale intelligente e possiede un’ottima memoria. Essa ricorda cibi, persone, posti ed azioni compiute.

La mucca come noi prova emozioni, sentimenti e simpatie. Essa mostra rancore verso quelle persone che la maltrattano e riesce a stringere amicizie durature.

Il sentimento più forte che la mucca prova è quello materno. Il legame con il suo figlioletto è intenso e dura per tutta la vita.

Essa comunica con il muggito.

Ama le coccole e si affeziona molto all’uomo.

Non riesce a percepire il colore rosso, ma ha una buona visione del colore nero e bianco.

La notte possiede una buona visibilità così riesce a difendersi dai predatori.

LA MUCCA E L’ARTE

L’Arte più antica è quella rupestre che risale a più di 4000 – 8000 anni fa. In queste pitture tra gli altri animali troviamo raffigurati i bovini e quindi anche le mucche. In alcune pitture la mucca è di colore rosso, il suo contorno e le corna sono di colore bianco. Troviamo spesso nell’ARTE RUPESTRE mucche addobbate per cerimonie religiose.

In questa rappresentazione possiamo notare la mucca con mammella che viene munta dall’uomo.

Molti autori successivamente nelle loro opere hanno rappresentato la mucca  con “stili” diversi.

Franz – Marc ha rappresentato la mucca gialla in un dipinto ad olio su tela. Il paesaggio dove è immersa la mucca  è fantasioso. Il prato è rappresentato con macchie verde di colore. Si nota un sasso e dei cespugli.  La mucca gialla rappresenta la grazia e la bellezza femminile. Le linee ondulate danno al dipinto un certo dinamismo. L’artista usa colori puri ed innaturali per sottolineare un senso di libertà e di armonia universale.

John Marshall, artista britannico  ha un solo soggetto nelle sue opere: le mucche che dipinge su tele.

Egli prima fotografa le mucche per avere l’ispirazione. Ogni mucca, secondo lui, esprime qualcosa di diverso rispetto alle altre. Egli realizza in effetti dei ritratti emozionali.

Abbiamo Marc Chagall, autore della mucca con il parasole.

Jean Dubuffet nel 1954 rappresenta nella sua opera la mucca con il naso sottile. Egli è noto per la sua “art brut” cioè arte grezza.

Possiamo fare osservare queste opere ai bambini (o altre di nostra conoscenza) e poi invitiamoli a riprodurre dei disegni o rappresentazioni grafiche – pittoriche seguendo la loro ispirazione, sensibilità e fantasia.

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