Progetto il Fondale Marino

On 11 giugno 2017 by Nonna Tina

Manca poco all’arrivo dell’estate e già si pensa al mare, alle vacanze e al riposo.

In un progetto elaborato qualche tempo fa abbiamo parlato del mare non solo come luogo di villeggiatura, ma anche come luogo di vita.

Con questo nuovo progetto vogliamo far conoscere meglio ai bambini il mare ed il fondale marino con i suoi elementi e gli esseri che vi vivono.

OBIETTIVO GENERALE

Conoscere il fondale marino con tutti i suoi elementi

OBIETTIVI SPECIFICI

Capacità di riconoscere e collocare gli elementi nel suo ambiente

Coordinazione oculo- manuale

Capacità di collegare il nome all’immagine

Capacità di pronunciare correttamente i nomi degli elementi ed esseri che vivono nel fondale marino

Comprendere il termine”fondale”

Capacità di ascoltare e rielaborare una storia

Capacità di memorizzare poesie, canti e filastrocche

Capacità di formare “insiemi” e sottoinsiemi”

Capacità di conoscere le caratteristiche dei vari esseri che vivono nel fondale marino

Conoscere i suoni, i colori, gli odori del mare

Usare il corpo per mimare gli elementi o i personaggi legati alla vita del mare

Intuizione del concetto “intero- metà”

Precalcolo

IL MARE

Prima di parlare del fondale marino, dei suoi abitanti e dei suoi elementi dobbiamo constatare quali conoscenze hanno acquisito i nostri bambini sul mare.

Il mare possiamo definirlo come la più grande distesa d’acqua salata del nostro pianeta. Esso è un ambiente meraviglioso ricco di vita. Il mare possiede una sua magia e con i suoi colori, i suoi suoni, i suoi rumori e i suoi umori ci fa sognare e, spesso suscita in noi forti emozioni.

Il mare è costituito da una parte chiamata superficie che noi riusciamo a vedere con il nostro sguardo fino all’orizzonte. L’orizzonte è quel punto dove cielo e mare si incontrano. Su tale superficie noi nuotiamo e le barchette e le navi si muovono. Il mare è profondo. Quante volte abbiamo fatto l’esperienza della sua profondità quando allontanandoci dalla riva abbiamo constatato con paura e preoccupazione che non toccavamo con i piedi la sabbia e la ghiaia sottostante. Qui i raggi del sole arrivano caldissimi in estate per questo l’acqua si riscalda e noi possiamo fare il bagno. I raggi solari man mano che si scende giù non arrivano  caldi come in superficie, ma molto deboli e in alcuni punti del fondale non arrivano affatto e quindi regna il buio.

A QUESTO PUNTO CHIEDIAMO AI BAMBINI CHE COS’E’ PER LORO IL FONDALE MARINO

Ascoltiamo attentamente le loro affermazioni.

                                                CHE COS’E’ IL FONDALE MARINO?

Spiegare ai bambini il fondale marino è un po’ difficile perché non possiamo utilizzare con loro delle definizioni scientifiche. Cercheremo perciò di ricorrere ad un facile esperimento.

fondale marino con sassi e sabbia

Prendiamo una vaschetta e la riempiamo d’acqua. Essa rappresenta il mare. Invitiamo poi i bambini a buttare dentro di essa dei sassolini e della sabbia. Essi si depositeranno sulla base della vaschetta perché sono pesanti e non galleggiano.

La base della vaschetta dove si sono depositati i sassi rappresenta il fondale. In altre parole il fondale marino è il pavimento del mare.

Nel fondale marino troviamo sassolini, sabbia, rocce,antri, grotte, ammassi rocciosi, canali, corridoi non solo, ma abbiamo una flora e una ricca fauna. La flora è costituita da alberi di rosso corallo, da alghe multicolori, da spugne,da praterie e giardini. La fauna è costituita da un’infinità di pesci di svariate forme,

 colori e grandezze che hanno un ruolo importantissimo nella vita dell’uomo, soprattutto come fonte di alimenti. Le alghe sono vegetali e sono di tanti colori. Quelle di colore verde o verde-azzurro hanno bisogno di tanta luce per questo vivono vicino alla superficie del mare. Le alghe rosse e brune, invece, vivono in profondità. Esse hanno un tipo di clorofilla che si  attiva anche con i pochi e deboli raggi solari che arrivano in fondo al mare. Le alghe sono importantissime perché attraverso la fotosintesi clorofilliana, esse producono l’ossigeno necessario alla respirazione delle piante acquatiche e dei pesci.  

CONOSCIAMO GLI ABITANTI DEL MARE

Il mare è un ambiente dove vivono tanti pesci. Chiediamo ai bambini quali pesci conoscono. Sicuramente diranno il merluzzo, la sogliola, il calamaro, il gambero, la sardina, l’alice, la platessa, la sogliola, il polipo, lo scampo, etc…

Possiamo utilizzare delle immagini per fare conoscere ai bambini altri pesci e rilevare la loro forma,  il loro colore e la loro dimensione. Potranno fare così dei confronti e stabilire qual è il pesce più piccolo o il più grande tra quelli che hanno osservato. Qual è il più colorato, quello più simpatico e quello che mette paura.

CONOSCIAMO LA STRUTTURA CORPOREA DEL PESCE

Il pesce è un animale vertebrato perché ha la colonna vertebrale. La forma del corpo è affusolata che gli consente di muoversi agevolmente nell’acqua. La testa è attaccata al tronco. Il pesce ha gli occhi posti lateralmente e sono privi di palpebre. Ai lati della testa egli ha due aperture: le branchie  da dove esce l’acqua  che è entrata dalla sua bocca. Le branchie servono al pesce per respirare. Il corpo del pesce  è rivestito da squame che sono disposte come le tegole di un tetto. Per spostarsi nell’acqua il pesce si serve delle pinne e della coda.

Ci sono molti pesci che hanno una vescica natatoria, una specie di sacchetto interno che può riempirsi o svuotarsi d’acqua. Quando la vescica si gonfia il pesce sale verso la superficie,quando invece si sgonfia il pesce scende giù. 

 COME NASCONO I PESCI

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I bambini sono curiosi e amano scoprire il mondo facendo delle domande. Noi dobbiamo rispondere alle  domande con chiarezza e semplicità.

Come spiegare in modo semplice ai bambini come nascono i pesciolini?

Possiamo dire loro che nascono allo stesso modo in cui sono nati loro.

Un pesce maschio si incontra con una femmina s’innamorano e vivono insieme. Dal loro amore nascono i pesciolini. La femmina depone nell’acqua delle uova che galleggiano e fluttuano in essa. Le uova si possono fissare alle piante o agli scogli sommersi. Quando i pesciolini sono ben formati nelle uova essi  escono fuori.

Altre femmine tengono le uova nel loro corpo e quando i pesciolini si sono formati li partoriscono ed escono fuori dalla pancia della mamma.

COSA MANGIANO I PESCI   

I pesciolini piccoli mangiano il plancton che è costituito da un insieme di organismi piccolissimi, da vegetali, uova di animali e batteri che vivono insieme, sospesi nell’acqua e vengono trasportati dalle correnti marine. I pesci più grandi mangiano i pesci più piccoli. Fa eccezione il cavalluccio marino che mangia il plancton anche quando diventa adulto.   

CURIOSITA’

Il primo che esplorò il fondale marino fu l’americano Charles William Beebe. Per scendere nel fondale marino utilizzò un casco di rame che gli permise di scendere a poche decine di metri di profondità.

Il 6 giugno del 1930 egli insieme all’inventore Otis Barton della batisfera, una capsula scesero a 250 metri di profondità.

Nel 1934 essi batterono ogni record scendendo a 923 metri di profondità.

POESIE E FILASTROCCHE

NEL FONDO MARINO

Nel fondo marino il mare è blu notte,

c’è un grande giardino di aiuole fiorite.

Le stelle di mare di tutti i colori,

anemoni gialli: guarda che belli!

Le alghe leggere fa la danza del mare

coi pesciolini d’argento e turchini.

Conchiglie e spugne amiche e compagne,

coralli preziosi, cespugli curiosi.

Meduse giganti un po’ trasparenti,

polipi strani con tante mani.

Gamberi rossi nascosti fra i sassi

in punta di piedi camminano, vedi.

Bernardo il paguro nella grotta è al sicuro,

coi fiocchi di mare lui vuole giocare.

Molluschi e aragoste, tartarughe nascoste

coi cavallucci cantano i ricci.   (Patrizia Chimera)

IL PESCE- LAMPADINA

Il pesce lampadina

fa una luce ovale

che già dalla mattina

illumina il fondale,

sembra il fanale

di un’automobilina

oppure una goccia di  candeggina.   (Matteo Gubellini)

BACINO MARINO

Cavallucci in fondo al mare:

anche loro sanno amare

e si scambiano un bacino

nell’ambiente blu marino.

E si scambiano un baciotto

sotto l’ombra di un canotto

poi si scambiano un bacione

mentre affonda un galeone.

E io che cosa devo fare

per convincerti a baciare

le mie guance rubiconde?

Anch’io andare tra le onde?   (Jolanda Restano)

IL PESCE PAGLIACCIO

Il pesce pagliaccio

fa cento boccacce.

Guardando la luna

ne fa solo una.

Vedendo le stelle

fa sette saltelli,

 con i tonnetti

fa mille balletti

 e con l’onda

 fa un bel girotondo.  (Nonna Tina)

                             

LA FILASTROCCA DEL PESCIOLINO

La filastrocca che canta sul mare

Il pescatore ch’è andato a pescare,

state a sentire percome perché

è la più bella di quante ce n’è.

Pesca e ripesca, tirata la rete,

c’è un pesciolino che muore di sete;

e se potesse gridare, parlare,

direbbe subito: – Buttatemi in mare.

Il mare è grande, io sono piccino

ed ho la casa sul fondo marino;

e la mia mamma col cuore affannato

chiede allo squalo:- L’avete incontrato

un pesciolino vestito di nuovo,

che solo ieri s’è schiuso dall’uovo?

-L’avete visto- domanda al delfino,

-il mio figlietto passare di qui:

un pesciolino così e così,

che per trovarne un compagno nel mare

più di mill’anni si deve girare.

Esce la luna e la mamma le chiede:

-O luna,guarda se intorno si vede

quel pesciolino di cuore contento,

che in mezzo al mare è un puntino d’argento.

Dice la luna:- Già preso nella rete,

ne vedo uno che muore di sete;

e dentro al mare i puntini d’argento

come contarli? Ce n’è un firmamento.

Oh,pescatore, ridammi la vita!

di pesciolini c’è l’onda gremita

e un pesciolino di meno o di più

non ti fa ricco; ributtami giù!

Un pesciolino tornato nel mare

non si sa mai cosa può diventare:

un balenotto? Un pesce martello?

forse il delfino che segue il battello,

il pesce rondine, il pesce luna …

Se poi incontra la buona fortuna

può diventare una stella di mare,

una di quelle stelline che, spente,

anche i bambini le sanno trovare

sopra le rive del continente. (R. Pezzani)

IL PESCE – FIORE

Ecco un prato

con un fiorellino,

ma il prato

non è un prato:

è un fondale marino.

E il fiore

non è un fiore:

è proprio un pesciolino. (Matteo Gubellini)

IL MARE

Conosco il colore del cielo,

conosco il colore del sole,

conosco il colore del prato,

ma più ancora il colore del mare.

Al mattino mi specchio nel suo azzurro

e la sera il mio sguardo si perde

nel suo infinito.  (Nonna Tina)

                              

INDOVINELLI

Sono piatta e gentile,

non mi piace stare da sola

io sono la … (sogliola)  (Nonna Tina)

…………………………………………………………..

Sono diverso da tutti i miei amici

  perché cammino in modo strano.

Tutti guardandomi ridono,

ma della mia diversità ne vado fiero

io sono il … (gambero)  (Nonna Tina)

…………………………………………………………………………

 Sono un pesce molto umile,

 mi trovi sulla tavola dei poverelli.

Sono amata dai piccini

Io sono la … (sardina)  (Nonna Tina)

……………………………………………………………………

Sono grande e grossa.

Faccio paura a tutti,

nuoto con lena

Io sono la … (balena) (Nonna Tina)

                                                             

GIOCHI

Nel mare ci sono tanti granchi!

I bambini devono imitare i movimenti dei granchi.

Di volta in volta i comandi si cambiano. (polipi, sardine, gamberi, etc…)

                                   

CONOSCIAMO GLI ABITANTI DEL MARE

Su dei cartoncini i bambini disegnano e colorano dei pesci. Dopo di che li collocano in modo sparso a terra.

Al comando dell’educatrice:- Gamberi!

I bambini devono prendere i cartoncini dove sono disegnati questi pesci. Chi sbaglia esce dal gioco.

                                      

ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE

UN QUADRETTO CON UN PESCE REALIZZATO CON PLASTICA COLORATA

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Ritagliare un quadrato o un rettangolo da un cartoncino azzurro e disegnare la sagoma di un pesciolino. Avvolgiamo la plastica colorata rossa (io ho riciclato quelle strisce di plastica che servono a chiudere i sacchi della spazzatura) formando una rotella allungata ed incolliamola sulla sagoma. A parte facciamo la coda e le pinne laterali.

                                      

PESCIOLINI CON SASSI

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Prendiamo dei sassi  che per la loro forma ci permettano di realizzare dei pesci. Coloriamoli e verniciamoli. Completiamo i pesci con pinne e coda che possiamo realizzare con cartoncino, carta crespa o velina.

                                            

PESCE CON STRISCE DI CARTONCINO

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Tagliamo delle strisce di cartoncino di diversi colori e della stessa larghezza. Li avvolgiamo dandogli una forma allungata. Otteniamo così il pesce Arcobaleno. Completiamolo con coda, pinne e occhi.

                                                

PESCI DA APPENDERE NELLA SEZIONE

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Su un cartoncino colorato riportiamo la sagoma di un pesce. La grandezza la scegliamo noi in base alle preferenze e alle nostre esigenze. Ritagliamo l’interno del pesce lasciando il contorno. Facciamo la coda con carta crespa o velina piegata a fisarmonica. Con la stessa carta realizziamo le pinne. Con cartoncino bianco e nero realizziamo gli occhi. Per appenderlo nella sezione o nel salone della  scuola utilizziamo un filo di nailon. Possiamo legare allo stesso filo un pesce grande e altri piccoli.   

                                          

TOMBOLA DEGLI ELEMENTI CHE VIVONO NEL MARE

Una bella tombola è quello che ci vuole per fare apprendere ai bambini gli elementi del mare, realizziamola insieme a loro. Tagliamo un cartoncino bianco e dividiamolo in riquadri. In ogni riquadro i bambini disegnano e colorano un pesce o un altro elemento marino (alga, spugna, corallo,ecc…).

A parte si realizzano delle cartelle dove vengono riportati alcuni elementi del cartellone. Vince il bambino che per primo completa la sua cartella, mettendo sugli elementi dei sassolini o dei fagioli.

                                                     

POLPO

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Per realizzare il nostro polpo che è comunemente ed impropriamente chiamato polipo ci occorre un  guanto in lattice usa e getta. La parte superiore del guanto riempiamola di cotone e poi vi avvolgiamo un elastico così otteniamo la testa del polpo. Le dita del guanto le coloriamo e dopo le tagliamo in modo da ottenere 8 tentacoli. Per abbellirlo mettiamo al collo un nastrino.

                                            

IL FONDALE MARINO

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Prendiamo un contenitore trasparente e sul fondo vi collochiamo della sabbia, dei sassi, delle conchiglie e dei pesci che i bambini possono realizzare con la plastilina, cera pongo, das o servendosi di altro materiale.

Non possono mancare le alghe e i coralli. Sopra al contenitore che rappresenta la superficie del mare mettiamo delle onde realizzate con carta crespa.

IL MARE ED I PESCI NELL’ARTE

Nell’arte il pesce è stato sempre raffigurato sia per la sua importanza nella vita dell’uomo sia per la sua simbologia.

Il pesce è simbolo di fertilità, della sessualità, della freddezza e della stupidità.

Nel Cristianesimo il pesce è simbolo di Cristo. Esso simboleggia anche la fede, la purezza e la Vergine Maria.

La pesca, invece, è simbolo di saggezza e ricchezza.

Nell’arte classica troviamo figure che sono metà pesce e metà uomini come i tritoni, le sirenette e le nereidi.

Nell’arte cristiana il pesce viene associato al Battesimo. Esso, infatti veniva rappresentato sulle fonti battesimali. Il pesce nell’acqua identificava il cristiano battezzato. (quadro Battesimo di Cristo di Leonardo)

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Quadro Natura morta di Georg Flegel. In questo quadro è rappresentata un’aringa affumicata, alimento nutriente, tipico dei ceti popolari. Sulla parte destra del dipinto si nota un boccale di birra che sottolinea la semplicità e l’umiltà del menù.

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In molte opere d’arti troviamo raffigurati molluschi e soprattutto le ostriche che rappresentano la donna e la sua fertilità come nel dipinto di Jan Steen dove una ragazza mangia delle ostriche.

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SCHEDE DI VERIFICA E DI APPROFONDIMENTO

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