Progetto i Re Magi

On 10 dicembre 2016 by Nonna Tina

nativityIl nostro intento con questo progetto è quello di fare conoscere ai bambini alcuni personaggi del presepe: i Re Magi.

OBIETTIVI

MA CHI SONO I RE MAGI?

I Re Magi per la tradizione cristiana primitiva erano astronomi e sacerdoti zoroastriani che studiavano ed osservavano il cielo per ricavarne presagi e predizioni.

La tradizione cristiana successiva li considera, invece, dei re che dall’Oriente giunsero a Betlemme per omaggiare Gesù Bambino.

CONOSCIAMO I LORO NOMI E LA LORO PROVENIENZA

I loro nomi erano: Baldassarre (significato etimologico “Salva la vita del re”), Melchiorre (significa “Re della luce”) e Gaspare (significa “Stimabile maestro”). Essi rappresentavano le tre età dell’uomo e i tre continenti allora conosciuti (Africa, Asia ed Europa).

BALDASSARRE proveniva dall’ Africa ed era il re degli arabi. Egli era un uomo adulto che indossava vesti bianche, sopra una tunica gialla e rossa e calzari da mugnaio.

MELCHIORRE era il re più anziano, infatti aveva barba e capelli bianchi. Egli proveniva dall’ Asia ed era il re della Persia.

Indossava una tunica viola, coperta da un saio. Sul capo portava delle fascette legate sotto il mento. Ai piedi aveva calzari in stoffa bianca e violetta.

GASPARE era giovane e proveniva dall’ Europa. Egli era il re delle Indie. Indossava una tunica bianca con sopra un saio rosso e calzari viola.

I DONI DEI RE MAGI

I doni che portarono a Gesù erano: oro, incenso e mirra.

COSA SIMBOLEGGIANO I DONI DEI MAGI?

Baldassarre portò a Gesù l’ incenso simbolo della divinità e del sacerdozio di Gesù.

Melchiorre portò l’ oro simbolo di regalità. Esso era contenuto in un pomo, simbolo del mondo.

Gaspare portò la mirra simbolo dell’ umanità. Con essa, infatti, si cospargevano i corpi dei defunti prima della sepoltura. La mirra era una pianta medicinale dalla quale si estraeva una resina gommosa che veniva mescolata con oli per ottenere unguenti a scopo medicinale, cosmetico e religioso.

I RE MAGI PERCHE’ LASCIARONO I LORO PAESI PER ANDARE A BETLEMME

Essi non erano maghi come alcuni pensavano, ma astrologi. Amavano scrutare il cielo e gli astri. Un giorno i Magi videro una stella bellissima e luminosissima che aveva una lunga coda, al suo interno c’era una croce e, sotto di essa, un bambino. Capirono che qualcosa di straordinario doveva succedere così si misero in viaggio per seguire quella stella. I tre re si incontrarono a un crocevia alle pendici del Monte Calvario e decisero di proseguire insieme il cammino. Per tredici giorni seguirono la stella cometa che si fermò a Betlemme. Essi furono protetti da Dio perché durante il lungo viaggio non patirono né fame né freddo. La gente al loro passaggio rimaneva stupita nel vedere quel fastoso corteo. I Magi restarono meravigliati quando la stella si fermò su una grotta. Essi entrarono al suo interno con timore. Il loro stupore fu grande quando lì dentro trovarono un bambino bellissimo con la mamma ed il papà. Essi si prostrarono ed offrirono a Gesù i loro doni. I re Magi impiegarono due anni per raggiungere i loro paesi perché la stella cometa non li guidò più nel viaggio di ritorno.

A CHE ETA’ MORIRONO I RE MAGI?

  • Baldassarre morì alla bella età di 112 anni.

Melchiorre a 116 anni

Gaspare a 109 anni

Essi furono sepolti a Saba, un piccolo borgo persiano.

Marco Polo, il grande navigatore italiano visitò questa tomba e confermò l’esistenza di questi re.

Il vescovo Eustorgio ( che poi diventò santo) si recò a Costantinopoli ed ebbe in dono da S. Elena le reliquie dei re Magi. Egli pensò di portarle a Milano, ma la cassa che portava le reliquie dei Magi diventò talmente pesante quando giunsero vicino Milano che Eustorgio pensò di fermarsi lì considerando quello un segno divino. Egli costruì in quel luogo una chiesa per deporre le reliquie, la quale alla sua morte gli fu dedicata. Le reliquie dei Magi furono poi portate dall’imperatore Federico Barbarossa a Colonia quando assediò con successo Milano. Le reliquie operarono tanti miracoli per cui Colonia diventò luogo di pellegrinaggio. Ai milanesi rimase la medaglia realizzata con parte dell’oro donato dai Magi a Gesù che viene esposta ogni anno il giorno dell’Epifania accanto al sarcofago vuoto.

Nella chiesa cattolica ed in altre chiese cristiane la visita dei Magi a Gesù Bambino viene celebrata nella festa dell’Epifania(6 gennaio).

La chiesa ortodossa e altre chiese di rito orientale commemorano la venuta dei Magi nel giorno stesso del Natale. Esse nel giorno dell’Epifania ricordano il battesimo di Gesù nel Giordano.

TRADIZIONI E CURIOSITA’

La Lombardia è la terra che più di altre mantiene il culto dei re Magi.

A Milano la mattina dell’Epifania, un corteo in costume accompagna tre figuranti, che impersonano i Magi. Esso dalla basilica di Santo Eustorgio va al Duomo dove l’arcivescovo presiede la messa solenne.

Nell’Alta Valtellina la mattina dell’Epifania ci si saluta scherzosamente dicendo la parola dialettale “gabinat”che significa notte dei doni a ricordo dei doni portati dai Magi. Chi non risponde subito al saluto deve pagare un pegno e deve offrire un dono.

In provincia di Bergamo la notte dell’Epifania un corteo in costume porta i doni ai bambini.

Nel Veneto e nel Friuli alla vigilia dell’Epifania si accendono fuochi nelle piazze per illuminare il cammino dei Magi che cercano la grotta della Natività. Intorno al fuoco le persone bevono vino e mangiano dolci tipici.

In altre zone del nostro paese persone travestite da Magi distribuiscono caramelle e doni.

In Calabria e precisamente a Castrovillari c’è la tradizionale Messa della Stella. Nella notte che precede la Epifania viene portata in processione una stella seguita da tre persone a cavallo, travestite da Magi. Prima della celebrazione della messa nella chiesa di S. Giuliano la stella viene posta sul presepe. Alla fine della celebrazione della messa nel piazzale antistante la chiesa i casari del luogo offrono a tutti i presenti la ricotta prodotta durante la messa.

TRADIZIONI DEI PAESI STRANIERI

In Spagna i re Magi ricevono dai bambini tante letterine. Essi la notte che precede l’Epifania portano loro molti doni.

In alcuni Paesi i bambini preparano una bevanda per i tre re Magi e del cibo e dell’acqua per i cammelli.

In Francia ed in Svizzera durante il pranzo del 6 gennaio, le famiglie mangiano un dolce al cui interno è nascosta una statuetta dei re Magi. Colui che la trova può vantare il titolo di re per l’intera giornata ed indossare la corona di carta dorata fornita con il dolce.

DRAMMATIZZAZIONE

PERSONAGGI: NARRATORE – RE MAGI- ANGELO- PERSONE – LUCA

LUCA – Correte correte gente! Uscite dalle vostre case! Venite a vedere questo corteo che passa per le vie della nostra città!

ALCUNE DONNE – Chi sono costoro così sontuosamente vestiti?

ALCUNI UOMINI – Sono stranieri? Chissà da dove vengono!

NARRATORE: – Il più anziano degli abitanti chiede ai forestieri che si sono fermati alla sua locanda per rifocillarsi un po’ da dove vengono.

ANZIANO (mentre serve gli stranieri) – Signori, chi siete ? Da quale luogo venite?

BALDASSARRE -Siamo tre re che veniamo da terre lontane.

MELCHIORRE- Abbiamo camminato tanti giorni per arrivare fin qui.

GASPARE – Quanti pericoli e disagi abbiamo affrontato!

ANZIANO – Cosa vi ha spinto a venire a Betlemme?

MELCHIORRE – Abbiamo visto nel cielo una stella cometa e l’abbiamo seguita.

BALDASSARRE – Noi studiamo ed osserviamo il cielo e sappiamo che quando appare una stella cometa di tale bellezza dovrà succedere qualcosa di straordinario.

ANZIANO – Per quanto tempo vi fermerete nella mia locanda?

GASPARE- Ci piacerebbe tanto riposarci, ma dobbiamo proseguire il nostro viaggio e seguire la stella. Rimarremo solo per questa notte.

NARRATORE – La mattina di buon’ora i re Magi con tutto il loro seguito dopo aver salutato l’oste si mettono in cammino. Guardano il cielo e vedono la stella cometa ancora lassù e continuano a seguirla.

MELCHIORRE – Dove ci porterà e quando si fermerà questa splendida stella?

Baldassarre – E…chi lo sa!

NARRATORE – Finalmente la stella si ferma su una grotta fuori Betlemme. I Magi rimangono stupiti e si chiedono come mai essa si è fermata proprio lì. Che cosa ci sarà di tanto straordinario in quella grotta.

GASPARE (rivolgendosi ai due amici) – Cosa facciamo?

BALDASSARRE – Entriamo!

MELCHIORRE – Vediamo cosa c’è in questa grotta!

NARRATORE – I re Magi timorosi entrano nella grotta e restano senza parole nel trovare lì dentro un bambino bellissimo in braccio alla sua mamma. Essi subito si inginocchiano e offrono al piccino i loro meravigliosi doni. I Magi hanno capito che quel bambino è il Re dei Re, il Re del Mondo e bisogna amarlo e sottomettersi alla sua Regalità.

POESIE E FILASTROCCHE

  • I RE MAGI

Tre Re Magi da lontano

son venuti piano piano

per veder Gesù Bambino.

Una stella fra il turchino

li ha guidati col suo raggio,

li ha guidati col suo lume.

Gesù dorme e non ha piume,

non ha fuoco, non ha fiamma,

ha soltanto la sua mamma… (L. Nason)

I MAGI

La carovana

non è lontana

dei Magi d’ Oriente.

Scalpitio di cavalli si sente,

suoni di pifferi, confuse

arie di cornamuse.

I re portano tesori,

su cavalli bardati d’argento,

e i pastori, a passo lento,

gli ingenui cuori. (A. S. Novaro)

I RE MAGI

Una luce vermiglia

risplende ne la pia

notte e si spande via

per miglia e miglia.

O nova meraviglia!

<<O fiore di Maria!>>.

Passa la melodia

e la terra s’ ingiglia.

Cantano, tra il fischiare

del vento per le forre,

i biondi angeli in coro:

ed ecco Baldassarre

e Gaspare e Melchiorre

con mirra, incenso e oro. (G. D’ Annunzio)

I RE MAGI

Al segnacolo divino

d’una stella rifulgente,

intraprendono il cammino

i Re Magi dell’Oriente.

Vento, gelo, neve… I Magi

vanno, e niente mai li frena

ché, nel vincere i disagi,

trovan sempre nuova lena.

Han lasciato la Caldea

presi d’umile fervore:

sono ormai nella Giudea,

ma dov’è, dov’è il Signore?

Non è reggia né castello

la dimora dell’atteso:

è una grotta il primo ostello

di Colui che in terra è sceso.

Genuflessi, i tre Sapienti

offron mirra, incenso ed oro;

e rimangon riverenti

mentre s’ode in alto un coro. (L. Ruber)

BRILLA IN CIELO UNA STELLA

Brilla in cielo una stella

con la coda lunga e bella.

Si ode dentro la capanna,

una dolce ninna-nanna.

C’è un bambino biondo, biondo

col visetto tondo, tondo,

che riceve doni e fiori

degli umili pastori. (tratto da w.w.w. filastrocche. it)

UNA STELLA SULLA STRADA DI BETLEMME

Era inverno

e soffiava il vento della steppa.

Freddo aveva il neonato nella grotta

sul pendio del colle.

L’alito del bue lo riscaldava.

Animali domestici stavano nella grotta.

Sulla culla vagava un tiepido vapore.

Dalle rupi guardavano

assonnati i pastori

gli spazi della mezzanotte.

E li accanto, sconosciuta prima d’allora,

più modesta di un lucignolo

alla finestrella di un capanno,

tremava una stella

sulla strada di Betlemme. (Boris Pasternak)

I RE MAGI

Andiamo con i nostri cammelli

nella notte fredda e scura,

senza aver paura.

Una stella ci guida dal cielo,

ma dove ci condurrà?

Nessuno lo sa.

Dopo un lungo viaggio

la stella si ferma là.

Sopra una capanna,

dentro c’è un Bambinello

che è la gioia dell’umanità. (Nonna Tina)

INDOVINELLI

Vengo dall’Africa nera

l’incenso porto in dono a Gesù.

Il mio nome dillo tu… (Baldassarre)

………………………………………….

Sono il più giovane dei tre,

anch’io sono re.

Porto la mirra in dono

al Bambinello Buono.

Vengo dal mare

io sono…. (Gaspare)

……………………………………………

Ho capelli e barba bianca,

sono il più anziano dei re,

reco l’oro a Gesù Bambino

di il mio nome birichino… (Melchiorre)

…………………………………………………………………

Ho una coda lunga e splendente,

ho guidato i re Magi alla meta,

io sono la … stella cometa (Nonna Tina)

……………………………………………………………………..

CANTO

I BAMBINI DI BETLEMME

I bambini di Betlemme stan giocando sulla piazza

ecco arrivano i Re Magi: sono uno, due, tre.

Ma da dove voi venite coi cavalli e coi cammelli,

ma chi siete, ma chi siete, che venite fino a qua!

Io vengo dall’oriente lontano,

dal paese dell’oro e dell’argento,

ma di notte non posso dormire,

ho visto una stella, una stella nel ciel.

Io vengo dall’oriente lontano,

dal paese dei fiori e dei profumi,

ma di notte non posso dormire,

ho visto una stella, una stella nel ciel.

Io vengo dall’oriente lontano,

dal paese dei poveri e malati,

ma di notte non posso dormire,

ho visto una stella, una stella nel ciel.

Io vengo dall’oriente lontano,

abbiam visto sorger la sua stella,

siam venuti per adorare

il re dei giudei che è nato quaggiù.

I bambini di Betlemme guardan tutti verso il cielo,

ecco splendere una stella sulla casa di Gesù.

Presto andiamo tutti insieme coi cavalli e coi cammelli,

coi Re Magi abbiam trovato dove è nato il Salvator.

I RE MAGI NELL’ARTE

Nel corso dei secoli tante sono state le rappresentazioni artistiche e letterarie che raffigurano il tema dei re Magi con il nome di “Adorazione dei Magi”.

Vediamone alcune:

RAFFAELLO SANZIO

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BOTTICELLI

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GIOTTO

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GIOCHI

STELLA COMETA

Un bambino si gira di spalle tenendo una stella cometa in mano. Gli altri bimbi si collocano su una stessa linea posta ad una certa distanza. Il bambino (o bambina) che è girata di spalle recita: Stella cometa!

I compagni si devono muovere e trovare un equilibrio. Chi si muove quando il compagno che rappresenta la stella cometa ritorna sulla linea di partenza. Vince chi arriva per primo vicino alla stella cometa.

(Nonna Tina)

STELLA STELLA

Si disegna a terra una stella a 4 (oppure 8 )punte. Al centro di essa si collocano un gruppetto di 5- 8 bambini. Al comando dell’educatrice: – Stella, Stella!

I bambini devono cercare di occupare le punte della stella. Quelli che non riescono a collocarsi sulle punte rimangono al centro della stella. Quando l’educatrice comanda:- Cambio!

I bambini che occupano le punte devono scambiarsi il posto. Quelli che stanno al centro devono cercare di occupare le punte mentre i compagni si spostano. I bambini che non riescono a prendere il posto dei compagni escono dal gioco. Il gioco continua chiamando altri piccoli gruppi di bambini. Vincono i bambini che riescono a rimanere per ultimi sulle 4 punte della stella. (Nonna Tina)

I RE MAGI ALLA CAPANNA

Su una linea di partenza si dispongono delle coppie di bambini. Alcuni rappresenteranno i cammelli e si piegano e mettono le mani a terra. Gli altri bambini rappresentano i re Magi e si collocano a cavalcioni sui cammelli. All’altra estremità si posiziona una scatola che funge da capanna.

Quando l’educatrice darà il comando:- Alla capanna!

  • Le coppie, poste sulla linea di partenza, devono correre verso la capanna. Vince la coppia che raggiunge per prima la capanna. Se un re Magio cade dal cammello, la coppia deve ritornare indietro e disporsi sulla linea di partenza e ricominciare il percorso. (Nonna Tina)

RAGGIUNGIAMO LA STELLA COMETA

Per giocare occorre prima di tutto un dado.

Sulle facce del dado possiamo mettere i numeri se i bambini li conoscono, altrimenti figure ( fiori, palline, etc…).

Ecco come si costruisce il dado.

REGOLE DEL GIOCO

Si gioca con 3 giocatori.

Ogni giocatore sceglie un contrassegno per distinguersi dai compagni. (Si possono usare bottoni di colori diversi, tappi di bottiglie, etc…)

Ogni giocatore avanza tante caselle quanto il numero uscito sul dado.

Se si arriva alla casella dove c’è un re Magio il giocatore dovrà avanzare fino alla casella dove si trova un altro re Magio. Se è occupata non fa nulla si può collocare pure lui lì. Se davanti a lui non c’è un re Magio rimane fermo per un giro.

Se il giocatore arriva alle caselle dove ci sono il mare, il leone, il fiume, la pioggia deve indietreggiare fino alla casella dove c’è un re Magio.

Se il giocatore arriva alle caselle dove ci sono la palma, la pineta e il paese avanza di una casella.

  • Se il giocatore arriva alle caselle dove ci sono la montagna, il cavallo, il cammello ed il telescopio avanza di 2 caselle.

  • Vince il giocatore che arriva per primo alla stella cometa.

  • Con questo gioco i bambini si abituano a rispettare le regole; a rispettare il proprio turno; a contare anche se in modo intuitivo; a riconoscere i numeri; a riconoscere le immagini disegnate sul cartellone; a comprendere il significato delle parole “avanzare”, “indietreggiare” “ fermare”.

ATTIVITA’ COSTRUTTIVE E MANIPOLATIVE

QUADRETTO CON LA STELLA COMETA

Si prende un cartoncino bianco e vi si disegna una stella cometa. I bambini vi incollano nel suo interno porporina dorata, carta dorata, argentata o polenta. Il cielo lo potranno realizzare con le tempere o i colori a cera.

ALTERNATIVA

stella cometa

All’interno della stella cometa i bambini possono incollare pezzi di cannuccia usata per bere le bibite. Si può abbellire il quadretto con una cornicetta fatta con pezzetti di cannuccia tagliati a cubetti o con la pasta a cubetti colorata in precedenza.

I CAMMELLI DEI RE MAGI

cammelli re magi

Su un cartoncino si disegna il corpo del cammello doppio e anche la testa doppia. Si ritagliano le parti e si incollano, lasciando libere le zampe. I bambini con la tempera marrone chiara colorano i cammelli. Dopo di che mettendoli su un piano essi staranno ritti.

Ecco il modello per facilitare il lavoro.

cammello

Le misure del cammello dipendono dalla grandezza che noi vogliamo dare all’animale.

I RE MAGI CON ROTOLI DI CARTA IGIENICA

re magi con rotoli di carta igienica

Si prende un rotolo di carta igienica e si avvolge in un foglio bianco. Si disegna il viso ed il corpo del re Magio e, poi si colora. Le braccia si fanno a parte , così le scarpe. Sulla testa mettiamo una corona di carta dorata o di cartoncino giallo. Ogni re Magio lo rappresentiamo in modo diverso in base alle sue caratteristiche. I bambini potranno colorare i re Magi con le tempere o i pennarelli.

RE MAGI CON LA SPUGNA

re magio spugna

Prendiamo una spugna e diamogli la forma di una sagoma umana. La spugna deve essere doppia se è sottile, altrimenti ne basta una. Incolliamo su di essa il viso dei re Magi, i vestiti, le mani e volendo anche le scarpe. Per quanto riguarda i vestiti si possono usare carte dorate, argentate o ritagli di carta da parati.

I RE MAGI CON LA TECNICA DELLE PIEGATURE

re magi con piegature

Ecco il modello da seguire.

modello

Riproduciamo i pezzi indicati dal modello su un cartoncino o cartone.

Piegare a metà la sagoma del re Magio dove c’è il tratteggio.

Ritagliamo poi il pezzo che sembra un mantello in carta dorata o argentata oppure carta crespa e pieghiamolo a fisarmonica, incollandolo poi nella parte inferiore della sagoma. Appiccichiamo sul cartone della carta dorata, argentata o variamente colorata. Attacchiamo infine il viso e le mani.

CARTELLONE MURALE CON RE MAGI- CAMMELLI E NATIVITA’

nativity

Prendere un cartoncino blu e con del cartoncino nero fare una palma , la strada, i Magi, i cammelli, la capanna con Gesù,Giuseppe e Maria. Con carta argentata fare la stella cometa e le stelle.

STELLE CON PIEGATURE

Volendo abbellire o decorare la sezione possiamo realizzare con carta dorata, argentata, lucida o con cartoncino giallo delle stelle. La grandezza la scegliamo noi in base all’utilizzo. (se le vogliamo appendere al soffitto o applicarle ai vetri delle finestre o vetrate).

STELLA A 4 PUNTE

arg

Si taglia un quadrato dalla carta su indicata. Dopo di che si piega il quadrato 2 volte da angolo ad angolo. Tagliare poi un triangolo di carta in corrispondenza del lato lungo ed aprire il tutto: apparirà la stella.

STELLA A 8 PUNTE

stella

Diamo alla carta dorata, argentata, lucida una forma rotonda. Pieghiamola a metà e poi ancora a metà. Continuiamo a piegarla ancora una volta. Tagliamo le parti colorate di scuro (vedere modello). Infine apriamo la carta ed ecco la stella a 8 punte.

Con questa attività i bambini esercitano la motricità fine, intuiscono la forma quadrata, la forma rotonda e quella triangolare.

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