Progetto Carnevale ( Rivolto agli Insegnanti) per bambini 5-6 Anni

On 20 febbraio 2014 by Nonna Tina

PREMESSA

COPERTINA INSEGNANTI P 2

Nello scorso articolo “Progetto Carnevale (Rivolto agli Insegnanti) per Bambini di 3-4 Anni abbiamo presentato il Carnevale ai bambini più piccoli. Naturalmente anche da quella trattazione (che vi consiglio di andare subito a leggere!), potrete desumere degli spunti per i bambini più grandicelli. Però è ovvio che, operando con bambini più grandi (di 5-6 anni), possiamo dare alla tematica un respiro più ampio. E io oggi vi darò una mano in questo senso, se avrete la bontà di arrivare fino in fondo all’articolo!

Prima di tutto, cercherò di fare un breve excursus sulla storia del Carnevale, che ogni insegnante (o genitore o nonna o nonno!) potrà decidere di presentare al bambino, integralmente o parzialmente, oppure di tralasciare! Comunque fungerà da schema che l’”adulto” potrà tenere in considerazione, durante la trattazione della tematica.

STORIA DEL CARNEVALE

In modo semplice la storia del Carnevale.

QUANDO E’ NATA LA FESTA DEL CARNEVALE?

Già nell’antico Egitto e nell’antica Roma la gente in alcuni giorni dell’anno amava mettere delle maschere, scendere nelle piazze o nelle vie e cantare, ballare e fare baldoria.

Ma il Carnevale come lo conosciamo noi è nato più tardi, nel Medio Evo. In origine si faceva festa solo nel giorno che precedeva le Ceneri (nel “martedì grasso”). Successivamente i giorni sono aumentati e addirittura la festa durava dal giorno della Befana al giorno delle Ceneri.

CHE COS’E’ LA MASCHERA? PERCHE’ IN QUESTA FESTA SI USANO LE MASCHERE?

La maschera non è altro che una faccia finta tragica o comica. Essa, unita ad un costume, crea un “tipo”: un personaggio. Come il Carnevale anche le maschere hanno una loro storia.

QUANDO SONO NATE LE MASCHERE

Le maschere sono nate in Grecia e a Roma quando gli attori le indossavano per recitare. Per rappresentare le caratteristiche dei personaggi si servivano di due tipi di maschere: la tragica e la comica. Solo più tardi, nel 1700, la maschera fu usata nel Carnevale perché permetteva di trasformarsi e compiere scherzi senza essere riconosciuti.

Quando in questo stesso periodo nacque la commedia italiana gli attori misero le maschere per recitare le loro parti. Essi giravano da un paese all’altro facendo divertire non solo la povera gente, ma pure i nobili. Nacquero così maschere regionali che si distinguevano per i diversi caratteri. Alcune di esse divennero anche famose. In principio alcune maschere come Arlecchino, Pantalone, Balanzone ed altre furono i personaggi della “Commedia dell’Arte” . Gli attori di questa commedia recitavano le loro parti improvvisando e non ricorrevano a testi scritti. 

obiettivi 5

Entriamo, ora, nel vivo della tematica leggendo ai piccoli le storie che troverete sul sito, “Carnevale” (storia inedita, scritta per voi da Nonnainfabula) e la “Leggenda del vestito di Arlecchino” (leggenda popolare della tradizione) e invitiamoli a raccontare cosa fanno durante il Carnevale, quale maschera indossano, quali dolci prepara la loro mamma o la loro nonna…

Sarebbe divertente fare un confronto tra il Carnevale di ieri e quello di oggi. A tal fine si potrebbero invitare a scuola i nonni e i genitori dei piccoli, che racconteranno ai bimbi cosa facevano loro da piccoli durante il Carnevale, quali vestiti indossavano per travestirsi, quali scherzi facevano, quali cibi mangiavano.

A questo punto cerchiamo di presentare ai bimbi le maschere italiane più note, mettendo in risalto il loro carattere, prima di aiutarli a conoscere le tradizioni carnevalesche del nostro Paese.

PANTALONE

E’ un ricco mercante veneziano avaro, rozzo e burbero. Possiede un nasone adunco. Il suo costume

comprende un giubbetto rosso, calzoni e calze attillate, un mantello nero sulle spalle, scarpe gialle

con la punta in alto e sul capo uno zucchetto a corno.

BALANZONE

E’ un dottore di Bologna colto, saggio, pedante e chiacchierone. Veste di nero. Indossa una casacca lunga e un bavero di colore bianco. Il suo cappello è ampio e rialzato ai lati.

ARLECCHINO

E’ una maschera di Bergamo. Egli è un servitore inconcludente, ficcanaso, goloso, vagabondo. Indossa un vestito con toppe di tanti colori e un colletto  bianco. Le calze sono bianche e le scarpe nere. Egli porta sempre un bastone.

PULCINELLA

E’ una maschera napoletana buffa, goffa, paurosa e ghiottissima. Possiede un grande nasone e una gobba. Indossa un vestito bianco da facchino ed è sempre affamata. Essa assomiglia ad un pulcino sia per la voce sia per il suo camminare a passettini, come un galletto che zampetta. Il suo costume non è solo bianco, ma può essere anche così: calzoni gialli, giubbetto giallo e rosso, mantello giallo con un orlo verde, calze e colletto bianco e scarpe gialle con nastrini rossi. In mano ha un tamburello.

GIANDUIA

E’ una maschera piemontese furba, libera ,sospettosa e coraggiosa. Ella indossa una giacca marrone, il panciotto giallo, i calzoni verdi e le scarpe rosse. Porta la parrucca con il codino ed un tricorno.

MENEGHINO

E’ milanese ed ama la buona compagnia. Possiede un grande intuito ed è un tipo allegro. Indossa calzoni corti, giacca a righe, giubba e cappello di colore marroni e porta una parrucca col codino.

BRIGHELLA

E’ una maschera di Bergamo. E’ un servo astuto, imbroglione, bugiardo, rissoso, organizza inganni. Indossa un vestito bianco composto da giacca, calzoni, cappello e mantello. Il tutto è guarnito di nastri e galloni verdi.

STENTERELLO

E’ una maschera fiorentina sciocca, pungente, ironica dalla parola facile. Parla in dialetto ed utilizza termini inventati. Indossa calzoni neri ed una giubba lunga.

RUGANTINO

E’ romano. Usa un linguaggio arrogante e finisce sempre col prenderle. Veste di rosso. Porta calze lunghe di colore bianco e due coltelli alla cintura.

COLOMBINA

E’ una servetta veneziana che fa l’ingenua, però la sa lunga. E’ vispa ed intrigante.

CAPITAN FRACASSO

E’ un soldato pauroso che si atteggia a fare il gradasso.

 

TRADIZIONI ITALIANE

Prima di conoscere le tradizioni carnevalesche degli altri paesi è doveroso conoscere prima le nostre tradizioni locali.

In quasi tutti i paesi italiani la gente si traveste con maschere e costumi. Si costruiscono carri allegorici che sfilano per città e paesi. Si preparano le frittelle, le chiacchiere, le castagnole ed altri dolci tipici. Si recitano nelle piazze delle rappresentazioni teatrali. I bimbi girano di casa in casa travestiti,  recitano le poesiole e proclamano le piccole recite apprese a scuola. Essi cantano anche canti carnevaleschi ed in cambio ricevono dolciumi, denaro, salsicce ed uova. In alcuni paesi italiani si costruisce un fantoccio e si porta per le strade su un asinello con al collo salsicce ed altre leccornie. A mezzanotte il fantoccio che rappresenta Carnevale viene bruciato.

COME SI FESTEGGIA CARNEVALE NEL MONDO

A questo punto, se i bambini che si hanno di fronte lo consentono, possiamo “osare” ulteriormente, scoprendo insieme a loro come si festeggia il Carnevale negli altri paesi del mondo. Ciò sarà determinante per ampliare i loro orizzonti conoscitivi.

 MESSICO

A Carnevale si costruiscono delle maschere bellissime ed originali di legno, carta, cuoio ed altri materiali. Dopo di che vengono dipinte o laccate.

CINA

In Cina abbiamo la festa delle lanterne che ha la durata di tre giorni. I negozi restano chiusi e la gente gira per le strade vestita in modo strano. Si accendono tante lanterne sui fiumi, sul mare, sui monti, nelle campagne, nelle città, alle finestre. Naturalmente le persone ricche hanno lanterne più pregiate, realizzate con materiali più costosi (seta, corno, madreperla ) e sono riccamente decorate, invece quelle delle persone povere sono più semplici e modeste (di carta o vetro).

AMERICA ( STATI UNITI )

Qui il Carnevale dei bambini è la festa di Halloween che si festeggia la notte del 31 ottobre di ogni anno. Questa festa da qualche anno sta entrando a fare parte anche delle nostre tradizioni. I piccoli indossano maschere che raffigurano scheletri, diavoli, streghe e fantasmi. Girano di notte su carri allegorici.

I bambini travestiti quando vanno di casa in casa pronunciano questa frase:- Dolcetto o scherzetto. Chi si rifiuta di dare ai bambini qualcosa in dono avrà i vetri delle finestre imbrattati o subirà altri scherzi. Durante questa festa si prendono delle grosse zucche e si realizzano delle maschere. Le zucche vengono svuotate dal loro contenuto e poi si incidono gli occhi, la bocca, il naso con un coltellino su una delle due parti.

BRASILE

Il Carnevale brasiliano richiede un tempo lungo di preparazione. Si costruiscono dei carri allegorici meravigliosi che sfilano per le strade. I carri più belli vengono premiati dalle autorità locali. La gente per quattro giorni si riversa nelle strade indossando vestiti e maschere bellissime e si scatena ballando la samba.

AFRICA ( CITTA’ DEL CAPO )

In Africa durante gli ultimi tre mesi dell’anno alcuni uomini ogni sera vanno nella foresta e costruiscono carri carnevaleschi e maschere. Preparano pure balli e canti all’insaputa di tutti per Carnevale. I festeggiamenti iniziano a Capodanno.

DRAMMATIZZAZIONI

LA MASCHERINA PIU’ BELLA

PERSONAGGI: RE CARNEVALE- DUE PAGGETTI E TANTE MASCHERINE NEI LORO COSTUMI VARIOPINTI

Il re si alza e le mascherine s’inchinano mentre i paggetti suonano la tromba.

SUONO DI TROMBA- Pé, pé, pé.

RE CARNEVALE- Cominciamo la festa delle mascherine arrivate al mio palazzo.

Tutte le mascherine a questo punto cantano e ballano.

Noi siam le mascherine, venute da lontano

portiamo l’allegria, la festa in tutti i cuor.

Viva, viva il Carnevale che la noia porta via,

che ci vuole in compagnia per poterci divertir.

Un festoso mulinello di Brighella e Colombina,

di Rosaura ed Arlecchino

di Gioppino e Mustafà.

Or prendiamoci per mano e facciamo il girotondo;

noi cantiamo a tutto il mondo:

-Viva, viva il Carneval.

RE CARNEVALE- Brave, mascherine, avete danzato bene. Ed ora un premio alla mascherina più bella…

Tutti si siedono.

COLOMBINA ( si avvicina e s’inchina ) – Il mio vestito è molto bello!

RE CARNEVALE- E’ vero!

ARLECCHINO- Ho un vestito di tanti colori.

BRIGHELLA- So suonare la trombetta… pè, pé, pè…

FOLLETTO- Ho il cappuccio rosso…, ROSAURA- So suonare il campanello.

GIOPPINO-So suonare il manganello.

FARFARELLO- Ed io suono la fisarmonica.

Ad una ad una le mascherine si presentano al re.

RE CARNEVALE- ( si rivolge ad un bimbo senza maschera, col suo vestito di tutti i giorni )

-E tu, perché non hai un vestito da mascherina? L’hai perduta?

BAMBINO- Caro re Carnevale… anch’io avevo un bel vestito da pagliaccetto color dell’oro… Mentre venivo al palazzo ho incontrato un bimbo che non aveva una mascherina. Piangeva, non aveva denaro, non aveva niente… Gli ho regalato il mio vestito da pagliaccetto, anche la mia mamma era contenta, ed io sono venuto così, alla festa delle mascherine.

RE CARNEVALE – Bravo, bravo, pagliaccetto d’oro…

Le mascherine battono le mani- Re Carnevale si rivolge a tutti.

  • Ecco la mascherina più bella della mia festa. Presto la corona, il mantello del principino Azzurro…

Il bambino viene incoronato, tutti s’inchinano e battono le mani.

TUTTI- Evviva, evviva!

Il re prende per mano il principino Azzurro, mentre le altre mascherine, dietro, due a due, formano un corteo al suono della marcia trionfale. Poi le coppie si dispongono nuovamente

di fronte per la danza.

TUTTI- Or prendiamoci per mano

e facciamo il girotondo

noi cantiamo a tutto il mondo:

-Viva, viva il Carneval.

Inchino finale e battute di mano. ( tratta da “ E’ sempre festa” a cura di Anna Foce )

 

INCONTRO DI MASCHERE

PERSONAGGI:  RE CARNEVALE- ARLECCHINO- WINX- VIOLETTA- BATMAN- BALANZONE- NARRATORE- COLOMBINA-SPIDERMAN- RUBBER (di One Piece)

NARRATORE- Le mascherine sono tutte riunite nella sala del trono e aspettano l’arrivo di Re Carnevale. Esse  discutono animatamente tra loro.

Entra  Re Carnevale  e si siede sul suo trono. Egli in mano ha lo scettro  e  porta in testa una corona.

RE CARNEVALE- Cosa succede qui ? Cos’è tutto questo baccano? Perché siete venute da me oggi?

ARLECCHINO ( facendo un inchino )- Sire , siamo venute da te per avere un tuo parere.

Le maschere moderne affermano che loro sono quelle  più belle ed amate dai bambini.

WINX-  Maestà, basta con le maschere antiche! Arlecchino, Pulcinella, Colombina e le altre hanno fatto ormai  il loro tempo. Ora ci siamo noi!

RUBBER- Sì, ci siamo noi e le maschere di ieri debbono andare in pensione, a riposare!

Batman- Oggi i bambini preferiscono noi . Noi dell’ultima generazione!

RE CARNEVALE- Che  sciocchezze  state dicendo! Non sapete quello che dite !

Brighella, Pulcinella, Rosaura, Arlecchino  fanno parte della nostra storia, della  nostra tradizione e per questo saranno sempre attuali. Essi rappresentano “tipi umani” che ci sono in ogni tempo: il furbo, l’astuto, lo sciocco, il presuntuoso, l’avaro.

COLOMBINA- Vi posso assicurare che i bambini amano tutte le mascherine e non fanno differenze tra le vecchie e le nuove, tra le antiche e le moderne.

RE CARNEVALE- ( indicando con l’indice alzato) Voi della  nuova generazione non vi date tante arie  perché non avete radici, non fate parte della storia  e  quindi non siete immortali. Con la modernità  galoppante voi correte il rischio di essere presto dimenticate con l’arrivo di altre nuove maschere.

BALANZONE- Il nostro amatissimo re ha proprio ragione! Lasciate che ve lo dica io che sono un illustre sapientone nonché filosofo, avvocato  e dottorone.

SPIDERMAN- Finiamola  di litigare tra noi. Cosa importa essere vecchie o nuove, antiche o moderne. La cosa più importante è rendere felici  e fare sognare tutti i bambini del mondo in questi giorni di festa e di baldoria . 

NARRATORE- Le mascherine si danno la mano ballano e gridano  tutte insieme :-

Viva, viva noi mascherine ed il nostro re Carnevale! 

( Nonna Tina )

IL GATTO TIGRATO

PERSONAGGI: PULCINELLA-ARLECCHINO- ROSAURA

PULCINELLA- Uh, che fame! Che fame di cioccolatini!

ARLECCHINO- Cioccolatini, hai detto ?

PULCINELLA- Cioccolatini, gianduiotti, pasticcini. Uh, che fame!

ARLECCHINO- Quante lire hai?

PULCINELLA- Nemmeno una. Uh, che fam…

ARLECCHINO- E smettila un po’. Pensiamo, invece di piangere. Senza denaro, niente cioccolatini…

( I due si mettono a girare intorno, pensosi. Ogni tanto, Pulcinella geme: <<Uh!, che fame!>>e Arlecchino gli dà un’occhiataccia ).

ARLECCHINO ( spiccando un salo ) – Ho trovato! Venderemo il gatto.

PULCINELLA- Quale gatto?

ARLECCHINO- Quello della nostra signora Rosaura.

PULCINELLA- Ea chi lo venderemo?

ARLECCHINO- Alla signora Rosaura.

PULCINELLA- Ma se è già suo quel gatto!

ARLECCHINO- Non importa. Lo tingeremo a strisce gialle e marrone e glielo venderemo come gatto tigrato. Chissà come sarà contenta.  Da tanto tempo ella cerca un gatto tigrato.

PULCINELLA- CHE IDEA1  Che pensata! Andiamo.

( I due escono; poco dopo si odono alcuni  disperatissimi: << miau! >>: e i due compari tornano correndo sulla scena).

PULCINELLA  ( mostrando tutta una mano a strisce rosse ) – Guarda qui, sciagurato Arlecchino, per prendere il gatto sono rimasto tutto graffiato. Ih, che male! Uh, che fame di cioccolatini!

ARLECCHINO- ( succhiandosi il dorso della mano ) – Sta’ un po’ zitto,  piangione. Tu non capisci niente; ma il gatto tigrato aveva capito tutto. Lui si credeva  già  una tigre.

( Pulcinella sta per rispondere, ma Rosaura si affaccia dalla porta )

ROSAURA- E stasera, resterete  senza cena; così imparerete a dare noia al mio povero  Fuffi!

( Pulcinella e Arlecchino si disperano )

L’IMBROGLIONE BASTONATO

( Una stanza in casa di Brighella. Sulla parete di fondo la porta d’ingresso. La stanza è arredata con poche seggiole spagliate e un tavolino zoppicante. All’aprirsi del sipario, Brighella è in scena

seduto a terra, intento a rattopparsi le scarpe. Si ode all’improvviso bussare all’uscio).

COLOMBINA-  E’ permesso ?   ( Entra appoggiandosi ad un grosso ombrello )

BRIGHELLA- ( alzandosi ) Avanti, avanti. Che cosa comanda ?

COLOMBINA- Sta qui di casa un certo Arlecchino ?

BRIGHELLA- Sì, abita qui, ma in questo momento non << c’è >>.

COLOMBINA- Va bene. L’aspetterò. ( Si siede )

BRIGHELLA- Madamigella , il mio amico Arlecchino è uscito per un affare di premura; non so quando tornerà. << C’è >> il caso che rientri  molto tardi.

COLOMBINA- Non importa. L’aspetterò lo stesso.  ( Si accomoda meglio sulla sedia che scricchiola).

BRIGHELLA- Se intanto vuole dire a me di che si tratta…

COLOMBINA- Non vi prendete pena, brav’uomo. Quello che ho da dire, lo dirò al signor Arlecchino in persona quando si degnerà  di tornare. Devo dirgli due paroline…( accompagna le ultime parole con un gesto minaccioso dell’ombrello ).

PULCINELLA- Si può? ( Entra appoggiandosi ad un grosso bastone )

BRIGHELLA- Avanti… Oh, caro Pulcinella, qual buon vento ti porta?

PULCINELLA- ( minaccioso ) -Vento di bufera, caro Brighella…

BRIGHELLA- Che dici ? Non comprendo…

PULCINELLA-Mi capisco da me…<< C’è >> quella buona lana di Arlecchino ?

COLOMBINA- Anche lei, signore, desidera vedere  quel caro giovane?

PULCINELLA- Perché? Forse anche lei, madamigella, lo cerca ?

COLOMBINA- Sì. Non vedo l’ora di vederlo. ( alza l’ombrello in maniera minacciosa )

PULCINELLA- Capisco. Ed io non vedo l’ora di suonarlo. ( agita il grosso bastone )

Si odono per le scale i passi di Arlecchino, che sale cantando :

-Fior di mortella!

Voglio mangiare e bere un anno intero

in barba a Colombina e a Pulcinella!

Colombina e Pulcinella balzano in piedi e si mettono ai lati della porta: appena Arlecchino entra, lo prendono a ombrellate e bastonate cantando:

–          Fior di imbroglione!

Va’ a lavorare invece di rubare!

E balla intanto al suono del bastone!   ( N. Oddi Azzanesi )

 

DIALOGO DI ARLECCHINO E PANTALONE

ARLECCHINO- Oh, come sono stanco! Non ho  proprio voglia di far nulla!

PANTALONE- Arlecchinooo!!!

ARLECCHINO- Uh, è già qui! Un’idea! Mi fingerò sordo e così non lavorerò.

PANTALONE ( soffiando ) – Arlecchino, Arlecchino… va’ subito a prendermi la medicina!!…

ARLECCHINO- Come? Devo andare in cucina ?

PANTALONE- Ma che cucina! La  medicina, ho detto. Corri a prenderla in farmacia!

ARLECCHINO- Quale Lucia? Non ne conosco io di Lucie!

PANTALONE- Ma  che cosa dici: Lucia! Sei diventato matto!

ARLECCHINO- Il gatto? Questa è bella!

PANTALONE- Mattooo!

ARLECCHINO- No. Mi sono venuti gli orecchioni e sono diventato sordo.

PANTALONE- Che cosa ?

ARLECCHINO- No, non la rosa!… Sordo!

PANTALONE- Sei diventato sordo ? Ora prenderò un bastone e ti farò guarire!

ARLECCHINO- No, no, aiuto! Vado subito in farmacia!

 

ATTIVITA’ COSTRUTTIVE E MANIPOLATIVE

A Carnevale è d’obbligo abbellire la scuola con tanti festoni e mascherine per creare un ambiente festoso ed allegro.

FESTONE

Si prende la carta velina di tanti colori e si ritagliano tanti quadrati della stessa misura. Ogni quadrato si piega a metà e poi ancora a metà. Si ottiene un triangolo. Con le forbici si fanno dei tagli su due lati. A questo punto si apre ed ecco un quadrato  che assomiglia ad un centrino. Si incollano quindi le estremità di due quadrati, formando una coppia. Dopo di che si forma un’altra coppia unendo due quadrati. A questo punto si uniscono le due coppie incollandole al centro. Si prosegue così fino a formare un festone della misura desiderata.  I festoni si possono fare di più colori o di un solo colore.

FESTONE A FISARMONICA

Si utilizzano per questo lavoro strisce di carta lucida o crespa. Si prendono due strisce della stessa lunghezza e si incollano le due estremità. Si piegano le strisce alternativamente una sull’altra, formando così un organetto. Quando siamo al termine incolliamo le estremità altrimenti il festone si apre e si disfa.

CAPPELLINO DI ZORRO

cappello zorro

Con il cartoncino si ritaglia un rettangolo. Dopo di che si incollano le estremità dei lati corti. Per dare vita ad un cilindro si ritaglia un cerchio che deve chiudere il fondo del cappello. A parte si taglia sempre con il cartoncino una corona circolare che si incolla alla parte inferiore del cilindro. Si può ricoprire il cappello o con carta vellutata nera o  le parti si possono ritagliare da un cartoncino nero. Per costruire il cappello della misura desiderata dobbiamo misurare con il metro la circonferenza della testa. Bisogna poi dividere la circonferenza per 6 per ricavare il raggio. Se la circonferenza per esempio è cm 42 : 6 = cm 7 è il raggio.

Si deve quindi disegnare un cerchio che abbia il raggio di 7 cm per fare la callotta del cappello. La fascia rettangolare deve essere uguale alla circonferenza cm 42.

Il cappello si può abbellire applicando delle z e un cordoncino nero.

ARLECCHINO

cappello arlecchino

Si  ritaglia con il cartoncino questo modello doppio. Si incollano tra loro i due punti 1 e 2. Si prende poi una striscia di carta crespa nera  e lungo un lato si fanno tanti taglietti uguali. Si arrotola e si ottiene un fiocchetto che si colloca al centro del cappello. Internamente al cappello si colloca una callotta che si realizza con un rettangolo di carta crespa. Quest’ultima si arriccia. Per chiudere la callotta si mette alla base un cerchio di cartone. La callotta si pone tra le due parti del cappello fissandola alla base con colla.

 

                                                   QUADRETTI CON STELLE FILANTI

2 COLOR

 

FARFALLINA COLOR  FIORE COLOR

 

Con le stelle filanti si possono realizzare dei quadretti simpatici. I soggetti possono essere tanti: animaletti, frutta e fiori.

Si prende un cartoncino colorato ed intorno realizziamo una cornicetta  con coriandoli o con forme geometriche (triangoli, rettangoli, quadrati) o con pezzi di stelle filanti.

Arrotoliamo le stelle filanti e creiamo dei soggetti. Per esempio se vogliamo fare una farfalla dobbiamo formare due cerchi quando arrotoliamo le stelle filanti. Per fare il corpo dobbiamo avvolgerle in modo da ottenere una forma ovale.

 

                                  BURATTINI SNODATI

La prima cosa da fare per realizzare un burattino snodato è quella di disegnare e poi ritagliare su un cartoncino le parti del corpo. Esse sono cinque: la testa attaccata al tronco, due pezzi per le braccia e due per le gambe. Le parti prima di unirle o si colorano con i pastelli o si rivestono con carta colorata. A questo punto si uniscono i pezzi con ferma-campioni in corrispondenza dei punti neri sovrapponendo, il tronco agli arti. Sul retro della figura si legano con spago le due braccia e  le due gambe. Le braccia si collegano con uno spago corto che si annoda al centro delle spalle. Naturalmente anche le gambe si collegano tra loro con uno spago allo stesso modo delle braccia.  Dopo di che  si prende un altro pezzo di spago e si annoda perpendicolarmente in alto al filo delle braccia, poi giù al filo delle gambe. L’estremità del filo deve restare libera. Essa serve a fare muovere le gambe e le braccia del burattino quando si tira.

ciao

                                                    BURATTINI  DI CARTA

 Si possono costruire in poco tempo burattini fatti con un cono di cartoncino sul quale si disegnano e colorano visi allegri, tristi, felici, impauriti. Sotto il viso si disegnano o si incollano le mani e le braccia.

                                                                 BURATTINI CON CARTONE ONDULATO

burattino con cartone ondulato

 E’ facile costruire la testa di un burattino con il cartone ondulato. Basta tagliare una striscia ( la lunghezza dipende dal burattino che vogliamo costruire ) e spalmare la parte ondulata con la colla.  Dopo di che si arrotola per bene fino ad ottenere un cilindro. Il cilindro rappresenta la testa del burattino.  Ricaviamo con un coltellino gli occhi, la bocca ed il naso. Quest’ultimo lo possiamo costruire con un cartoncino e applicarlo successivamente. Sfrangiando superiormente il cartone ondulato possiamo realizzare i capelli. Al centro, nella parte inferiore, lasciamo un’apertura  capace di contenere  il nostro indice con il quale muovere il burattino.

                                     BURATTINI  DI CARTAPESTA

carta pesta

Per realizzare questi burattini dobbiamo avere a disposizione della cartapesta. Essa la possiamo comperare  già pronta nei colorifici o la possiamo costruire noi stessi. 

 Sarà un’esperienza entusiasmante ed educativa per i bambini più grandi costruire questo materiale che si può impiegare per realizzare tanti oggetti.

                     COME SI OTTIENE QUESTO MATERIALE?                               

 

E’ facile da realizzare.

1 ) Si prendono dei giornali  o della carta igienica e si strappano in piccoli pezzi.

2) Si mettono in una bacinella piena d’acqua a macerare per due o più giorni.

3) Dopo tale tempo si tolgono i pezzetti dall’acqua e si strizzano per bene.

4 ) I pezzetti di carta si lavorano con le mani o si battono con un matterello o un pezzo di legno.

5 ) Vi si mescola della colla vinicola e si impasta il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.

6 ) La cartapesta si deve fare asciugare all’aria solo così indurisce.

7 ) Una volta asciugata può essere colorata con i colori a tempera e lucidata con la vernice trasparente.

Ora  che abbiamo a disposizione  la cartapesta possiamo costruire un burattino.

1 ) Fare una palla più o meno grande per costruire la testa

2) Fare un foro nella parte inferiore della palla quando la cartapesta è ancora umida. Questo foro serve per infilarci un bastoncino e fare muovere il burattino.

 3 ) Collocare la palla  sopra una bottiglia per modellare il viso del burattino.

 4 ) Completare il viso con occhi, naso e bocca. Se vogliamo fare  una strega sul viso tracciamo delle rughe e le facciamo un  bel nasone. Se, invece vogliamo creare una principessa il viso lo facciamo liscio, il naso alla  francese e la bocca delicata.

5)      La testa del burattino dovrà avere un collo un po’ largo che permetta di fissare sul suo bordo il vestito. Il collo sotto bisogna allargarlo come un colletto.

6)      Quando la testa ed il collo si saranno asciugati bene si colorano. Il colore dipende dal personaggio che vogliamo realizzare.  ( Se è una principessa o una bambina il viso lo coloriamo rosa chiaro. Se è un diavoletto rosso, se ,invece è un cinese giallo e così via). Possiamo abbellire o completare la testa con capelli, corone, cappelli, fazzoletti, ecc…

  7 ) Finito questo lavoro dobbiamo pensare all’abbigliamento. Esso è uguale per tutti i burattini.

 Consiste in una specie di camicione o di sacco aperto giù e arricciato sopra, intorno al collo.

Lateralmente sotto il bordo superiore si praticano due aperture per infilare il pollice ed il medio e fare così muovere il burattino. Le maniche possono terminare con le sagome delle mani realizzate con cartoncino rosa tagliato doppio.  All’orlo del vestito ( se vogliamo ) possiamo cucire le gambe. Le scarpe si possono realizzare con la plastilina, la lana, il cartone o la cartapesta.

Con la cartapesta possiamo realizzare anche maschere.

                               MARIONETTE  A FISARMONICA

fisarmonica

Queste marionette si realizzano con  carta crespa  o stelle filanti  lavorate a fisarmonica.

 Si prendono due strisce di carta della stessa lunghezza. Si sovrappongono le estremità delle due strisce

 perpendicolarmente e si incollano. La striscia inferiore si piega su quella superiore e così via.  A fisarmonica finita si incollano le altre estremità per evitare che essa si sciolga.

Si prende un rotolo vuoto di carta igienica o di scottex e  vi si fanno tre fori.  Nel foro centrale con un filo si attacca la testa del burattino. Le mani vengono legate allo stesso filo . Esso parte dalla mano sinistra e dopo avere attraversato  tutto il rotolo esce dalla parte opposta nel senso della lunghezza. Attraversa nuovamente il rotolo e scende alla mano sinistra dove deve essere fissato. La marionetta muove gli arti se il filo può passare  facilmente nei fori fatti nel rotolo.

                                                      TEATRINO

teatrino

I bimbi si divertiranno tantissimo creando storie dove i burattini costruiti da loro stessi diventeranno personaggi. Essi in tal modo  svilupperanno la creatività, la fantasia e anche il linguaggio . E’ necessario  però avere a disposizione un teatrino per fare muovere  e parlare i burattini.

 Se la scuola non ha in dotazione un teatrino possiamo costruirlo insieme ai piccoli. Basta una scatola con coperchio. Il coperchio si deve tagliare all’interno lasciando solo la cornice. Si deve effettuare un’altra apertura dietro per  manovrare le marionette e inserire gli sfondi. La scatola si può colorare o foderare con carta colorata. Il sipario si può realizzare con carta vellutata,  velluto o un po’ di fodera, usata per i vestiti.

   Queste rappresentazioni teatrali si possono effettuare nell’ambito della sezione oppure  nel salone della scuola insieme ai bambini delle altre sezioni. In tal modo si favorisce la socialità ed i piccoli condividono momenti di gioia e di divertimento.

                                       FESTICCIOLA  CARNEVALESCA

Se vogliamo realizzare una festicciola nell’ambito scolastico sarebbe opportuno coinvolgere  tutti i bimbi delle varie sezioni per fare vivere loro un momento di vera gioia e di vero divertimento.  Si può abbellire il salone della scuola  con festoni e palloncini di vari colori, con ventaglietti di carte e mascherine costruite dagli stessi bimbi.  Con cartoncino resistente  o stracci possiamo dare vita a pupazzi che rappresentino le maschere della nostra tradizione o delle maschere moderne.  I genitori dei piccoli ci possono dare una mano a preparare un buffet con  cose golose ( dolci, tartine, pizzette, ecc.. )

Insieme ai bimbi possiamo preparare nell’ambito scolastico  le chiacchiere e le castagnole che sono i dolci tipici del Carnevale.

GIOCHI 

IL MESTOLO

Dividiamo i bimbi in due squadre. Tracciamo poi due linee una di partenza e una di arrivo.

Su quella di arrivo collochiamo due contenitori uguali (uno per ogni squadra). Per stabilire quale squadra deve iniziare il gioco si può recitare questa conta per rimanere in tema.

CONTA DI PULCINELLA

Uno, due, tre, quattro, cinque,

sei, sette, otto;

mortadella e pan biscotto.

Pan biscotto e mortadella

era morto Pulcinella.

Pulcinella aveva un podere

che ogni giorno andava a vedere

e quando mancava uno

dava la colpa al muro,

quando mancava due

dava la colpa al bue,

quando mancava tre

dava la colpa al re.

Uno ,due, tre tocca a te. (Da Conte- Cantilene-Filastrocche )

I PALLONCINI 

Si dividono i bimbi in gruppi. Ad ogni gruppo viene dato lo stesso numero di palloncini colorati. I bimbi devono gonfiarli. Vince il gruppo che ne gonfia di più. Con tale gioco si migliora la respirazione. I palloncini si possono utilizzare per abbellire la sezione o il salone se si organizza una festa carnevalesca.

                                 LA CATENA PIU’ LUNGA

Si dividono i bambini in gruppi e si mettono a loro disposizione rotoli di stelle filanti e colla. Al via dell’educatrice  i piccoli debbono tagliare a pezzi le stelle filanti e poi incollarli, formando degli anelli. Con questi realizzare delle catene. Vince chi nel tempo stabilito riesce a costruire la catena più lunga.  (Nonna Tina )

                                       CACCIA ALLA TROMBETTA

Un bimbo o va fuori della sezione o si gira di spalle mentre un compagno nasconde una trombetta.

I compagni quando egli si avvicina al nascondiglio dove si trova la trombetta dicono : Carnevale. Quando si allontana Carnevalino. Se il bambino riesce a trovare la trombetta lascia il suo posto ad un compagno mentre lui nasconde la trombetta.  ( Nonna Tina )

                                             CORIANDOLI

Si mettono a disposizione dei bimbi vecchi giornali o riviste, un contenitore e delle forbicine con le punte arrotondate. Si formano piccoli gruppi e al suono di una musica o in un tempo stabilito i bimbi devono ritagliare dei coriandoli. Se questo gioco lo proponiamo ai piccoli i coriandoli facciamoglieli tagliare  più grandi. Con tale gioco i bimbi esercitano la motricità fine,  intuiscono la forma rotonda nonché  il concetto di “ dimensione”.

 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO E VERIFICA

arlecchina color balanzone color caselline color due color filoncino color ghirigori color insiemi color maschere e cappellini color sacchi color

Vi è piaciuto l’articolo?

Per continuare a divertirvi con Nonnainfabula, scaricate l’ebook in formato epub e pdf “Le Storie di Nonna in Fabula Volume I   “, troverete tante fantastiche storie inedite e divertenti che faranno impazzire i vostri bambini! 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *