Nostalgia

On 8 settembre 2019 by Nonna Tina

I tempi sono difficili nel piccolo paese di Robino, perché manca il lavoro.

Un giorno Michelino, un bravo e laborioso giovane,  decide a malincuore di partire per una terra lontana in cerca di fortuna. Saluta i suoi familiari ed i suoi amici ed un groppo gli si ferma alla gola. Lacrime amare scendono sulle sue gote e considera i suoi amici super  fortunati perché  possono rimanere lì tra la propria gente. Ancora prima di partire già gli manca quel paesino arroccato su una roccia, dove tutti si conoscono e si vogliono bene. Egli è preoccupato per il suo futuro e pensa tra sé:

  • Chissà come mi troverò in questo nuovo mondo! Le persone mi accetteranno nella loro comunità come uno di loro o mi considereranno sempre uno straniero? Sarò capace, alla mia età, di imparare una nuova lingua e di trovare un lavoro adatto a me?

 E mentre si imbarca su una nave per raggiungere la terra straniera, per tutta la traversata pensa alle raccomandazioni del babbo:

  • Figlio mio, comportati sempre bene e fatti onore.

Rivede gli occhi arrossati della madre per il troppo pianto e quello sguardo disperato che vorrebbe fermarlo e tenerselo stretto stretto sul proprio petto.

Sulla nave ci sono altri migranti come lui che hanno la speranza di migliorare le condizioni economiche e  di iniziare una nuova vita.

Ma essere un immigrato non  facilita le cose. Tutti ti guardano con diffidenza e sospetto. Nessuno si fida di te e ti vogliono mettere alla prova. I primi tempi sono difficilissimi per Michelino, pieni di difficoltà . Non  è facile trovare un buon lavoro se non si conosce la lingua e se non si conosce la lingua non si può comunicare con nessuno. Egli pur di sopravvivere si  adatta a svolgere qualsiasi tipo di lavoro e vive ai margini di quella ricca società. Michelino abita insieme ad altri connazionali in uno stanzone dove sono ammucchiati come sardine. Per il momento egli non può permettersi altro. Il giovane scrive di tanto in tanto ai suoi cari raccontando meraviglie di quel nuovo paese dove c’è tanto lavoro e benessere.  Egli naturalmente non racconta loro le umiliazioni subite, i sacrifici, le delusioni, i lavori umili che è costretto a svolgere per sopravvivere. Michelino è stato sempre un sognatore ed è certo che un giorno diventerà ricco perché la fortuna prima o poi  lo bacerà.  Un giorno il giovane conosce una coppia anziana di ristoratori italiani. Si trovano in quel paese da moltissimi anni e hanno bisogno di un giovane come lui per mandare avanti la loro attività.

Michelino riesce a conquistarli con il suo impegno, la sua onestà ed il suo entusiasmo. Appena egli riceve la sua prima paga, ne manda una parte ai genitori. Il giovane sa che il padre ha bisogno di aiuto perché da tanto tempo è disoccupato. Si impegna tanto nel ristorante da guadagnarsi la stima e l’affetto dei proprietari che col passare del tempo vedono in lui quel figlio che non hanno mai avuto e quando vanno in pensione gli lasciano il loro ristorante. Michelino ormai ha imparato bene la lingua di quel paese ed essendo intelligente ed intraprendente  investe in attività redditizie il denaro che con tanti sacrifici ha guadagnato nel corso degli anni. Diventa un uomo d’affari ricchissimo e può soddisfare ogni suo capriccio. Non gli manca nulla, proprio nulla. Ma con tutto ciò nel suo sguardo c’è sempre un velo di malinconia.

Il suo pensiero da qualche tempo va spesso a quel suo paesello natio dove sono rimasti i suoi affetti. Capisce che è la nostalgia che gli impedisce di essere felice e di vivere serenamente in quella terra ricca. Decide di partire e di ritornare alle sue radici e di vivere il resto dei suoi giorni con la sua gente. Mentre vola nei cieli si pone delle domande:

Chissà se i suoi compaesani lo riconosceranno dopo tanto tempo di assenza. Se il paesello è rimasto lo stesso e si respira ancora aria di povertà.  Quando arriva a Robino grande è la sua meraviglia nel trovare un paese più grande e bello. E’ tutto trasformato e anche lì è giunto il progresso. Si sono costruite case moderne e nuove, anche le strade sono migliori e si sono aperti tanti nuovi negozi . La sua casa paterna è rimasta, però, la stessa e quando la vede da lontano si commuove. I genitori seduti davanti casa in principio non lo riconoscono, ma si chiedono chi sia quel signore così ben vestito e perché guardi dalla loro parte sorridendo e con tanta insistenza. Ma il cuore di mamma sobbalza e ad un tratto, riconoscendolo, urla con tutto il fiato che ha in corpo:

  • Michelino, mio adorato figlio, sei finalmente tornato!

Ella si alza e corre ad abbracciarlo e a coprirlo di baci.

  • Lasciati guardare sei diventato un gran signore!

       Il giovane non riesce a parlare tanta è la gioia e la commozione.

  • La madre chiama tutti i vicini dicendo: – Michelino, mio figlio, è tornato!

In pochi attimi la via si riempie di amici, parenti e vicini che lo vogliono salutare ed abbracciare. L’affetto ed il calore dei suoi compaesani si tocca quasi con mano.

Finalmente è a casa e quel paesello gli sembra il luogo più bello del mondo. Il paese natio si porta sempre nel cuore e non si dimentica mai ovunque si vada perché è il posto dove si è nati, si è cresciuti, si sono fatte le prime esperienze di vita, si sono coltivati i primi sogni, si sono strette le prime amicizie e provate le prime emozioni.    

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