La Storia degli Angeli Custodi

On 7 settembre 2016 by Nonna Tina

Oggi il cielo è uggioso, coperto da grossi nuvoloni scuri. La pioggia viene giù a catenelle e si avverte un freddo pungente. Nonna Matilde non sa più come intrattenere i suoi cinque nipotini fino all’arrivo dei genitori. Di solito, quando il tempo è bello, li porta ai giardinetti vicini alla sua abitazione o li fa giocare nel cortile della sua casa, tenendoli sempre d’occhio. I bambini, si sa, non si possono lasciare incustoditi perché possono combinare guai. Oggi i nipotini sono insofferenti e molto nervosi perché costretti a stare chiusi in casa.

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– Bisogna assolutamente inventarsi qualcosa prima che diventino ingestibili. Pensa la vecchietta. Forse una storia o una bella fiaba potrebbe essere una soluzione, ma il suo repertorio è ormai esaurito. I piccoli vogliono ascoltare storie sempre inedite, altrimenti protestano. All’improvviso le viene in mente una storia che le raccontava sua nonna accanto al fuoco quando lei era piccina. I suoi occhi a quel ricordo si illuminano. Ella chiama a raccolta i nipotini e con voce misteriosa dice loro di sedersi tutti intorno a lei perché oggi ha in serbo una meravigliosa storia sugli Angeli Custodi.

I bambini, una volta seduti, la sollecitano a raccontare e ascoltano le parole della nonna in un religioso silenzio. Nonna Matilde inizia la storia dicendo che Dio, il Re dell’Universo, prima di creare il cielo, il sole, la luna, le stelle, la terra, le piante, gli animali e l’uomo viveva tutto solo nel suo Regno meraviglioso dove c’erano giardini incantati pieni di fiori e di profumi. Ogni giorno che passava, però, la solitudine gli pesava sempre di più.

 Allora Dio decise di dare vita a delle creature della sua stessa natura per avere compagnia e sostegno.

Prese raggi di luce e li impastò con la sua saliva. Ottenne così una pasta luminosa, che divise in tantissimi pezzetti.  Con alcuni di essi modellò una testa rotonda su cui pose dei riccioli d’oro, due braccia e due mani ed infine due gambe e due piedini che attaccò ad un busto. Il Signore in principio fu soddisfatto della sua opera, ma guardandola con più attenzione gli sembrò incompleta.    

  • Manca qualcosa perché la mia creatura sia perfetta, una autentica creatura celeste! Pensò il Signore.

All’improvviso gli venne un’idea: – Ma sì, perché no?

Egli subito costruì due ali bianche e le attaccò dietro le spalle della sua creatura che chiamò Angelo. Soffiò poi su di essa ed ella diventò viva e palpitante. Si muoveva con grazia e volava con leggerezza come una delle piume delle sue ali. Ella, con voce soave, ringraziò Iddio per averla creata.

Dio decise allora di costituire una sua “corte celeste” creando tante altre creature simili alla prima. Ora Egli non era più solo, ma aveva quegli esseri celestiali che gli facevano compagnia, l’amavano, l’adoravano, lo servivano, l’ubbidivano e lo consigliavano perché, ebbene sì, essi avevano anche un cuore ed una intelligenza.

Successivamente, Dio creò il mondo, gli esseri umani, il mondo vegetale e quello animale. La terra si popolò. Un giorno giunse a Dio una preghiera accorata di un piccino, di nome Davide che gli chiedeva un amico con cui giocare. Era un bambino malaticcio e gracile che trascorreva le sue giornate a letto ed in piena solitudine. I genitori non lo facevano mai uscire di casa perché bastava un soffio di vento perché questi si beccasse un malanno. Il Signore dell’Universo decise di ascoltare la sua preghiera ed inviò sulla terra un Angelo per fargli compagnia, per custodirlo e proteggerlo dai pericoli. L’Angelo, arrivato sulla terra, cercò e trovò la casetta del bimbo. Vide attraverso una finestra il piccino che stava tutto triste nel suo lettino con gli occhi chiusi. Egli era così emaciato e pallido da fare compassione. La creatura celeste entrò nella stanza dove stava il piccino illuminandola con il suo splendore. Il bambino aprì gli occhi e vide quella luce abbagliante ed in essa un essere bellissimo che gli sorrideva. Egli aveva un viso delicato e dolcissimo e degli occhi azzurri come il cielo. Davide in un primo momento ebbe paura, ma, quando l’Angelo lo rassicurò dicendogli che era stato mandato da Dio per fargli compagnia e proteggerlo da tutti i pericoli, si rasserenò. Da quel giorno il bambino non fu più triste, ma la gioia e l’allegria entrarono a far parte della sua vita. I genitori non capivano a cosa fosse dovuto quel cambiamento del figlio ed erano molto preoccupati. Una sera sentirono il loro bimbo che chiacchierava e rideva. Essi si affacciarono nella sua stanza, ma non videro nessuno all’infuori di lui.

 I genitori pensarono che il loro bambino delirasse. Ad un tratto, però, videro materializzarsi nella stanza una creatura bellissima che aveva due ali dietro le spalle. Capirono subito che quella era un Angelo.  

Il bambino, vedendo lo stupore dipinto sui volti dei genitori, disse loro che era felicissimo, come non mai, perché il Signore del Cielo gli aveva inviato un dono stupendo: un Angelo Custode.

Egli finalmente aveva, come tutti, un amico sincero, vero e affettuoso che gli voleva un mondo di bene. Grazie a questo amico si sentiva più forte nel corpo e sereno nello spirito.

Iddio, visto l’effetto benefico che il suo dono aveva avuto sul piccolo Davide, decise di offrire, alla nascita, lo stesso dono a tutti i bambini del mondo.

I nipotini, finita la storia, applaudono a nonna Matilde.

Essi sono entusiasti perché tramite questo bellissimo racconto hanno scoperto di avere anche loro, come tutti, un dono celeste. Un Angelo che starà sempre al loro fianco e li accompagnerà per le vie del mondo nell’arco di tutta la loro vita.

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