Imprudenzio e Prudenzio

On 15 ottobre 2018 by Nonna Tina

Imprudenzio e Prudenzio sono due gemellini.

Fisicamente si somigliano quasi come due gocce d’acqua e sarebbe alquanto difficile distinguerli, se non fosse per una piccola differenza: Prudenzio ha il nasetto leggermente più appuntito rispetto a quello di suo fratello.

I due, però, hanno caratteri diversi. Anzi, due caratteri opposti.

Prudenzio è un bambino dolce, tranquillo, ubbidiente e studioso, mentre Imprudenzio, è un bambino pestifero, prepotente e svogliato. Non ascolta minimamente i buoni consigli  dei genitori, dei nonni e tanto meno quelli delle insegnanti. A scuola Prudenzio ascolta con interesse le lezioni e non gli scappa nemmeno una virgola, il fratello, invece, è sempre disattento e pensa a fare scherzi ai compagni e a molestarli. Dove c’è Imprudenzio ci sono guai. Prudenzio lo segue sempre per impedirgli di fare disastri, ma, a volte, è impossibile fermarlo. Un giorno a casa Prudenzio fa appena in tempo ad impedire al fratellino di portare in bocca una bottiglia che contiene una sostanza velenosa.

  • Fermatiiiii! Gli urla.
  • Imprudenzio preso alla sprovvista sussulta e poi si rivolge al fratello in malo modo:
  • Che urli? Perché mi vuoi impedire di diventare un pirata?
  • Un pirata! Ma ti è dato di volta il cervello? Lo sai che in quella bottiglia c’è un veleno e se lo bevi puoi anche morire?
  • Non è vero. Ti sbagli. Ribatte Imprudenzio con foga. Qui dentro c’è un liquido magico dei pirati. Non vedi che c’è disegnato un teschio. Se lo bevi diventi  un pirata forte e coraggioso.
  •  Non dire sciocchezze! Si vede che l’altro giorno non sei stato attento a scuola, perché le maestre ci hanno fatto osservare questo simbolo che si trova sulle bottiglie contenenti acidi o ammoniaca. Esso ci avvisa del  pericolo che corriamo se beviamo queste sostanze  velenose:  possiamo morire.

Dopo questo accadimento Prudenzio si reca nella sua cameretta a disegnare mentre il fratellino va nel soggiorno a guardare i cartoni animati alla televisione. Ad un tratto Prudenzio sente dei gemiti e un tonfo. Egli corre immediatamente a vedere cosa ha combinato questa volta il suo pestifero gemello e trova suo fratello disteso sul pavimento, che si contorce tutto e piange. Appena lo vede Imprudenzio lo prega di aiutarlo perché gli fa male forte forte il pancino e anche lo stomaco. Prudenzio nota accanto al fratello il tubetto vuoto delle pastiglie che assume la madre e comprende che la situazione è gravissima.

  •  Cosa hai combinato? Quante volte la mamma ti ha raccomandato di non toccare le medicine che non sono confettini o caramelle e fanno male se ingerite.

Imprudenzio non ha nemmeno il tempo di controbattere  perché all’improvviso sviene.

Chissà come si inquieterà la mamma con lui quando ritornerà dal negozio sotto casa per non avere vigilato a sufficienza sul fratellino. Ella quando è uscita per fare la spesa gli aveva tanto raccomandato di non perdere mai di vista Imprudenzio. Mentre fa questa riflessione ecco che la mamma arriva e vedendo quella scena davanti ai suoi occhi si lascia prendere dal panico.

  • Cosa è successo? Che dobbiamo fare? Grida,  si agita e poi si china sul suo figlioletto che non dà più nessun segno di vita e piange disperatamente.
  • Prudenzio la invita a stare calma e a chiamare l’ambulanza, ma la mamma non ricorda il numero. Allora Prudenzio le dice di non preoccuparsi che il numero lo sa lui a memoria: è il centodiciotto.

La donna prende il telefonino e lo digita subito. In men che non si dica arriva l’ambulanza che porta Imprudenzio all’ospedale più vicino. Non c’è tempo da perdere se gli si vuole salvare la vita. I medici subito gli somministrano una bella lavanda gastrica. Dopo qualche giorno il gemello si riprende e se la cava con una  bella lavata di testa da parte dei genitori.  Prudenzio spera che dopo questa brutta disavventura il fratello si calmi un po’ e diventi più giudizioso e ubbidiente.

Egli, invece,  viene lodato da tutti per la sua prontezza nell’intervenire in una situazione difficile da gestire praticamente ed emotivamente.

 

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