Il Primo Giorno Di Scuola

On 29 agosto 2014 by Nonna Tina
Tra pochi giorni la scuola riaprirà i battenti… per augurare a tutti una buona partenza, ecco per voi la storia di Alessio… A breve pubblicheremo un progetto che introdurrà l’ambiente scuola e tutte le problematiche ad esso connesse.
 

  Alessio è un bimbo che da poco ha compiuto tre anni e quest’anno, come tutti i bambini della sua età, deve andare a scuola. La mamma ed il papà e pure i nonnini gli hanno detto che la scuola è un luogo bellissimo dove si divertirà un mondo. Lì troverà tanti giochi, tanti bambini e le maestre che gli vorranno bene come la mamma. Alessio nonostante la bella presentazione dei suoi cari non è tranquillo.Tante paure, tante ansie lo agitano ed egli è molto preoccupato di lasciare il suo nido sicuro e di andare in un ambiente nuovo e sconosciuto.

  • Come farò a stare per tante ore, senza la mia mammina? Si chiede Alessio. La notte che precede il giorno dell’inizio della scuola il piccino non riesce a chiudere occhio ed i suoi timori aumentano sempre di più man mano che si avvicina l’ora di andare a scuola. La mamma nota subito che il suo bambino ha un visino tirato per la notte insonne. Ella con dolcezza lo rincuora e lo tranquillizza e gli prepara un’ appetitosa colazione.- Oggi Alessio ti accompagno io a scuola con la mia auto dato che è il primo giorno, ma domani andrai con il pulmino. Vedrai come sarà divertente! Dice la mamma.Alessio quando entra a scuola è impaurito e si sente come un pesciolino fuori dell’acqua.Si guarda intorno e vede tanti giocattoli nella sua sezione e dei bimbi che tranquillamente giocano su dei tavolinetti colorati.

SC COLOR
Altri bimbi se ne stanno in piedi e non raccolgono l’invito delle maestre a scegliersi un posto, anzi si spostano e si collocano vicino la porta della sezione. Altri bimbi ancora parlottano tra loro e guardano dalla finestra le loro mamme che si allontanano. Ad un tratto Alessio ode degli strilli e dei pianti e vede entrare dei bimbi attaccati alle gonne delle loro mamme. Le maestre non riescono a staccarli e tantomeno a convincerli a lasciarle andare via.A questo punto Alessio scoppia a piangere, influenzato dai compagni. Una delle maestre allora gli si avvicina, lo accarezza e gli offre un lecca lecca, ma egli non si calma.

  • Voglio la mia mammina! Non voglio stare qui senza di lei! Piagnucola Alessio.Vista la situazione, per non peggiorare le cose, ma soprattutto per non traumatizzare i bimbi le maestre consigliano alle mamme di rimanere a scuola, almeno per quel giorno, accanto ai loro piccini.L’ indomani Alessio va a scuola da solo con il pulmino e, contrariamente a quanto pensasse, andare con quel mezzo a scuola è veramente uno sballo! Dopo alcuni giorni egli si adatta alla vita solastica e incomincia a stringere amicizia con alcuni bimbi.Le maestre poi sono così carine, disponibili ed affettuose non solo con lui, ma con tutti i piccini. Nella sua sezione ci sono tanti giochi, ma a volte si litiga perché si vuole lo stesso giocattolo nello stesso momento.Le maestre fanno capire a lui ed ai compagni che i giochini che sono a scuola sono di tutti e perciò tutti ne devono usufruire. A scuola bisogna rispettare delle regole e nessuno può fare quello che vuole come a casa. Quando si va in giardino bisogna mettersi in fila e marciare come soldatini. Per salire sullo scivolo o sull’altalena bisogna aspettare il proprio turno.Quando si va fuori bisogna uscire con ordine senza schiamazzi, altrimenti si disturbano gli altri bimbi delle altre sezioni che stanno lavorando. A pranzo bisogna stare seduti compostamente e consumare il pasto in silenzio. Non bisogna fare capricci e rifiutare alcuni alimenti, ma bisogna abituarsi a mangiare di tutto perché per crescere sani e forti bisogna seguire un’alimentazione equilibrata e varia.All’inizio, spaurito, Alessio preferisce giocare da solo, ma bastano pochi giorni di scuola perchè egli cominci a giocare con gli altri bimbi. Adesso conosce i nomi di tutti i suoi compagni. Vuole bene a tutti , ma ad alcuni in modo particolare perché hanno i suoi stessi interessi. Alessio deve convenire che i suoi genitori avevano proprio ragione quando gli dicevano che la scuola è un luogo bello perché si sta insieme a tanti bimbi e si apprendono tante cose utili per la propria crescita. Il bello della scuola dell’infanzia è che si impara giocando e a poco a poco si diventa grande senza accorgersene. Alessio ora va volentieri a scuola e con entusiasmo e la mattina si alza presto perché non vuole arrivare in ritardo e ha premura di apprende ogni giorno tante cose nuove ed interessanti che gli fanno conoscere meglio se stesso, gli altri e il mondo in cui vive.   

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