Il Passero Temerario

On 2 dicembre 2013 by Nonna Tina

Un passerotto durante l’estate stringe amicizia con alcune rondinelle e si diverte tanto insieme a loro. Quando arriva l’autunno le rondinelle si preparano a partire e salutano il loro amico:

  • Ciao passerotto tra poco ti dovremo lasciare, prima che arrivi il freddo. Ci rivedremo l’anno prossimo a Primavera. Tieni d’occhio i nostri nidi e impedisci ai ragazzi monelli di rovinarli.

L’uccellino sentendo quelle parole si rattrista e le prega di restare ancora un po’ con lui. Le rondinelle gli fanno capire che è impossibile perché si devono sbrigare a raggiungere l’Africa prima che arrivino le piogge. Non possono restare lì in quanto non sopportano il freddo e morirebbero. Esse amano il caldo e il sole, per questo emigrano. Il passerotto le prega di portarlo con loro e di non lasciarlo solo. Le rondinelle gli dicono:

  • Caro amico non puoi venire con noi perché tu sei piccolo e non puoi affrontare un viaggio così lungo e faticoso. Le nostre ali sono forti ed ampie e resistono ai lunghi voli. Il passerotto non vuole sentire ragioni per cui insiste, supplica e persino piange.

Davanti a quelle lacrime copiose che scendono dai suoi occhietti le rondinelle si commuovono e lo portano con loro.

L’uccellino è felicissimo perché pensa di conoscere il mondo intraprendendo questo viaggio e sicuramente di vivere una stupenda avventura. La rondine più anziana si pone a capo dello stormo e lo conduce, dato che conosce bene la strada che mena in Africa. Bisogna sorvolare pianure, città, paesi, valli, monti e persino il mare prima di arrivare a destinazione. Volare, volare e sempre volare per giorni. Ogni tanto ci si ferma in qualche posto tranquillo per riposare e mangiare qualcosa. Il passerotto all’inizio è tutto contento perché conosce e vede cose nuove e sconosciute, ma, ben presto, si pente di avere intrapreso questo viaggio. Le sue amiche avevano ragione quando gli dicevano che per le sue dimensioni non poteva volare per ore e ad alta quota. Dopo alcune ore di volo si sente sfinito e anche se è tutto dolorante, per non arrecare disturbo alle rondinelle resiste. Ad un certo momento il suo cuoricino batte forte forte per la stanchezza e lo sforzo, sembra che scoppi nel suo petto. La vista gli si annebbia e precipita verso il basso. Una rondinella si accorge che il passerotto sta male e chiama le altre.

La capogruppo dà l’alt e tutte le rondinelle si fermano, poi invertono la marcia e cercano di afferrare il passerotto prima che cada a terra. Fanno appena in tempo. Lo prendono e lo adagiano delicatamente al suolo. Una rondinella va a prendere un po’ d’acqua ad un fiume vicino e la fa bere all’uccellino che piano piano si riprende. Mangia delle mollichine di pane e dei semini per riacquistare le forze. Le rondinelle capiscono che il loro amico non può volare fino all’Africa, loro non si possono fermare lì e tanto meno possono lasciarlo solo, in quel posto sconosciuto. La capo gruppo dice alle altre:

  • Intrecciamo dei fili di erba, costruiamo un’amaca e mettiamoci il passerotto quando si stanca di volare. La trasporteremo a turno, con il nostro becco, due per volta.

passero temerariocolor

 

L’idea viene accolta da tutte con entusiasmo. L’uccellino, dal canto suo, è felice, perché con questo espediente potrà arrivare pure lui in Africa. Dopo tanti giorni di volo e dopo aver attraversato il mare, ecco che appare una terra bellissima: l’Africa, piena di sole, di luce e di calore. Le rondinelle vanno subito a cercare il loro vecchio nido e ne costruiscono uno nuovo di zecca per il loro amico. Qui, dice il passerotto, è un altro mondo! Vede piante bellissime che non c’erano al suo paese e animali grandi e belli come il cammello e il dromedario. C’è il deserto, un’immensa distesa di sabbia dove non cresce un filo d’erba. Nel deserto ci sono le oasi, delle zone verdi con l’acqua dove si fermano le carovane per riposare e abbeverare i loro animali. Certo L’Africa è una terra che fa sognare e possiede un certo fascino. Il passerotto si innamora di questa terra meravigliosa e decide di fermarsi per sempre. Quando le sue amiche gli dicono di prepararsi per tornare al suo paese che è ormai Primavera l’uccellino dice loro che lui resta lì, non solo perché ama quella terra, ma non se la sente di affrontare nuovamente quel viaggio tanto faticoso. Le saluta calorosamente, senza rimpianti.

Sa che in autunno ritorneranno in Africa e lui le attenderà con ansia per conoscere le ultime novità del suo paese e le avventure del loro lungo viaggio.

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