Gesù di Nazareth

On 31 marzo 2019 by Nonna Tina

Quale occasione migliore per approfondire con i nostri piccoli la conoscenza di Gesù di Nazareth.

Negli anni scorsi abbiamo trattato ampiamente della Pasqua, dei segni che la caratterizzano e delle tradizioni gastronomiche del nostro paese, ma non ci siamo mai soffermati sul protagonista della festa.

Ma chi è il protagonista ed il festeggiato?

Rivolgiamo questa domanda ai bambini e ascoltiamo con attenzione le loro risposte.

Sicuramente molti diranno “è Gesù”.

Chi è Gesù?

Alcuni diranno che è il Figlio di Dio, molti di Maria e altri della Madonnina, altri ancora di Maria e Giuseppe.

Oggi è più facile fare comprendere ai bambini il ruolo che ha San Giuseppe nell’ambito della Sacra Famiglia dato che nella nostra società non abbiamo più solo la famiglia tradizionale, ma  anche la famiglia  così detta allargata.

Dio è il Padre naturale di Gesù e San Giuseppe è quello adottivo. Egli ama Gesù al pari del Padre Celeste e lo protegge, lo educa e lo guida nella vita.

I NOMI DI GESU’

Gesù viene denominato con tanti nomi

Gesù Crocifisso

Emmanuele che significa Dio con noi

Salvatore

Redentore

Gesù Misericordioso

Cristo

Figlio dell’uomo

Figlio di Dio

Rabbi che significa Maestro

Re

Profeta

Messia

Sacerdote

Nazareno

Dio

Figlio di Giuseppe

Figlio di Maria

LINGUA PARLATA DA GESU’

Gesù parlava la lingua aramaica

GESU’ E’ IL PERSONAGGIO PIU’ STRAORDINARIO DI TUTTI I TEMPI E HA CAMBIATO IL CORSO DELLA STORIA

Egli ha portato un messaggio di pace, di amore, di uguaglianza e di fratellanza. Ha sottolineato l’importanza del matrimonio e dei diritti della donna.

Gesù è:

Predicatore

Maestro

Leader, che  trascinava le persone con i suoi carismi

Taumaturgo, perché compiva miracoli

MEDICO del corpo e delle anime

MESSIA, che tutti aspettavano da tantissimo tempo per essere  liberati dalla schiavitù

Gesù proprio perché si proclamava Messia e Figlio di Dio e avrebbe giudicato il mondo fu condannato a morte essendo una minaccia per le autorità religiose ebraiche e per l’autorità romana in quanto avrebbe compromesso la pace tra romani ed ebrei.

PER GLI EBREI CHI ERA GESU’?

Era un predicatore itinerante, ma non era il Messia tanto atteso e nemmeno il figlio di Dio. Essi ritenevano che Gesù non avesse fatto miracoli e dopo la morte in croce non era risorto e non era asceso al Cielo.

Secondo l’Islam Gesù è stato uno dei maggiori profeti venuti prima di Maometto. Egli compì miracoli, non morì, ascese al Cielo, ma non era Dio.

STORIA DI GESU’ DI NAZARETH

Gesù nasce a Betlemme il 25 dicembre, in una gelida notte invernale, non in una casa bella e accogliente o in un grande e  lussuoso palazzo, ma in una fredda e umida grotta. Non ha nulla, proprio nulla, nemmeno una culla dove dormire. Mamma Maria lo depone in una mangiatoia dove c’è un po’ di paglia e viene riscaldato da due generosi animaletti: il bue e l’asinello. Gli angioletti scesi dal Cielo sulla terra vanno dalle persone più umili e povere, ma con cuore buono ad annunziare loro la venuta del Messia. Esse accorrono ad omaggiare Gesù Bambino e sapendo che è nudo e privo di ogni cosa gli portano dei doni. Arrivano dal lontano Oriente anche i Magi, tre re e gli recano in dono oro, incenso e mirra. Giuseppe viene avvisato in sogno da un angelo che Gesù è in pericolo di vita in quanto il re Erode voleva ucciderlo considerandolo un vero pericolo per il suo regno. Giuseppe quindi conduce la sua famiglia in Egitto e rimangono in quel luogo fino alla morte di Erode. Dopo qualche tempo Maria e Giuseppe ritornano  a Nazareth, al loro paese nativo, portando con loro il piccolo tesoro. Gesù vive in questo piccolo paese e cresce sano, bello ed intelligente. Maria e Giuseppe, come tutti i genitori, si prendono cura di lui,  lo educano, lo guidano e lo custodiscono. Gesù è un bambino modello. Egli è buono, generoso, ubbidiente ed ascolta sempre i  suoi genitori. Passa molto tempo nella bottega del papà e lo aiuta nel suo lavoro di falegname. Gesù a poco a poco apprende questo umile mestiere. Divenuto un giovanotto lascia la  casa  paterna e va da un paese all’altro a predicare. Egli ha un compito importante che gli ha affidato Dio, il suo Padre naturale: farlo conoscere a tutti gli uomini. Parla di amore, di perdono, di pace, di libertà e di fratellanza. Molti lo seguono e tanti diventano suoi carissimi amici che egli denomina Apostoli perché Lo aiutano a diffondere la Parola di Dio e a dire a tutti che in Cielo c’è un Regno bellissimo dove un giorno andranno a vivere le persone buone. Numerosi sono quelli che abbandonano i loro paesi e vanno alla ricerca di Gesù solo per ascoltarlo. Egli ha una voce dolce, accattivante che incanta tutti. Ma sono le sue parole che attirano di più, infatti Gesù dice cose che non ha mai detto nessuno prima di Lui. Egli parla d’amore e dice che tutti gli uomini essendo figli di Dio sono tra loro fratelli e sono pertanto uguali. Questo messaggio, però, non piace  affatto alle autorità religiose del suo tempo e ai ricchi che si considerano dei privilegiati e superiori a tutti.   

I sommi sacerdoti, gli scribi ed i farisei decidono di uccidere Gesù perché quel suo messaggio è pericoloso in quanto mette strane idee nel popolo e lo incita alla ribellione. Il sommo sacerdote Caifa, non trovando nessuna colpa in Gesù, per farlo condannare a morte Lo accusa di aver detto una grossa bugia: si è proclamato Figlio di Dio. Cosa assurda perché il Messia dovrà venire dal Cielo, invece Gesù viene da Nazareth ed è figlio di Maria e di  Giuseppe , il falegname. Egli viene catturato dopo che Giuda, un suo caro amico, lo tradisce  e lo consegna alle guardie in cambio di  trenta denari. Gesù viene arrestano e poi condotto  dal governatore romano Ponzio Pilato per farlo condannare a morte. Questi capisce subito che Gesù è innocente, ma sono le autorità religiose che lo vogliono eliminare solo perché dà loro fastidio. Vuole salvarlo e pensa di farlo flagellare dai suoi soldati  e di rimandarlo poi a casa. I sacerdoti, conosciuta la sua intenzione, lo minacciano di accusarlo al suo imperatore  Tiberio Cesare perché non fa il suo dovere e non tutela gli interessi romani.  Pilato fa un ultimo tentativo per salvare Gesù.  A Pasqua c’è l’usanza di liberare un condannato a morte. Egli presenta alla folla Gesù e Barabba, un brutto ceffo, un vero delinquente e chiede alla folla chi deve graziare dei  due presenti.  Tutte le persone, proprio quelle  che la domenica delle Palme lo avevano acclamato a Gerusalemme e alle quali aveva fatto  tanto bene, dissero che volevano Barabba libero e crocifisso Gesù. Gesù viene portato allora dai soldati nel Pretorio e viene flagellato. Essi con tanta cattiveria lo prendono in giro, lo sputano, lo schiaffeggiano dopo avergli  messo sul  capo una corona di spine,  sulle spalle un mantello rosso e  una canna nella mano destra. Dopo di che, gli danno una pesante croce da portare sul monte Calvario. Gesù non ce la fa a portarla e allora lo aiuta Simone, un uomo di Cirene. Mamma Maria si era tanto  dispiaciuta quando Gesù si era allontanato dalla sua casa, ma non aveva detto nulla perché sapeva che il suo figliolo aveva una missione da compiere. Ella pregava sempre e se ne stava in disparte, ma quando le dicono che il figlio era stato arrestato esce dal suo isolamento e corre da Gesù che ha tanto bisogno di lei e del suo sostegno. Il suo cuore di madre viene trafitto da una spada quando vede il suo amato figlio tutto una piaga e poi crocifisso. Il suo dolore è così grande che non riesce a versare una lacrima nemmeno quando gli amici di Gesù lo staccano dalla croce dopo che è morto e lo portano nel sepolcro. I discepoli si sentono perduti senza il loro Maestro e piangono perché non sanno cosa fare.

Ma dopo tre giorni Gesù risorge.

Egli non ritorna subito al Cielo dal suo Padre Celeste, ma rimane ancora per un po’ sulla terra. Appare ai suoi discepoli quando stanno mangiando. Essi hanno tanta paura nel vederlo perché pensano che sia un fantasma, ma Gesù li rassicura dicendo loro che è vivo, in carne ed ossa e così per dimostrarglielo mangia un po’ di pesce con loro. Gesù prima di lasciare la terra fa mille raccomandazioni ai suoi discepoli e li ammaestra. Li prega di continuare la sua missione: evangelizzare i popoli. E’ proprio Maria, sua madre, che prosegue il suo cammino di salvezza riunendo, educando gli apostoli e tutti i seguaci di suo figlio. Gesù è per noi un vero fratello e un vero amico perché ha preso su di sé tutti i nostri  peccati e ha accettato spontaneamente quella punizione destinata a noi. Grande è stata la sua prova d’amore nei nostri confronti. Grazie al sacrificio di Gesù noi siamo salvi e se ci comportiamo bene un giorno potremo andare nel suo Regno e vivere eternamente con Lui.

SETTIMANA SANTA

Che cos’è la Settimana  Santa?

E’ quel periodo che va dalla DOMENICA DELLE PALME alla DOMENICA DI PASQUA.

E’ definita anche SETTIMANA della PASSIONE perché Gesù patisce per noi, viene crocifisso per pagare i nostri peccati.

In questa settimana in Chiesa si svolgono tante funzioni.

DOMENICA DELLE PALME

Essa apre la SETTIMANA SANTA. In questo giorno si ricorda l’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme. Tutte le persone lo acclamano Figlio di Dio e Messia.

LUNEDI’ SANTO

E’ il giorno dell’amicizia. Gesù lo trascorre con i suoi amici più cari: Lazzaro, Maria e Marta.

MARTEDI’ SANTO

E’ il giorno dello sdegno. Gesù si indigna perché i commercianti hanno trasformato il Tempio di suo Padre in un mercato. Essi hanno posto al centro di tutto il denaro e con il loro potere opprimono i poveri.

MERCOLEDI’ SANTO

E’ il giorno del tradimento e della tristezza. Gesù viene tradito da Giuda, un suo Apostolo per 30 denari.

GIOVEDI’ SANTO

La mattina vengono consacrati gli oli. La sera si ricorda l’ultima cena di Gesù con i suoi Apostoli. Dopo aver cenato Gesù lava i piedi a tutti i discepoli.

VENERDI’ SANTO

In questo giorno si ricorda la PASSIONE di Gesù e la sua morte sulla croce. In Chiesa si ripercorrono le varie stazioni della VIA CRUCIS. Si digiuna, non si mangia la carne. Si visitano i “sepolcri” allestiti il giovedì Santo nelle chiese. Si adora l’Eucarestia.

SABATO SANTO

E’ il giorno del silenzio. Non ci sono celebrazioni in Chiesa. Nella notte abbiamo la VEGLIA PASQUALE. Si celebra la Risurrezione di Gesù attraverso la liturgia del fuoco: col fuoco nuovo si accende il cero Pasquale. Esso viene portato in processione e con esso si accendono le candele dei fedeli.

DOMENICA DI PASQUA

Le campane suonano a festa perché Gesù è risorto.

POESIE E FILASTROCCHE

LA CROCE

Muore Gesù, inchiodato sulla croce,

sopra il Calvario, in mezzo ai due ladroni,

ma di lassù quella sua dolce voce

ripete ancora: – Siate buoni, buoni!

Si richiusero in terra gli occhi belli,

ma ci guardano ancora di lassù;

e ripete la voce di Gesù:

  • Amatevi tra voi come fratelli!

( Zietta Liù)

LA PASSIONE

<< Dove vai, madre Maria,

sola sola per questa via?>>.

<< Vo cercando il mio Figliolo

son tre dì che non lo trovo>>.

<< Lo troverai ai piedi del monte

con le mani legate e giunte>>.

Sulla spalla la croce avea,

la portava e non la potea;

sangue rosso Lui versava,

la Madonna l’asciugava.

L’asciugava con gran dolore:

oggi è morto il Redentore.

(CANTO POPOLARE TOSCANO)

GESU’ IN CROCE

O Gesù caro,

o Gesù morto in croce,

ascolta la mia voce!

Se tanti son cattivi in questo mondo,

se non ti voglion bene,

se non ti pregan più,

io ti amo e ti prego anche per loro

e per loro ti adoro, o mio Gesù.

Ricordi i tanti baci che t’han dato?

Per quei baci perdona il lor peccato.

Salvali, deh! Salvali, carissimo Gesù!

( B. Albertelli)

E’ RISORTO

Vola una gentil rondinella

portando nel becco l’ulivo,

essa reca una lieta novella,

e colui che l’ascolta è giulivo.

Nel prato sorridono i fiori,

ancor tardi sul timido stelo;

li bacia coi miti tepori

il sole, splendente nel cielo.

Ogni cosa gioisce e si tace,

profonda letizia è nel core:

in questo bel giorno di pace,

risorto è da morte, il Signore.

(M. Mariconda)

ULTIMA CENA

Le donne preparano sul desco

Un po’ di vino e un po’ di pane fresco.

E Gesù mesce il vino e il pane tocca,

ma prima d’accostarseli alla bocca

dice per tutti le parole arcane:

<< Ecco: chi mangerà di questo pane

di frumento di me sarà saziato,

e chi berrà del vino che ho toccato

del mio sangue berrà, né più avrà sete.

Voi la bevanda e il cibo spartirete

e verso il mondo col mio cuore andrete>>.

(R. Pezzani)

PASQUA

Pasqua è nuova ogni anno

anche i grandi lo sanno:

è nuovo il riso dei bambini,

è fresco il ciliegio nei giardini.

E tutti sentono nel cuore

la novità fatta d’amore.

E’ la voglia di essere più veri,

è la pace che Cristo dà

a chi ha buona volontà.

(G. Rodari)

DRAMMATIZZAZIONE

PASSIONE E RISURREZIONE DI GESU’

PERSONAGGI: –  NARRATORE – GESU’ – POPOLO – – APOSTOLI – MARIA – SIMONE DI CIRENE – PONZIO PILATO – GUARDIE – CAIFA –

NARRATORE: Gesù il Giovedì Santo cena per l’ultima volta con i suoi amici e alla fine della cena lava loro i piedi. Con questo gesto Gesù ci vuole fare capire che dobbiamo essere umili e metterci a servizio di tutti soprattutto dei più poveri. Gesù prega i suoi discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni di accompagnarlo nell’orto degli ulivi per pregare.

GESU’: – ( rivolgendosi ai discepoli) Voi state qui che io vado là  a pregare. E … rivolgendosi al Padre  << Padre Padre mio allontana questo calice da me. Se non è possibile si compia la tua  volontà. Io voglio aderire al tuo piano di amore per salvare gli uomini.

NARRATORE: – Ad un tratto si sente un trambusto. Entrano nell’orto degli ulivi degli uomini armati. Giuda, il discepolo traditore è con loro. Si avvicina a Gesù e lo bacia.

GIUDA – TI saluto o Maestro!

GESU’ – Amico! Perché mi fai questo?

NARRATORE- I soldati prendono Gesù e lo legano. Dopo di che lo conducono dal Sommo Sacerdote Caifa, capo dei sacerdoti ebrei. Tutti gli apostoli impauriti di fare la stessa fine di Gesù scappano via e si nascondono.  Solo Pietro lo segue da lontano. Egli riesce poi ad  entrare nel cortile del sommo sacerdote e cerca di sapere cosa succederà al suo Maestro. Una donna lo vede.

DONNA – Tu non eri un discepolo di Gesù, il Nazareno?

PIETRO – Vi sbagliate, buona donna. Io non conosco quell’uomo.

NARRATORE – Pietro rinnegò Gesù tre volte. Egli sentendo cantare un gallo ricordò ad un tratto le parole di Gesù: – Quando il gallo canta mi rinnegherai tre volte. Intanto Gesù viene interrogato da Caifa.

Caifa – Dimmi la verità: Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio?

Gesù – Sì, lo sono.

NARRATORE – Il Sommo Sacerdote si straccia le vesti e dice che quella affermazione è una bestemmia. Gesù non è il Figlio di Dio perché non viene dal Cielo, ma viene da Nazareth. Egli è figlio di Maria e di Giuseppe, il falegname.  Il popolo presente comincia a gridare.

POPOLO – ( urla) A morte! A morte!

NARRATORE – Pietro intanto si pente di aver rinnegato il suo Maestro e piange. La mattina Gesù è portato dal governatore romano, Ponzio Pilato, perché lo condannasse a morte. Giuda comprende quello che ha fatto e corre pentito dai capi dei Giudei e restituisce i 30 denari che aveva ricevuto in cambio del tradimento.

GIUDA – Cosa ho fatto! Sono un traditore! Come ho potuto tradire il mio Maestro?

NARRATORE – Ponzio Pilato interroga Gesù e capisce che è innocente. Egli non ha fatto nulla di male. Sono i Giudei che lo vogliono uccidere. Ogni anno a Pasqua c’è l’usanza di liberare un prigioniero scelto dal popolo. Il governatore romano pensa di liberare Gesù e presenta al popolo Barabba, un criminale  e Gesù.

PONZIO PILATO – ( rivolgendosi alla folla) Chi volete libero Gesù o Barabba?

LA FOLLA –( gridando) Barabba.  Crocifiggi Gesù.

NARRATORE – Ponzio Pilato esegue  la volontà del popolo e lascia libero Barabba e consegna Gesù ai soldati. Essi lo flagellano, gli pongono sul capo una corona di spine, un mantello rosso sulle spalle e una canna nella mano destra. Lo deridono, lo sputano e lo schiaffeggiano. Gesù non si ribella, ma accetta tutto.

Dopo Gesù viene condotto sul Calvario per essere Crocifisso. Gli fu data una croce pesante da portare sul monte.

GESU’ – Non ce la faccio a portare questa croce pesante.

NARRATORE – Lo aiuta allora a portarla un uomo di Cirene chiamato Simone. Gesù giunto sul monte Calvario viene spogliato delle sue vesti e viene crocifisso insieme a due ladroni.

SOLDATO – ( rivolgendosi a Gesù) Se sei il Figlio di Dio scendi dalla croce.

NARRATORE – Sotto la croce c’è Maria, la madre di Gesù ed il suo discepolo Giovanni.  Egli affida sua madre al discepolo che la porta con sé, nella sua casa. Gesù muore verso le tre del pomeriggio. Scendono le tenebre, la terra trema e le piante si piegano.

Tutti i presenti hanno paura.

SOLDATO –  Cosa abbiamo fatto! Era veramente il Figlio di Dio.

NARRATORE – Un suo discepolo di nome Giuseppe chiede a Ponzio Pilato il permesso di prendere il corpo di Gesù per  metterlo in un sepolcro.

GIUSEPPE DI ERIMATEA –  Ponzio Pilato posso prendere il corpo del mio Maestro per seppellirlo?

PONZIO PILATO – Sì! Prendilo pure.

NARRATORE – Tutti piangono perché hanno perso il Maestro. Gesù dopo tre giorni la Domenica di Pasqua risorge e appare ai suoi discepoli. Rimane sulla terra ancora un po’ e poi ritorna in Cielo dove c’è suo Padre. E dove aspetta tutti noi alla fine della nostra vita terrena

ATTIVITA’ COSTRUTTIVE

QUADRETTO RAFFIGURANTE GESU’ RISORTO

Su un cartoncino colorato disegniamo Gesù Risorto. I bambini colorano il viso, le mani ed i piedi di rosa. Nel vestito si spalma della colla e poi si colloca sopra del sale grosso.

QUADRETTO CON LA CROCE REALIZZATA CON GLI STUZZICADENTI DEGLI SPIEDINI

Con gli stuzzicadenti degli spiedini realizziamo una croce e Gesù stilizzato. Possiamo passare un velo di trasparente per rendere il tutto più brillante.

PALMA FATTA CON LE FOGLIE DELLE CANNE

Si può fare una palma da portare in chiesa la Domenica delle Palme con le foglie intrecciate a mo di trecce. Si parte con una treccia e poi si aumenta fino ad arrivare a 4 trecce. Possiamo abbellire la palma mettendo dei fiori di pesco o di ciliegio veri o realizzati con la carta crespa o velina.

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