Cappuccetto Rosso

On 20 marzo 2013 by Nonna Tina

C’era una volta una dolce bimbetta; solo a vederla le volevan tutti bene, e specialmente la nonna che non sapeva più che cosa regalarle. Una volta le regalò un cappuccetto di velluto rosso, e poiché‚ le donava tanto, ed ella non voleva portare altro, la chiamarono sempre Cappuccetto Rosso. Un giorno sua madre le disse:

  • Vieni, Cappuccetto Rosso, eccoti un pezzo di focaccia e una bottiglia di vino, portali alla nonna; è debole e malata e si ristorerà. Sii gentile, salutala per me, e va’ da brava senza uscire di strada, se no cadi, rompi la bottiglia e la nonna resta a mani vuote.
  • Sì, farò tutto per bene, promise Cappuccetto Rosso alla mamma, e le diede la mano.

Ma la nonna abitava fuori, nel bosco, a una mezz’ora dal villaggio. Quando Cappuccetto Rosso giunse nel bosco, incontrò il lupo, ma non sapeva che fosse una bestia tanto cattiva e non ebbe paura.cappuccetto rosso e lupo color

  • Buon giorno, Cappuccetto Rosso,disse questo.
  • Grazie, lupo.
  • Dove vai così presto, Cappuccetto Rosso?
  • Dalla nonna.
  • Che cos’hai sotto il grembiule?
  • Vino e focaccia per la nonna debole e vecchia; ieri abbiamo cotto il pane, così la rinforzerà!
  • Dove abita la tua nonna, Cappuccetto Rosso?
  • A un buon quarto d’ora da qui, nel bosco, sotto le tre grosse querce; là c’è la sua casa, è sotto la macchia di noccioli, lo saprai già, disse Cappuccetto Rosso.

Il lupo pensò fra sé:

  • Questa bimba tenerella è un buon boccone prelibato per te, devi far in modo di acchiapparla.

Fece un pezzetto di strada con Cappuccetto Rosso, poi disse:

  • Guarda un po’ quanti bei fiori ci sono nel bosco, Cappuccetto Rosso; perché‚ non ti guardi attorno? Credo che tu non senta neppure come cantano dolcemente gli uccellini! Te ne stai tutta seria come se andassi a scuola, ed è così allegro nel bosco!

Cappuccetto Rosso alzò gli occhi e quando vide i raggi del sole filtrare attraverso gli alberi, e tutto intorno pieno di bei fiori, pensò:

  • Se porto alla nonna un mazzo di fiori, le farà piacere; è così presto che arrivo ancora in tempo.

E corse nel bosco in cerca di fiori. E quando ne aveva colto uno, credeva che più in là ce ne fosse uno ancora più bello, correva lì e così si addentrava sempre più nel bosco. Il lupo invece andò dritto alla casa della nonna e bussò alla porta.

  • Chi è?
  • Cappuccetto Rosso, ti porto vino e focaccia; aprimi.
  • Non hai che da alzare il saliscendi, gridò la nonna, io sono troppo debole e non posso alzarmi.

Il lupo alzò il saliscendi, entrò, e senza dir motto andò dritto al letto della nonna e la inghiottì. Poi indossò i suoi vestiti e la cuffia, si coricò nel letto, e tirò le cortine.

Ma Cappuccetto Rosso aveva girato in cerca di fiori, e quando ne ebbe raccolti tanti che più non ne poteva portare, si ricordò della nonna e si mise in cammino per andare da lei. Quando giunse si meravigliò che la porta fosse spalancata, ed entrando nella stanza ebbe un’impressione così strana che pensò:

  • Oh, Dio mio, che paura oggi! e dire che di solito sto così volentieri con la nonna!

Allora si avvicinò al letto e scostò le cortine: la nonna era coricata con la cuffia abbassata sulla faccia, e aveva un aspetto strano.

  • Oh, nonna, che orecchie grandi!
  • Per sentirti meglio.
  • Oh, nonna, che occhi grossi!
  • Per vederti meglio.
  • Oh, nonna, che mani grandi!
  • Per afferrarti meglio.
  • Ma, nonna, che bocca spaventosa!
  • Per divorarti meglio!

E come ebbe detto queste parole, il lupo balzò dal letto e ingoiò la povera Cappuccetto Rosso.

Poi, con la pancia bella piena, si rimise a letto, s’addormentò e incominciò a russare sonoramente. Proprio allora passò lì davanti il cacciatore e pensò fra sé:

  • Come russa la vecchia! devi darle un’occhiata se ha bisogno di qualcosa.

Entrò nella stanza e avvicinandosi al letto vide il lupo che egli cercava da tempo. Stava per puntare lo schioppo quando gli venne in mente che forse il lupo aveva ingoiato la nonna e che poteva ancora salvarla. Così non sparò, ma prese un paio di forbici e aprì la pancia del lupo addormentato. Dopo due tagli vide brillare il cappuccetto rosso, e dopo altri due la bambina saltò fuori gridando:

  • Che paura ho avuto! Era così buio nella pancia del lupo!

Poi venne fuori anche la nonna ancora viva. E Cappuccetto Rosso andò a prendere dei gran pietroni con cui riempirono il ventre del lupo; quando egli si svegliò fece per correr via, ma le pietre erano così pesanti che subito cadde a terra e morì.

Erano contenti tutti e tre: il cacciatore prese la pelle del lupo, la nonna mangiò la focaccia e bevve il vino che le aveva portato Cappuccetto Rosso; e Cappuccetto Rosso pensava fra sé:

  • Mai più correrai sola nel bosco, lontano dal sentiero, quando la mamma te lo ha proibito.

Fratelli Grimm

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