Progetto la Castagna

On 13 novembre 2016 by Nonna Tina

Nel post precedente, abbiamo iniziato a parlare di “castagna”, raccontando una leggenda che riguarda questo fantastico frutto autunnale. Oggi approfondiamo il tema, presentando finalmente il progetto ad hoc sulla castagna…
copertina castagne

Essa, infatti è considerata la regina della stagione. E’ amata da grandi e piccini per il suo sapore dolce e gustoso.

obiettivi

CONOSCIAMO IL CASTAGNO

Il papà delle castagne è l’albero del castagno. Esso è originario dell’Asia Minore e fu portato in Europa dai Romani. Vive bene nelle zone alpine. Ama il sole e sopporta le basse temperature invernali.

Il castagno è un albero maestoso e longevo. Le sue foglie sono caduche e coriacee. Esse hanno forma lanceolata e sono dentellate ai bordi. La fioritura di questo albero avviene di solito tra inizio giugno e metà luglio. I suoi frutti (acheni) sono di solito tre e si trovano in un riccio spinoso. Quando nel riccio non si trovano castagne questo è dovuto ad una cattiva impollinazione.

Fin dall’antichità il castagno fu considerato fonte di alimento fondamentale per gli abitanti delle zone montane. I suoi frutti erano definiti “pane dei poveri”. I poveri potevano, infatti, raccogliere le castagne nei castagneti, non di loro proprietà, solo dopo l’undici novembre poiché dopo questa data la raccolta era libera.

STORIA DELLA CASTAGNA

Varrone fu il primo nel 1° secolo a. C. a parlare del castagno. La scienza dietetica di quel tempo considerava il frutto di questo albero “selvatico”.

Nel secolo successivo Galeno affermò che “le castagne fra tutti i frutti selvatici dava al corpo un nutrimento degno di memoria”.

La castagna fino all’alto Medioevo non fu affatto considerata. Solo nei secoli centrali del Medioevo si diffuse su vaste zone del territorio la coltivazione del castagno che diventò ben presto una importante fonte di sussistenza. Il frutto del castagno diventò un sostituto del pane. In tutti i paesi mediterranei il castagno fu definito “albero del pane”.

CARTA D’IDENTITA’ DELLA CASTAGNA

Papà della castagna= il castagno

Casa della castagna = il riccio spinoso

Luogo di nascita = montagna

Forma = rotonda e quadrangolare (i marroni)

Colore = marrone più o meno scuro o tendente al rossiccio

Buccia= liscia e lucente

Polpa = dura (cruda), morbida (cotta)

Sapore = dolce e gustoso

RACCOLTA DELLE CASTAGNE = fine settembre e la prima settimana di ottobre e continua fino a novembre

PROPRIETA’ NUTRITIVE DELLE CASTAGNE

Le castagne sono molto nutrienti. Esse contengono saccarosio – glucosio- fruttosio – maltosio – sali minerali – vitamine – magnesio. Per la ricchezza di glucidi le castagne hanno proprietà energetiche sono ottime perciò, per chi pratica sport.

VARIETA’ DELLA CASTAGNA

Esistono molte varietà di castagne. Abbiamo i marroni che sono delle castagne grosse di forma quadrangolare. Ogni riccio ne contiene una sola.

MODI DI UTILIZZARE LA CASTAGNA

La castagna è stata fin dall’antichità un frutto molto apprezzato e consumato dalle famiglie che abitavano nelle zone montane e dalle famiglie povere. Essa rappresentava l’alimento base per le sue proprietà nutritive. La castagna si consumava cotta al fuoco (bruciata), bollita (ballotta) o essiccata da consumare in inverno. Per tutto il periodo della raccolta della castagna le famiglie povere consumavano solo questo frutto.

Dalle castagne macinate si otteneva una farina ottima per preparare il castagnaccio.

Le castagne venivano usate in alternativa ai cereali dato il loro basso costo e l’elevato potere nutritivo. Esse, molte volte, sostituivano il pane di segala.

Della castagna non si buttava nulla.

Le buone venivano mangiate, quelle guaste venivano date da mangiare agli animali, le scorze si utilizzavano l’anno successivo per alimentare il fuoco dell’essiccatoio, le foglie venivano usate come lettiera per il bestiame nelle stalle; i ricci come concime per gli alberi. Essi si mettevano in buche nel terreno dove marcivano.

Il legno del castagno si usava per fare il fuoco e per costruire utensili e vari attrezzi. Dal castagno si ricavava il tannino che serviva per conciare la pelle.

POTERE CURATIVO DELLA CASTAGNA E DEL CASTAGNO

Le castagne secche sono usate per curare la diarrea.

La polpa della castagna cotta e schiacciata applicata sulla pelle la rende morbida e vellutata.

Le foglie del castagno utilizzate come infuso curano la tosse e la bronchite. (Mettere in un litro d’acqua bollente delle foglie secche di castagno. Dopo alcune ore filtrare l’infuso e berlo).

Un bagno di ricci 2 volte alla settimana cura i reumatismi e rinforza lo scheletro (bollire in 2 litri d’acqua 10 ricci e un po’di foglie fresche di castagno per 20 minuti).

CURIOSITA’- MODI DI DIRE E TRADIZIONI POPOLARI

Il castagno più longevo vive nel parco dell’Etna e secondo gli studiosi avrebbe dai 2000 ai 4000 anni di vita. Esso è l’albero più antico del mondo e il più grande d’Italia.

LA DONNA E’ COME LA CASTAGNA, BELLA FUORI E DENTRO LA MAGAGNA.

SIGNIFICATO: La donna è bella esternamente, ma dentro può avere dei difetti.

AVERE LA CASTAGNA

Pronunciare male le parole come se si avesse una castagna in bocca.

CAVARE LE CASTAGNE DAL FUOCO CON LA ZAMPA DEL GATTO

Procurare un bene, un vantaggio affrontando difficoltà e pericoli per altri o farli affrontare agli altri per il proprio tornaconto.

PRENDERE IN CASTAGNA

Cogliere in fallo qualcuno mentre compie un reato o una brutta azione.

Anticamente prima e dopo il matrimonio si offrivano agli invitati castagne, invece dei confetti di oggi.

In occasione del rito del battesimo in alcune zone dell’Italia si offrivano castagne e vino.

Il giorno dei morti c’era l’usanza di consumare castagne. Si lasciavano sul tavolo della cucina delle castagne come cibo per i morti.

Nella tradizione popolare il castagno è simbolo di generosità e di previdenza per la sua capacità di dare all’uomo frutti in grado di garantirgli un sostentamento per tutto l’inverno.

PROVERBI SULLA CASTAGNA

Il vento di settembre fa marcire castagne e noci.

Se piove il giorno di Santa Croce si raccoglieranno poche castagne e poche noci.

A San Michele si possono mangiare le castagne con il latte.

A San Matteo cadono le prime castagne.

UTILIZZO DELLA CASTAGNA IN CUCINA

La castagna oggi è molto utilizzata in cucina. Con essa si preparano zuppe, farinate, dolci, marmellate, polente, focacce. Esse arricchiscono e danno sapore a carni e a varie pietanze.

DOLCI TIPICI PREPARATI CON LE CASTAGNE

Due dolci tipici preparati con le castagne sono: il Castagnaccio ed il Monte Bianco.

SAGRA DELLA CASTAGNA

Una bella esperienza che entusiasmerà i bambini sarà quella di organizzare nell’ambito scolastico la “Sagra della castagna”.

I bimbi aiutati dalle maestre potranno ricercare i vari modi di utilizzare le castagne ricorrendo anche ai suggerimenti dei genitori e dei nonni.

BRUCIATE E BALLOTTE

Le castagne si possono bollire in una pentola o arrostire sul fuoco collocandole in una teglia bucherellata. Una volta cotte e raffreddate si mettono in recipienti e i bambini potranno gustarle ed elencare le qualità delle castagne. Potranno rappresentare graficamente l’esperienza realizzata a scuola o potranno anche drammatizzarla.

RACCONTO

LE DUE CASTAGNE

Un giorno due belle castagne, racchiuse in un riccio, parlavano tra loro. << Io, – disse una castagna vorrei far felice uno scoiattolino affamato o un bambino goloso!>>

<< Scherzi! >> disse l’altra castagna << Io voglio diventare regina e voglio girare tutto il mondo! >>.

Il riccio che le avvolgeva, sentendo quelle parole, incominciò a ridere così di gusto che si spaccò. Le due castagne caddero a terra: una si fermò ai piedi del castagno e l’ altra finì nell’acqua del ruscello che scorreva lì vicino.

La castagna,che aveva parlato per prima fu raccolta da un bambino.

<< Com’è bella! La porterò alla mia mamma>> e la castagna fu felice di aver accontentato un bambino buono.

L’ altra castagna fu portata lontano dall’acqua del ruscello e fece un lungo viaggio. Attraversò boschi, prati e paesi. Si sentiva proprio come una regina ed era contentissima. E finalmente un giorno arrivò al mare.

<< Ecco, girerò il mondo e vedrò tante cose>> gridò felice.

Ma proprio in quel momento finì nella rete di un pescatore! (tratto da “Guida Didattica 200 Giorni”)

GIOCHI

FORMIAMO UN “INSIEME”

Mettiamo al centro della cattedra un cestino con 5 castagne. Su ogni tavolinetto mettiamo delle castagne ed invitiamo i bambini a formare un “ insieme” con lo stesso numero di elementi.

TROVA LE CASTAGNE

L’educatrice nasconde nell’ambito della sezione o nel giardino della scuola delle castagne e, poi invita i bambini a trovarle. Vince il bambino che riesce a trovare più castagne.

DOV’E’ LA CASTAGNA

Si prendono tre bicchieri di carta. In uno di essi un bambino nasconde una castagna. Dopo di che chiama un compagno e lo invita ad indicare il bicchiere dove secondo lui si trova la castagna. Se indovina continua lui il gioco. (Nonna Tina)

POESIE E FILASTROCCHE

LA CASTAGNA

C’è un frutto rotondetto,

di farina ci ha un sacchetto:

se la mangi non si lagna,

questo frutto è la castagna.

La castagna è proprio buona,

è lucente, un po’ birbona.

Giù dal riccio schizza via,

se ti coglie, mamma mia!…

La castagna, in acqua cotta,

prende il nome di ballotta.

Arrostita e profumata

prende il nome di bruciata.

Se la macino è farina:

dolce, fina, leggerina;

se la impasto, che ne faccio?

Un fragrante castagnaccio!”

LA CASTAGNA

In un riccio ramato

per terra cascato

una bella castagna

perbacco si lagna.

Non sono ancor pronta

non mangiarmi, sei tonta?

Aspetta un pochino

che il gusto è divino.

Sarò caldarrosta fumante

dalla brace alla bocca all’istante

son mondina nel paiolo son fina

senza fretta mia cara bambina!

LE BRUCIATE

Io sono la padella

profonda e sforacchiata,

che balla, che saltella

su vivida fiammata.

Più nera è la mia vesta,

più i bimbi fanno festa.

E danzo allegramente

con musica gioconda,

e una siepe ridente

di bimbi mi circonda.

  • Paf! puf! – zitti: ascoltate!

scoppiano le bruciate. (R. Calleri)

NEVICA SULLE MONTAGNE

“La campagna è sepolta

sotto la nebbia folta.

Bambini è proprio questo

il tempo umido e fresco

delle castagne.

Via, tutti in fila andiamo

con sacchi e cestelli.

Nel bosco c’è un tappeto

di muschi e di fuscelli.

Un gran volo d’uccelli

passa di valle in valle.

Tra sassi e foglie gialle

cascano da ogni ramo,

sgusciano fuor dai ricci

tante castagne.”

LA CASTAGNA

La castagna cicciottella

si lamenta che sta stretta

dentro al riccio poverella

e di uscire ha una gran fretta.

Quando è autunno inoltrato

con compagne e le sorelle

fa un bel salto giù nel prato

divertendosi a crepapelle.

Fra le foglie si nasconde

e le altre stanno all’erta

cade il riccio dalle fronde

ride e resta a… bocca aperta.

Ma per poco durò il giochino

le raccolsero in un cestino

e la castagna cicciottella

si trovò in una padella. (Anna G. Mormina)

CASTAGNE

E’ bella la castagna,

è liscia e ben vestita;

è frutto di montagna,

è dolce e saporita.

Se vien dalla padella

col nome di bruciata

la castagnetta bella

è subito sbucciata.

Se vien dalla pignatta

col nome di ballotta

per tutti i denti è fatta

perché morbida e cotta.

Se vien dal seccatoio

si serba per l’annata;

e con piacer l’ingoio

che sembra zuccherata.

Insomma in cento modi

si mangia la castagna.

Cantiamo pur le lodi

del frutto di montagna. (C. Callegari)

INDOVINELLI

La veste è spinosa

verdastra, rugosa,

il guscio è duretto,

è liscio, moretto.

Arrosto, bollita,

la polpa è squisita

e il bimbo lo sa

che frutto sarà?… (castagna)

…………………………………………………

Son piccina e rotondetta,

son di razza montanina

dell’autunno son la regina

son dei bimbi la cuccagna

e mi chiamo… (castagna)

…………………………………………….

Son rotonda e piccoletta

ho la veste spinosina,

nella buccia mia brunetta

è assai dolce la farina,

scendo giù dalla montagna

e mi chiamo…(la castagna)

………………………………………….

Sono un albero longevo e maestoso,

anche forte e generoso.

Offro i miei frutti brunetti

ai grandi ed ai bimbetti.

Vivo in montagna e mi chiamo il… (castagno) (Nonna Tina)

FILASTROCCHE

FILASTROCCA DEL CASTAGNO

Il castagno ha lavorato,

tanti frutti ci ha donato.

Or col canto più giocondo,

intrecciamo il girotondo.

Il castagno s’addormenta,

e la luna lo inargenta;

s’addormenta a poco a poco,

mentre stiamo accanto al fuoco.

Ravviviamo un po’ la fiamma,

aiutiamo un po’ la mamma;

riordiniamo la cucina;

poi verrà la merendina,

merendina di castagne,

dolci, piccole compagne;

il castagno ce l’ha date,

noi le abbiamo guadagnate! (tratta da “E’ sempre festa” di Anna Foce)

 

FILASTROCCA DELLA CASTAGNA

C’è un frutto rotondetto

di farina ne ha un sacchetto,

se lo mangi non si lagna:

questo frutto è la castagna.

La castagna è proprio buona,

è lucente, un po’ birbona:

giù dal riccio schizza via:

se ti coglie, mamma mia!

La castagna in acqua cotta

prende il nome di ballotta;

arrostita e profumata

prende il nome di bruciata.

Se la macini è farina

dolce, fine, leggerina:

se la impasto cosa faccio?

Un fragrante castagnaccio!

ATTIVITA’ COSTRUTTIVE E MANIPOLATIVE

CASTAGNE E RICCI CON IL DAS O LA PLASTILINA

castagne con plastilina

I bambini si divertiranno un mondo a riprodurre con il das o la plastilina le castagne con i ricci.

QUADRETTO CON LE CASTAGNE

Si prende un cartoncino e si disegnano delle castagne. I bambini riempiono le castagne con pezzetti di carta crespa appallottolati o con pezzetti di carta lucida.

QUADRETTO CON SASSOLINI E PLASTILINA

QUADRETTO CON SASSOLINI E PLASTILINA castagne

Si ritaglia da un cartoncino un quadrato e vi si disegnano due o più castagne. I bimbi incolleranno in una castagna tanti sassolini colorati in precedenza con le tempere marrone e gialla. Nell’altra, invece, si spalma della plastilina.

PANIERINO CON CASTAGNE

panierino con castagne

Le castagne si realizzano con la plastilina mentre il panierino con i cartocci di granoturco.

Possiamo tagliare a striscioline i cartocci di granoturco e fare delle trecce e, poi unirle formando un panierino oppure prima facciamo un panierino col cartoncino e, poi avvolgiamo intorno ad esso pezzi di cartocci. Il bordo del panierino ed il manico li facciamo con trecce.

ANIMALETTI ED ALTRI SOGGETTI CON LE CASTAGNE

fragole e pesce con castagne

Fragole e pesciolini formati partendo dalla castagna

bambina

Bambina realizzata con castagna

Con le castagne possiamo realizzare tanti soggetti, basta un po’ di fantasia.

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